Camila lotta tre ore e supera Claire Feuerstein: è ai quarti di Strasburgo



Camila lotta tre ore e supera Claire Feuerstein: è ai quarti di Strasburgo

Ci sono volute quasi tre ore, esattamente 2 ore e 46 minuti, per passare il secondo turno del torneo di Strasburgo, ma alla fine Camila ce l’ha fatta e ha battuto la wild card francese Claire Feuerstein, numero 124 del ranking WTA, per 5-7 7-5 7-6.

Primo set: 5-7. La francese va avanti con un break nel terzo game, condizionato dai tre doppi falli di Camila, che però nel decimo annulla una palla set e si riporta in parità. Il gioco successivo è quello decisivo, con Camila che annulla solo due delle tre palle break da 0-40 e la Feuerstein che poi chiude con il servizio.
Secondo set: 5-7 7-5. La francese passa rapidamente sul 4-1, sfruttando un passaggio a vuoto di Camila, che però reagisce e recupera entrambi i break persi. Sul 5-5 Camila ingrana finalmente il suo gioco e chiude il set, con un game a zero e recuperando poi quello decisivo per chiudere il set.
Terzo set: 5-7 7-5 7-6. La francese sull’1-1 trova il break, ma subito Camila reagisce strappandole il servizio a zero. L’unica altra palla break del match è per Camila sul 4-3, ma non la sfrutta e si arriva quinti al tie-break. Qui non c’è partita e Camila va prima 5-0 per poi chiudere 7-2.

Nei quarti di finale, Camila incontrerà giovedì alle 13 la spagnola Silvia Soler Espinoza, ventiseienne numero 118 del ranking WTA, che nel 2014 aveva vinto solo una volta contro una top100 prima di questo torneo, dove ha eliminato Voegele e Peng.

Con questo successo, Camila da lunedì avrà ottime probabilità di migliorare il suo best ranking (attualmente, in attesa degli altri risultati, è al numero 49).

Ecco il tabellino del match:

About the author

Alberto Brumana – Nato in Piemonte nel 1979, vive da 15 anni a Milano, è giornalista pubblicista e lavora a Sky Cinema. Appassionato di tennis, ha scritto in passato di sport per quotidiani locali e ha gestito per 2 anni TennisBlog. Dopo aver visto per la prima volta Camila al Bonfiglio 2006, nel 2009 ha fondato www.CamilaGiorgi.it. E-Mail: . Twitter: @AlbertoBrumana

Related Posts

336 Comments. Leave your Comment right now:

Seguo questo sito da parecchi mesi ma non sono mai intervenuto.
Mi sono deciso dopo aver letto lo scritto di Riccardo: molto equilibrato, con ottimismo ma senza forzature. In parte intervengo per difenderlo dalle… vespe.
Benché meno articolati, sono sulla linea di Riccardo pure besso91, giacomo carbone, theseus, Matteo86. Quest’ultimo desidero difenderlo da una critica: lui parla di top 10 e la Stephens non lo è; a quel livello sei posizioni contano molto; comunque una partita storta ogni tanto ci sta per chiunque. Per di più, alcune donne accusano molto il ciclo mensile.
Veniamo all’allenatore professionista. Non so quale sia l’impatto finanziario, ad ogni modo tra i maschi i padri coach non ci sono. Altra considerazione: gli psicologi non curano i familiari stretti e nel tennis l’aspetto psicologico ha notevole incidenza.
In aggiunta, se l’allenatore non ha specifica ed elevata competenza nella preparazione fisica, diventa indispensabile un ottimo preparatore atletico: guardate cosa sta facendo, nel calcio, l’Atletico Madrid. Se la Giorgi a 22 anni è stanca per 9 set in 3 giorni, la 26enne Soler, che ha fatto pure le qualificazioni, cosa dovrebbe dire?
Giustamente Riccardo rileva che, per salire oltre un determinato livello, vanno curati dettagli e sfumature percepiti solo dagli specialisti: sia ben chiaro, io proprio non lo sono.
Tuttavia ci sono statistiche ed osservazioni alla portata di chiunque: percentuale di doppi falli, di prime valide, di punti fatti sulle proprie prime e seconde, di risposte errate su quelle delle avversarie, di errori a rete. Qui il tipo di superficie non c’entra molto, ma si possono sempre fare confronti con tenniste non amanti della terra.
Per finire il servizio. Ho l’impressione, ribadisco solo l’impressione, che le avversarie di Camila, dopo un congruo numero di giochi, prendano le misure e rispondano sempre meglio. Così fosse, significherebbe che il servizio non è abbastanza “coperto”, cioè è leggibile. A livello tornei TWA la pura potenza non è sufficiente, neppure sul veloce.
Saluti a tutti.

Seguo Camila da due anni dal suo primo exploit a Wimbledon e questo sito da oltre un anno anche se solo da qualche mese ho scritto qualcosa. Camila ha fatto tanti progressi e questo è un dato certo . Roger federer che io considero forse il migliore giocatore di tutti i tempi, sette volte vinitore a Wimbledon sulla terra rossa però non ha mai ottenuto grandissimi risultati. Oggi Camila ha giocato meglio di ieri ma la espinosa è giocatrice certamente migliore della francese. Io credo che il Gioco di Camila, gli anticipi spaventosi che sull’erba e sul veloce le danno quasi sempre il punto, sulla terra sono meno efficaci. Sulla terra ci vuole pazianza, bisogna sbagliare poco e variare, imparare anche a difendersi e questo non è il gioco di Camila. Oggi la partita si è persa al secondo set. Dopo essere andata sotto 5 a 0 e recuperato fino al 5a 4 , camila ha perso il set. Queste sono cose che si pagano come certamente si pagano anche i tre set di ieri.
Camila ha un gioco rischioso, tira sempre tutto e quando frena come oggi ha fatto in qualche frangente, il gioco diventa meno efficace. Non vorrei sollevare un vespaio e spero di no ma credo che un allenatore professionista che affianchi Sergio , al quale va il merito di aver portato Camila tra le prime 50 al mondo sia necessario. Adesso per migliorare occorrono dei dettagli, delle sfumature che io sinceramente non vedo. Non so se avete notato che oggi Camila , quasi sempre imperturbabile ha avuto diverse volte smorfie di nervosismo. Non bisogna fare un dramma di questa sconfitta e nemmeno esaltarsi quando si batte Maria o Cibulkova perchè per entrare tra le top ten occorre avere continuità. Sono certo che sull’erba ed a seguire sul veloce, vedremo Camila soffrire molto meno e vincere più facilmente , ma la terra rossa è un pantano sul quale senza precisi accorgimenti tecnici non si può giocare a livelli altissimi. Siamo sempre grati a camila perchè col suo gioco ci fa sognare. E bello vedere una tennista italiana che non deve fare il tergicristallo per fare il punto. lei è quasi sempre artefice del suo destino. E lei che comanda e lei che fa il vincente e lei che sbaglia. Grazie lo stesso Camila

Scusate un po tutti ma qui chi è il Trombettiere?….
Vi prego fate un po di conti…..Una partita persa su tre……ti fa stare a ridosso della top ten…
Basta farla su 24 tornei l’anno…..e se camila ha giocato poco non è perchè non ne ha voglia….
Fatela giocare con continuità…ed è quello che sta facendo…e vedrete dove arriva…
La Soler-Espinosa i suoi punti li fa quasi tutti su terra. L’unica superfice dove vanta più vittorie che sconfitte.
Camilaquest’anno ha 16 W e 8 L
Kerber 23 W 11L
Sara 22 W 13 L
Cornet 20 W e 15 L
A Camila mancano i tornei
Considerando che è a posto con la spalla da dopo l’Australia
e che tutte le altre beneficiano di molti Bay che valgono punti anche senza le vittorie
Solo sara ne ha ben 6……
ma di che cosa stiamo parlando…….

ma infatti…mi sembra di aver fatto un passo indietro di due o tre anni…vabbè la cautela…vabbè la scaramanzia…ma qui c’è un pessimismo funesto

Pure per me bicchiere è mezzo pieno, ma ci sta essere negativi dopo una sconfitta.

Domani già vedremo le cose in prospettiva diversa

Il problema, o il bello e’ che un po’ tutti sono estremamente attratti da questa giocatrice e la vorrebbero subito dove le si addice essere. Siamo tutti troppo dentro, troppo passionalmente coinvolti. Perche’dall’ esterno.. Se guardassimo da li’, beh non potremmo che definirla”giocatrice in ascesa”.

Ha ragione t.o.
Camila odia perdere. Però a volte si mette in condizioni tali da perdere. Ieri è andata bene, oggi no, forse anche perché l’avversaria era migliore. Boh, non è questo il punto.
Se la mia teoria è giusta al Roland Garros dovrebbe fare bene, a meno di sorteggi improponibili. Secondo me Camila ha bisogno di stimoli adeguati per giocare bene. E uno slam è certamente tale. Oggi è andata sotto pesantemente nel punteggio e ha cercato di recuperare. Secondo me è andata sotto per mancanza di stimoli adeguati. Posso sbagliare, ma questa è la mia impressione. Contro Cibulkova sa che se va sotto 0-5 difficilmente potrà recuperare e quindi mantiene la concentrazione per tutto il match. Al Roland Garros si spera possa essere concentrata e in palla tutto il primo turno. Poi se si vince giornata di riposo e poi secondo turno. E così via, un match alla volta, perché tanto poi arrivano le avversarie veramente forti e lì è ovvio, se non giochi al meglio esci. Vediamo il sorteggio e poi commentiamo.

Io, invece, il bicchiere lo vedo mezzo pieno. In tre giorni ha vinto bene con la Cornet, ma soprattutto lottato contro due sconosciute con una tigna e un attaccamento alla partita che finora le avevo visto solo davanti alle big (Wozniacki, Sharapova, Cibulkova e via andare) e quasi mai con carneadi. Oggi ha perso anche perché 5 ore in campo in due giorni si fanno sentire e nel terzo set era un po’ sulle gambe, ma nonostante questo ha annullato tre match point e risalita da 2-5 a 4-5 e servizio, dopo lo 0-5, 4-5 e servizio del secondo e dopo la vittoria un set e due break sotto di ieri. La terra, si sa, è anche e soprattutto questo: sudore, scambi lunghi, palle lente e tagliate, tenuta psicofisica. Non a caso in finale a Roma ci arriva la stratega e coraggiosa Errani, mica Ivanovic, Kvitova o picchiatrici varie (certo, vince Serena, ma quella è fuori categoria per tutte…).Ergo, il salto di qualità mentale è ENORME rispetto a quando si è buttata via con la McHale o con tante altre in passato. Poi c’è la questione tattica e lì, appunto, si deve crescere parecchio, ma anche in questo senso qualcosina si è visto. Cosa? Per esempio le diverse palle centrali sugli scambi volontariamente allungati grazie ai ‘no winners’ di Sergio. Paradossalmente mi piaciuta anche sul 4-5 15-30 quella prima tirata molto piano e poi aggredita da una risposta vincente della spagnola. L’idea tattica di non ‘sballare’ e non esporsi al rischio doppio fallo c’era in una fase decisiva del match, poi l’esecuzione le è venuta male (sul dritto dell’altra) e magari d’ora in avanti che si lavori di più sullo slice esterno in battuta decisivo per acquisire sicurezza nei turni on serve. Comunque questi sono segnali che la ‘bimba’ ragiona, inizia a capire i momenti, è lucida e un piano tattico se lo sta costruendo. Ovviamente ancora incompleto, perché su molteplici aspetti (palle corte e colpi in back mai utilizzati, troppe risposte sparate a tutta) siamo ancora ampiamente indietro. Ma sono certo che ci lavorerà. E questa inedita quanto apprezzabilissima umiltà le tornerà utile anche su terreni a lei ben più congeniali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *