Camila e la FIT: niente Fed Cup, gioca a Stoccarda



Camila e la FIT: niente Fed Cup, gioca a Stoccarda

Camila Giorgi ed il suo staff comunicano che in data odierna si è giunti all’interruzione dei rapporti con la FIT, che agirà come a suo tempo fatto con Simone Bolelli.

Camila non parteciperà dunque alla Fed Cup, ma disputerà le qualificazioni del torneo di Stoccarda.

About the author

Related Posts

155 Comments. Leave your Comment right now:

Domanda doverosa: ora che c’è la nuova news, si può continuare a commentare su questa la questione della Fed Cup o si fa tutto di là? No, perché sarebbe uscito un pezzo molto interessante di Ubaldo….

Nonostante mi sia documentato un po’ non ho ancora capito qual’è la motivazione , non si potrebbe riassumere brevemente .

La macchina del fango si arricchisce di nuovi contributi. Su un quoditiano sportivo odierno, un giornalista a cui vengono pubblicati articoli sul sito federtennis e che sponsorizza sulla sua pagina FB la tv della federazione scrive un articolo a mio parere indecoroso sulla vicenda, in stile Minculpop o Pravda, che sembra un bollettino della FIT. Prezzolati e frustrati spuntano da ogni dove.

Potresti gentilmente postare il link: giusto per sapere di cosa si tratta

Non esiste link, devi leggere “Tuttosport” cartaceo.

Corro in edicola!

Se vuoi chiedi pure la mia mail ai gestori del sito, cosi’ eviterai di buttare via soldi per quella robaccia.

Sui vari siti tematici di tennis ci si sofferma sul fatto che l’accordo FIT-Giorgi fosse uno spreco di soldi pubblici e non un investimento (come io credo) su una classifica migliore di quella finora riportata dall’azzurra riprendo cosa diceva Ubaldo Scanagatta all’indomani della sconfitta di Marsiglia:
“Mi spiace di aver visto in tribuna la solita massa di dirigenti federali in… “viaggio premio”, con mogli e inutili accompagnatori al seguito. Non so quanti abbiano viaggiato in business a spese FIT (anche nostre quindi…) e quante camere siano state pagate al dispendioso Sofitel di Marsiglia. Molte e più del necessario naturalmente. Ma so per certo che, per un viaggio di meno di due ore, si è ritenuto che per alcuni viaggiare in economy fosse una diminutio capitis. Una caterva di persone. I soliti sprechi all’italiana sui quali nessuno si azzarderà mai a mettere becco. Tantomeno il CONI, sempre preoccupato di garantire massima autonomia ai…presidenti elettori. Ma vi assicuro che, avendo fatto ormai il callo da anni a queste “trasferte gonfiate di dirigenti” se li avessi visti almeno rimanere vicini alla squadra quando a risultato acquisito (sul 3-1) la povera Sara Errani e l’esordiente Martina Caregaro, sono state “asfaltate” in 45 minuti dal duo Garcia-Mladenovic, beh avrei chiuso un occhio sulla solita dilapidazione di soldi pubblici (o parapubblici che siano).”
Ovviamente il Corriere della Sera non si sofferma su questi aspetti…tutti figli del potere e/o della convenienza…
A tutti coloro che hanno un padrone o padroncino faccio il seguente auspicio: rivendicate la vostra autonomia anche se qualcuno vi paga. Siete pagati non per “dipendere” ma per far bene e nel miglior modo possibile il proprio lavoro,

Fosse stato anche uno spreco investire sull’unica giocatrice italiana in grado di assicurare un certo futuro al tennis femminile italiano sarebbe comunque uno spreco deciso da quella dirigenza che è ormai un potentato inamovibile da tempo immemore.
Gli eventuali successi di Camila sarebbero serviti soltanto a glorificare l’attuale dirigenza e a perpetuare il suo potere.
Ora che l’investimento si è rivelato infruttuoso si è deciso di renderlo pubblico, ma che dire dei motivi per cui è stato deciso?
Queste isole di potere tutte italiane devono smettere di esistere. Queste cariche non devono durare più di due mandati, basta con gli incarichi a vita.
Beninteso, le cifre trapelate comprendono indennità di allenatore, utilizzo di strutture e di personale che sono benefici riconosciuti non certo soltanto a Camila ma a tutte le atlete di vertice. Quindi cosa succederà d’ora in avanti? A tutte le tenniste che non porteranno lustro ai potenti di turno andranno a chiedere i soldi indietro?

perchè quando faceva buone prestazioni i soldi non rientravano fra biglietti e sponsor e i trionfalismi di quei tripponi del Coni? A parte il fatto che i soldi sono NOSTRI, se permettono, vengono dalle nostre di tasse non dalle loro furberie. Infatti com’è noto tutte le federazioni nei bilanci sono state sempre tanto limpide che poi, chissà perchè, in diverse sono state commissariate. E’ come per la vendita dell’Olimpico, più volte ventilata, dimenticando che è stato costruito con il denaro pubblico, e quindi appartiene al governo italiano, semmai, non al coni. Facciano un referendum e chiedano ai tifosi se vogliono la restituzione del denaro estorto dalla irriconoscente Camila: credo che la risposta non sarà quella che si aspetta la fit. tra l’altro per due anni ha onorato gli impegni, anche quando non era certo vantaggioso. In fondo per pochissimi punti non è stata tds in Australia, e lì stava giocando bene, se avesse incontrato altre giocatrici sicuramente vari turni li passava.

Ma che bisogno hanno tutti di sollevare questo polverone? Ok, in Italia il settore sportivo è organizzato ancora secondo l’adagio del credere obbedire combattere e i vertici sportivi sembrano nomenclature militari, ma non sarebbe il caso di ridurre lo sport a ciò che è? Camila ha abiurato a quale fede? Ha mancato di lesa maestà al numen di quale teocrazia del muscolo? Gli attempati custodi dell’italica virtù atletica dovevano comportarsi come adolescenti permalosi? Una ti comunica che in questa circostanza non desidera partecipare, ok, se ne prende atto, tanto se non ti va non renderai comunque (vedasi il disastro doppistico di due anni fa), quando ti risentirai pronta ne riparliamo. Le Williams più volte hanno determinato retrocessioni, idem gli svizzeri, analogamente si è comportata la caramellaia del tennis o anche il duo Rafa/Ferru e a parte la comunicazione della partecipazione sfumata tutto è finito lì. Da noi invece sempre una scadente drammaticità (perchè a livello della tragedia figurati se siamo capaci di arrivare), il trionfo di vanità offese e alterigie violentate. Tutto sto macello per la rinuncia ad un incontro in una manifestazione a cadenza annuale? Mah…da che parte sta il torto non ho idea, ma da che parte non stia la maturità non ho il minimo dubbio. Una ragazza di 24 anni deve fare la bambolina cinese saggia, degli attempati dirigenti quella degli adolescenti permalosi?

Infatti, da che pulpito poi….noi siamo quelli che nel calcio poi, lo sport più diffuso, ai mondiali e agli europei partecipazione di pubblico zero, con biglietti acquistati da italiani e venduti ai bagarini della squadra ospite. Questo anche ai tempi d’oro di questo sport, vedi mondiali USA 1994. Questo senso di patria, a parte uno sparuto gruppo che ama, giustamente, questi valori è anacronistico, soprattutto se dettato, esclusivamente, da interessi.

esatto, chiunque abbia avuto a che fare con vertici federali di qualsiasi tipo sa di che pasta sono fatti: arroganti, ignoranti, vanitosi, subdoli, commercianti di talento altrui…ottusi e testardi come muli, autoreferenti e più avidi di Shylock. evidentemente Malagò deve aver migliorato enormemente il suo bagaglio tennistico, visto che può far a meno degli atleti. Perchè non ci rappresenta lui al posto di Fognini in Davis, sono curioso di ammirare il suo rovescio.

se permettete pigliamo il calcio o megli la nazionale: ve lo ricordate la “etica” di Prendelli che però si applicava a tutti tranne allo juventino Bonucci, coinvolto nel calcio scommesse, e non in qualche cartellino rosso preso in campo (che fa parte del gioco,mentre vendersi le partite direi di no). Per poi passare a Conte, coinvolto nel calcio scommesse e squalificato per lo stesso, che viene assunto a guida da CT prendendo 5 milioni di euro e che ha già mollato la nazionale, e che ha rimediato 4 pappine dalle riserve dellea GErmania…
Probabile che i Giorgi siano teste dure, ma fare una tragedia per una convocazione in un match che vedrà l’italia perdente e retrocessa ( e se non sarà quest’anno sarà il prossimo) è ridicolo, anche perché 2 ann ifa non gliene fregava a nessuno della Fed Cup e mandarono Camila e Karin allo sbaraglio (che poi queste abbiano vinto era non previsto e forse nemmeno auspicato)
per il resto segnalo questo articolo ampiamente condivisibile
http://www.ubitennis.com/blog/2016/04/02/camila-giorgi-bordate-silenzi-e-un-talento-da-salvare/

Malagò, pur schierandosi formalmente con la FIT è stato abbastanza chiaro nell’invitarli a trovare una forma di accordo.
Speriamo che un margine ci sia ancora :I

Pessima notizia.
Non vedo come si possa prendere in modo positivo la conclusione di una serie di litigate incrociate che con tutta probabilità si portano avanti da tempo.
Possibili implicazioni economiche importanti.
Nessun vantaggio all’immagine.
Ulteriore pressione sulla giocatrice.
Incomprensibile scelta di scagliare la prima pietra nell’informazione con queste poche e incomprensibili righe.
Come sempre, in mancanza di notizie, ai tifosi non resta che a provare ad immaginare qualche scenario e il mio è che, dopo parecchi screzi, Camila abbia semplicemente provato a rispondere di no ad una convocazione per motivi personali di classifica e, a differenze delle altre giocatrici, abbia ricevuto lei un no. Questo, sommato agli screzi precedenti, ha portato alla lite. Non penso che ci sia null’altro.
Testarda lei e ingiusta la Fit….hanno fatto tutte quello che hanno voluto, non vedo perché non potesse fare una scelta anche Giorgi.
Comunque sia andata, spero che Camila sia già concentrata sulla prossima partita!
Le difficoltà non sono mai mancate, si va avanti con determinazione.

A mio avviso ogni giudizio,non conoscendo bene I fatti ed i particolari, sarebbe quantomeno azzardato. Concordo che sicuramente la faccenda potrebbe creare problematiche nell’immediato ……speriamo che invece ci sia una reazione inaspettata già da katovice…..

Totalmente d’accodo con te tranne sulla parte che riguarda la differenza di trattamento tra Camila e le altre. Che certamente ci sara’ stata ma che ha anche delle ragioni comprensibili. Resta inteso che Camila fa bene a fare cio’ che vuole.

Speriamo di tornare presto al tennis giocato ………quando esce il MD ?

Ovviamente ottimo articolo da parte di un “vero” blog, senza fini secondari

Ottimo articolo, grazie per aver postato il link. Personalmente, avrei rimarcato un po’ di più gli errori che sicuramente anche Camila e il suo staff hanno commesso, per la mancata esplosione ad oggi.
Certo che leggere certi commenti, a corredo del su citato articolo, fa venire…… il latte alle ginocchia. Addirittura c’è chi si spinge a dire che Camila sarebbe diseducativa per le nuove generazioni ( sich ), manco fosse un Balotelli in gonnella.
A questo mi riferisco allorché richiamo tutti ad un minimo di serenità, c’è troppa acredine e cattiveria che aleggia attorno a Camila e certo l’atteggiamento opposto, ( cioè quello di chi la idolatra e la ritiene un genio incompreso, se non da pochi eletti ), non aiuta certo a riportare il clima in un alveo di normalità.

Sergio, non dimenticare che il tifo figurato si rifà purtroppo alla nomenclatura di una grave malattia infettiva, un motivo forse ci sarà. Secondo te chi è colpito dal tifo ragiona? Si è voluto che il seguace dello sport fosse un becerò urlatore di banalità da arena, il risultato è questo. Tutti i dopati di sistema venuti allo scoperto negli anni in quasi tutti gli sport sono educativi? Gente ricchissima che sembra la sintesi fra Maria Maddalena-Fedra-Medea-Butterfly è invece educativa? Oddio, il triste, inaccettabile destino di una povera campionessa estromessa negli ottavi che sembra si stia opponendo allo schieramento del plotone di esecuzione. Perchè una per una volta dice: voglio pensare a me da me stessa è un modello degenere? Mo sono educativi pare solo gli automi, mentre sarebbe il caso che invece tanti campioni educassero un po’ di più anche il loro cervello e personalità, che invece sembrano diventati optional nello sport attuale.

Il corriere della Sera non è la bibbia. A Marsiglia ci sono stati attriti, ma che senso ha costruire storie non certe intorno? Errani e Vinci non giocano più insieme, si presume un reiterato litigio. Ammessa e non concessa la veridicità del litigio tra Schiavone e Sergio Giorgi cosa c’entra la sua mancata disponibilità alle convocazioni Fedcup e la rottura con la Fit? Sono stanco con questi pseudo-giornalisti: dopo il successo di Giorgi contro Mladenovic invece di parlare della modestia tecnica dell’incontro di Marsiglia e su cosa Camila dovrebbe migliorare in risposta e sulle seconde di servizio l’intervistatrice di Supertennis, poco simpatica sotto tutti i punti di vista, con una certa insistenza attribuiva la vittoria alle scelte tecnico/tattiche (!?) di Barazzutti….e da lì è nato il polverone….il buon giornalista pavese Bargiggia, presunto esperto di calcio mercato, soltanto per un mancato rinnovo del contratto di Higuain con il Napoli ha dato con certezze notizie sul suo addio, sulla ricerca di nuovi attaccanti e sulla svendita del campione argentino.Follia pura da parte di chi dovrebbe lavorare su certezze. Questo paese è la repubblica delle banane. Mi auguro che tutti quelli che non hanno concluso il proprio percorso di studi espatrino definitivamente!

Certo che il corriere della sera non è la bibbia e penso che la verità non si saprà mai.
Però magari e dico magari, il 30% di quello che è scritto può corrispondere a verità.
Non tutti mali del paese possono essere ascrivibili ai giornalisti.
Come in tutte le categorie professionali ci sono quelli bravi e quelli meno bravi .

Certo, ma questo, soprattutto politicamente, è tra i peggiori paesi in assoluto. Di riflesso anche le scelte delle federazioni sportive sono veicolate da interessi politici di parte. Idem per i media. Le giovani leve non hanno futuro. E’ chiaro che il mio invito è serio al 50% ma per il 50% è anche una provocazione.

E’ un peccato avere letto l’articolo del “corriere della seta” in formato elettronico e non avere a disposizione la versione cartacea: proprio oggi ho terminato la carta igienica. RCS farebbe meglio a badare al proprio dissesto e all’enorme conflitto di interessi che la caratterizza da sempre anziche’ fare la morale agli altri.

Ancora punti oscuri da chiarire. Di sicuro qualche grosso attrito a Marsiglia è capitato. A mio avviso non c’era stata una chiusura del rapporto con Camila iscritta a Istanbul. Con la decisione di Stoccarda e l’implicita rinuncia alla Fed Cup la cosa è andata oltre. Onestamente i dirigenti della FIT sono da biasimare. Se c’è un problema si dialoga, anche perchè in questo momento Camila è in uno dei momenti peggiori della sua carriera e la terra battuta anche quando al tuo resta la superficie più ostica e meno congeniale. Siamo destinati a retrocedere, forse anche con la Pennetta versione 2014-2015. Che senso ha forzare la convocazione? Sarebbe stato opportuno parlarsi prima del comunicato sul sito della Giorgi. Distinguerei il discorso Fedcup dall’accordo di Tirrenia. Ognuno è libero di allenarsi dove vuole. Poteva anche essere riformulato un accordo diverso in merito alla disponibilità della giocatrice per future convocazioni, prescindendo da Tirrenia. Ma abbiamo una federazione poco intelligente, il capitano è da pensionare anche per scelte tecnico-tattiche ed è stupido fare muro contro muro. Mi vergogno di questa federazione che non prende posizione sulla rottura Errani- Vinci e che si inginocchia per portare Pennetta alle Olimpiadi, che vanno a Marsiglia in gita in pompa magna per meri interessi politici e che non puntano seriamente a valorizzare il movimento delle ragazze dai 14 anni in su. Su queste cose dovremo riflettere e non sul fatto che qualcuno abbia sostenuto la Giorgi solo per avere delle aspettative eccessive, per poi defenestrarla alle prime difficoltà relazionali.

Come che senso ha la convocazione ? Ha il senso di farsela rifiutare per agire di conseguenza. Ragazzi va bene il tifo ma cerchiamo di rimanere equilibrati. La Fit non poteva fare altro , e’ Camila che ha deciso di interrompere il rapporto. Poi discutiamo se ha fatto bene o male ma i fatti sono questi.

Io rifletterei,invece, su un aspetto da non sottovalutare: è da convocare, diatriba con FIT a parte, Camila per come sta giocando in questi ultimi mesi e sulla superficie più ostica, contro due giocatrici nettamente favorite? Non è la prima volta che altre atlete hanno fatto un passo indietro, “chiamando” la mancata disponibilità. Non si tratta di una questione di tifo: se non vuoi andarci, prima di diramare le convocazioni in largo anticipo provi almeno a contattare la giocatrice. Il dialogo aiuta sempre rispetto a “muro contro muro”.

Nei contratti che la Fit stipula con i propri tennisti, il sinallagma contrattuale è , come posso dire, una chimera. So per certo , se non ne fossi sicuro non lo scriverei, che in caso di recesso anticipato le conseguenze sono piuttosto salate dal punto di vista economico e non solo.
Non ho grande simpatia per la Fit ( e so cosa dico) e mi fermo qui , mi sembra giusto non mettere ulteriore pepe ad una faccenda che per me è un gran pasticcio.
Tuttavia, per chi volesse approfondire, c’è un articolo del corriere della sera che ” svela” qualche retroscena che qualcuno qui aveva ipotizzato ma che è molto probabile che riporti alcune notizie vere al netto di altre che magari possono essere illazioni.
Una cosa è certa .
Il futuro tennistico di Camila è solo nelle sue braccia e nella sua testa ed ipotizzare che adesso che si è ” liberata ” del fardello di Tirrenia possa vincere 4 slam mi pare una …………
ovviamente allo stesso modo chi paventa che adesso che non si allena più a Tirrenia non vincerà più una partita , penso che non abbia compreso bene il carattere di camila Giorgi.
Il suo futuro non è nelle mani ne del padre , ne della federazione ne di nessuno che non sia la stessa camila.
Quando tutto il fragore che si è creato attorno a questa vicenda sarà passato , se Camila riuscirà ad essere serena ed insisto, avrà la voglia di mettersi in gioco, di migliorare alcuni aspetti del suo tennis che vanno assolutamente migliorati se vuole vincere e vincere molto, non ci sarà federazione che tenga, altrimenti va bene cosi.
Una ultima considerazione e lo dico con assoluto rispetto.
Sono stati commessi moltissimi errori da parte di tutti , ma quando c’è una divergenza di opinioni tra una ragazzina di 24 anni ed un uomo fatto di oltre 60 che ha una enorme esperienza , ed ha la responsabilità di guidare un gruppo, beh in questo caso se l’uomo di 60 non sa tenere la bocca chiusa e risponde a tono alle dichiarazioni magari improvvide di una ragazzina, allora non può fare più il CT.
E una mia opinione personale ma credo che sia il momento di cambiare.
Io tifo assolutamente, decisamente senza alcun dubbio per Flavia Pennetta che è una signora con due palle cosi, una che è stata capace , al momento giusto, di uscire da trionfatrice, senza dubbio una donna intelligente.
Aria nuova insomma, certo è dura con i dirigenti che ci ritroviamo…………
NOn vedo l’ora che si torni a parlare solo di tennis.
Buon sabato a tutti.

Considerazioni condivisibili.
Da statistico aggiungo che, statisticamente parlando, le possibilità che Camila vinca 4 slam oppure non vinca più una partita sono esattamente le stesse di prima.
Vero però è che, se gioca un torneo in più, o magari 2 grazie alla non partecipazione ad altri eventi, le possibilità di vincere un maggior numero di partite e quindi migliorare la classifica aumentano, seppure di poco.

Flavia for president! ehm… capitano non giocatore
come avevo avuto già occasione di sostenere ieri, sono convinto che sarebbe la miglior scelta possibile

Flavia è intelligente, non verrà mai fatta presidente, ha troppa personalità per obbedire, rassegnati. E poi anche il suo futuro sposo non è di sicuro uno che possa persuaderla alla docilità…..

A mente un pò più fredda, ribadisco che rispetto e provo a comprendere la decisione assunta da Camila per la querelle, sfociata poi in diatriba, tra Lei ( e non solo ) e la FIT. Siccome non sapremo mai come sono andate realmente le cose, non entro nel merito della questione. Ovviamente ho letto le ” varie ” ricostruzioni fatte da chi le darebbe sempre ragione, a prescindere, e quelle fatte da chi le da sempre torto, per principio. Chiaramente, ritengo, per evidenti ragioni di faziosità, inattendibile tutto ciò che viene raccontato sull’impeto delle passioni. Siano esse generate da amore o peggio dall’odio. Per chi, mi astengo, in mancanza di verità certe.
Premesso ciò, non ho nessuna difficoltà a dichiarare che pur rispettando la decisione presa, non la condivido. Giocare in Fed Cup e rappresentare il proprio paese, ( Camila non ha sempre dichiarato di sentirsi italiana al 100% ? ), dovrebbe essere un onore e non un onere. Inoltre frequentare certe manifestazioni, respirarne il clima, confrontarsi con altri ( tecnici, preparatori, fisioterapisti ) ed altre, poteva e doveva essere motivo di crescita, e non d’attrito. In questo Camila pare somigliare molto ai suoi sostenitori più indefessi, ( o più probabilmente sono loro che, specularmente, somigliano a Camila ). Non a caso hanno in comune i seguenti mantra : Io ho le mie idee, faccio il mio gioco, perché rischiare d’inquinarmi, quindi ?
Allo stesso modo, non condivido la visione elitaria che alcuni frequentatori, ( perlopiù quelli della prima ora, ma non solo ), hanno di Camila, espletata dal motto : Camila non è per tutti, lasciando intendere : meglio pochi, ma buoni ! Chi sarebbero poi i buoni e i cattivi, non è dato sapere, Ma perché non può essere invece di tanti, se non di tutti ? Che bisogno c’è di crearsi nuovi nemici e/o ulteriori antipatie ? Vorrei far presente che la bimba che tanti hanno imparato ad amare seguendo ” improbabili streaming in orari impossibili su campi semisconosciuti “, nel frattempo è cresciuta, e si è mostrata al mondo, ( vogliamo citare Wimbledon 2012 ? ). Ciò ha portato, inevitabilmente, la nascita di nuovi appassionati, e con essi nuove e variegate visioni. E’ un bene , un male ? Non sta a me dirlo, ma è incontrovertibile che l’esposizione ” mediatica “, con relativa crescita di supporters, porta innumerevoli vantaggi, ( non credo che io debba elencarli ), ma anche qualche disagio.
Per i suddetti motivi, non condivo quindi, il plauso con il quale gli stessi hanno accolto tale decisione, al grido : Era ora ! Vai Camila, sola contro tutti e tutto. Rispetto tali posizioni, ma dissento, spero mi sia consentito.
Attendo con malcelata preoccupazione che il futuro dipani il quesito posto dalla saggia Lucia, che all’occorrenza ha usato una celebre frase pronunciata da Winston Churchill : è l’inizio della fine, o la fine dell’inizio ?

Il tuo intervento è molto equilibrato e saggio. A me non fa piacere questa rottura con la FIT, e spero che tutto si aggiusti. Però vedi, il fatto che molti non tengono presente e che la FIT ha lasciato fare ale altre i propri cavoli, come ho già detto, e forse da questo è dipeso il tutto?
Se le altre avessero sempre risposto “obbedisco” io darei torto completo a Camila e Sergio, ma così non riesco proprio.
Per il resto, che la Giorgi giochi o non giochi la Fed non sono affari miei, se devo tenere ad una squadra di Fed allora tengo la Germania che sono tutte belle e simpatiche!!

Ti ringrazio intanto per l’attestato di stima. Per quanto riguarda il diverso atteggiamento avuto dalla FIT, ( a cui sia chiaro non vanno le mie simpatie ), in casi analoghi ed il diverso trattamento ricevuto da Camila rispetto alle ” sorelle d’Italia “, ( neologismo, da me mai apprezzato, peraltro ), forse il tutto è spiegabile con il fatto che tra i Giorgi, ( e quindi Camila ), e la federazione, c’erano degli accordi, ( di cui ignoro i termini, in verità ), che prevedevano una sorta di ” dare/avere “.
Detto ciò, ritengo che la faccenda sia stata gestita male, a dir poco, da entrambi i protagonisti. Se il motivo è da ricercare in screzi tra i Giorgi e Barazzutti e/o compagne, si doveva e si poteva provare a ricucire lo strappo. La FIT, non può permettersi di alienarsi le prestazioni dell’unica top 50, ( attualmente, ma con potenziale fin’ora realmente inespresso ), Camila non può continuare, a mio parere, ad isolarsi e vivere da ” sola contro tutti “.
Se il motivo, invece, è da ricercare nelle giuste esigenze contingenti che giustificano l’iscrizione di Camila al torneo di Stoccarda, sarebbe stato auspicabile trovare una soluzione condivisa, così come è stato fatto in passato per altre ( Pennetta, Vinci ).
In ogni caso, come già espresso, non ritengo che tensioni ed isolamento possano portare vantaggi. Da troppo tempo attorno a Camila c’è un’aria di guerra fra fazioni, c’è chi la idolatra troppo e chi invece in contrapposizione la critica ad oltranza. Io auspico per Lei, invece, un clima ” normale ” , dove una ragazza ” normale ” possa essere aiutata ad esprimere il potenziale che a tratti ha lasciato intravedere.
Per quanto riguarda la Fed Cup, perdonami, ma sono vecchio, ( da qui evidentemente nasce la saggezza che mi attribuisci ), romantico, nazionalista, forse un tantinello retorico, e preferirei continuare a tifare per le azzurre, con l’augurio, ( quindi, forse sono anche un po’ ingenuo ), che Camila possa ritornare a difendere l nostri colori.

Come già ho avuto modo di sottolineare altrove, la federtennis dovrebbe guardare un po’ oltre e pensare al bene di tutto il movimento tennistico.
Invece la sensazione netta è che le giocatrici (e i giocatori) siano considerate soltanto delle pedine da usare nell’interesse del politico di turno.
Con la Spagna potremmo vincere soltanto se le spagnole non scendessero in campo, ma comunque si sacrificano le speranze di qualificazione olimpica di una giocatrice solo per ottenere un inchino verso chi ha il potere.

In realtà secondo me Robertina Vinci e Sara Errani se la potrebbero giocare bene su terra contro Suarez Navarro e Muguruza. Ma ho come la sensazione che, anche se sono state convocate entrambe, una delle due in realtà non parteciperà… Vedremo…
L’Italia purtroppo è il paese dei veleni, fin dai tempi dei Borgia e ancora prima. E così si finisce per pensare male di tutti… E ad avere ragione quasi sempre…

Appunto, noi abbiamo avuto i Borgia, altri hanno avuto i Borg (e noi la Berte’!).

Giusto, se c’è del marcio meglio andar via dall’Italia…. Speriamo che Camila sia abbastanza amica della Wozniacki, così potremmo sempre farci accogliere dalla federazione danese….

Beh, se si vuole stare lontani dal marcio la Danimarca non è proprio il posto ideale, se diamo retta al Bardo: “C’è del marcio in Danimarca”.

Era proprio il senso della battuta…

C’è una sottile ma pericolosa questione temporale relativa alla cessazione dell’accordo con la FIT.
Come ho già detto più sotto, il riferimento del comunicato alle ritorsioni FIT già applicate a Bolelli è certamente parte del contratto, che probabilmente reciterà qualcosa di simile:
“Se la Giorgi recederà dall’accordo prima della scadenza, la FIT non la convocherà per nessuna manifestazione da essa gestita per i prossimi 3/5 anni”.

Ora attenzione ai tempi: il 31 sera appare il comunicato su questo sito, e ragionevolmente la disdetta dell’accordo è stata inviata alla FIT.
Se la notifica è stata fatta nel modo corretto, l’accordo è chiuso e la FIT non può convocare Camila, è scritto nel contratto.

Ma la FIT non dice niente sulla cessazione dell’accordo, fa finta di niente e pubblica le convocazioni sul suo sito poche ore dopo, in grande anticipo rispetto alla prassi.
Cioè fa finta che l’accordo sia ancora in vigore (ovviamente è una finta, i tempi lo dimostrano).

Ora il punto delicato: se i Giorgi hanno notificato la disdetta correttamente, la FIT non poteve convocare Camila, la convocazione è nulla, nessun provvedimento può essere preso, salvo quelli già previsti dalla cessazione dell’accordo.

Ma se la FIT riesce a dimostrare artatamente che la disdetta è stata notificata solo dopo le convocazioni, allora Camila, rifiutandosi, infrange l’accordo ancora vigente, e può essere soggetta a penali o altro secondo quanto previsto dall’accordo stesso.

Questo trucco da azzeccagarbugli di far finta di non aver ricevuto la disdetta in tempo è pericoloso se i Giorgi non hanno in mano una inoppugnabile documentazione che dimostri la data e l’ora certa della disdetta, e della sua corretta domiciliazione.

Ora forse è chiara anche l’astuta falsità della convocazione farlocca e strumentale.

Spero che Camila ed i suoi siano stati accorti su questo aspetto, gli imbroglioni non meritano simpatia. Ma se per disgrazia l’astuzia dovesse prevalere sulla sincerità, e ci fosse una salata penale, apro sottoscrizione per una colletta di sostegno, e non mi tiro indietro.

Sì ma non sappiamo cosa c’è scritto realmente nell’accordo… Se c’è scritto che l’accordo dura fino, che so, al 2020 e che quindi Camila deve rispondere alle convocazioni fino al 2020?

La Fit per convocare Camila non ha bisogno che in essere ci sia nessun accordo.

Sì lo so, ma fabius ipotizzava che nell’accordo ci fosse scritto addirittura che in caso di rottura dei rapporti Camila non fosse più convocabile…

La dichiarazione all’origine del fatto è lapidaria, in puro stile Giorgi, ma chiarissima.
Non si parla di volontà di non rispondere alla convocazione, ma di interruzione del rapporto con la FIT, data per avvenuta.
E se si dà per certa la reazione FIT vuol dire che è scritta nella clausola di rescissione del contratto.
Logica cristallina: non vorrei partecipare alla Fed Cup, ma l’accordo mi obbliga. Rescindo l’accordo, accollandomi le conseguenze previste, così in base all’accordo stesso non mi puoi convocare.

Fabius la Fit puo’ convocare Camila quando e come vuole. E Camila non si puo’ opporre a prescindere da dove si alleni. Queste sono le regole.

Qui il nocciolo del discorso è economico, non di principio. Sarà una gran brutta storia per come si preannuncia e Camila ne sarà enormemente disturbata…

L’unica che ha fatto una dignitosa figura nell’ultima Fed Cup è state quella più denigrata e criticata perché ha perso senza fare ciò che i professorini sia della FIT che di UBI sostenevano dovesse fare, io mi aspettavo una decisione del genere e anche io avrei fatto lo stesso, ora che se la cavino da soli !!

poi i fed cup a fare cosa, raccogliere i cocci di una stesa colossale contro la Spagna ? massù

Ragionando così non andrei neanche a Stoccarda… a fare cosa, a guardare la Azarenka (o chi per lei) che vince il torneo e se ne va a casa in Porsche?

MI permetto di dire che il tuo esempio non regge. La Fed è una competizione a squadre in cui , anche se fai i tuoi 2 punti, puoi perdere, se si perde il doppio, e l’italia perderà il doppio, e comunque non dipende dalla Giorgi, che non lo gioca, UN torneo lo si può fare anche senza avere grandi possibilità di vittoria (altrimenti dovrebbero iscriversi in 4-5)
per esempio se la Giorgi passa le quali e arriva ai quarti (cosa non impossibile, suvvia) porta a casa 125 punti circa..sputaci sopra!

Non capisco, e non condivido, nel comunicato, la frase che sembra un’aggiunta posticcia “… che agirà come a suo tempo fatto con Simone Bolelli.” E’ una decisione che spetta alla FIT, anche se probabilmente già presa; in un comunicato ufficiale era meglio ometterla. Così si generano discussioni infinite.
Nonostante questo, la mia simpatia e il tifo per la tennista Camila Giorgi rimarranno inalterati.
Forza Cami!

Probabilmente nell’accordo con la FIT, alla clausola sulla possibilità di scioglimento anticipato unilaterale (c’è sempre in ogni contratto) è già scritto quali saranno le conseguenze della cessazione, quindi con la d

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *