Indian Wells: Camila lotta, manca due match point ma perde con Ana Ivanovic

Camila esce al secondo turno del Premier Mandatory di Indian Wells, primo torneo della stagione del cemento americano. Camila ha lottato per oltre due ore con la numero 18 del mondo, la serba Ana Ivanovic, cedendo solo al tie-break del terzo set dopo aver mancato due palle match.

Primo set: 6-2. Il match inizia con quattro break consecutivi, e Camila è la prima a riuscire a tenere il servizio, portandosi sul 3-2. Strappa poi i due successivi servizi alla Ivanovic, chiudendo il set alla prima opportunità.
Secondo set: 6-2 2-6. La serba inizia bene, togliendo il servizio a Camila. Si arriva al 2-3, quando Camila ha ben tre palle break, che però la Ivanovic annulla. Nel game successivo, sul 40-40 Camila commette due doppi falli consecutivi, lasciando poi chiudere alla serba il set con un ace.
Terzo set: 6-2 2-6 6-7. Questa volta i break in apertura sono addirittura 6, con le due tenniste che si portano sul 3-3 senza mai tenere il servizio. La prima a riuscirci, con un game perfetto a zero è Camila, che poi, sul 5-4, ha due palle match sul servizio Ivanovic, che le annulla prima con un bel rovescio e poi sfruttando un errore gratuito con il diritto di Camila. Si arriva al tie-break, con Camila che va 3-1 e poi mantiene il vantaggio fino al 5-4, quando però la serba infila tre punti consecutivi e chiude il match con un diritto lungo di Camila.

Camila tornerà in campo tra una decina di giorni, per il Miami Open.

Ecco il tabellino del match:

About the author

Alberto Brumana – Nato in Piemonte nel 1979, vive da 15 anni a Milano, è giornalista pubblicista e lavora a Sky Cinema. Appassionato di tennis, ha scritto in passato di sport per quotidiani locali e ha gestito per 2 anni TennisBlog. Dopo aver visto per la prima volta Camila al Bonfiglio 2006, nel 2009 ha fondato www.CamilaGiorgi.it. E-Mail: . Twitter: @AlbertoBrumana

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Per Miami Brengle, ed al secondo turno Schmiedlova, “la vendetta”!

Ana ha detto che con la Pliskova ha giocato nonostante un infortunio al ginocchio. Questo spiega la sconfitta molto severa nel punteggio (6-2 6-0). Ma la domanda è: contro Camila era al massimo o abbiamo perso da una giocatrice infortunata?

Buone notizie dal ranking. Lunedì Camila sarà #43, ma escludendo la Pennetta e la Meldoniana in realtà la classifica effettiva sarebbe #41. Qualcosa si è recuperato, vedremo come andrà a Miami….

Mi piace il sito così tranquillo, dove non scrive nessuno…. piacerà sicuramente anche ad altri, riccardo, lucia….
Tornando a parlare di tennis, ho visto giicare la Pliskova e, sinceramente, da quella famosa finale di Linz mi sembra che sia fuori portata, per ora, quindi diminuiscono i rimpianti. Certo, sarebbe stato bello battere Ana, però a mio giudizio l’avventura sarebbe terminata al turno successivo.

Seguo Camila da quando ero in fasce e vi assicuro che il suo jab esplosivo mette ko le sue avversarie

Sì ma non siamo sul ring…

Comunque il fidanzato di Camila è un tennista, quindi chissà se questo può cambiare qualche scenario (sempre per volontà di Camila s’intende). Non intendo che faccia da allenatore ovviamente, ma comunque potrebbe dare consigli, sempre se richiesto ovviamente….

A me il match e’ piaciuto. poteva tranquillamente finire con la vittoria di Camila, senza derubare nessuno. Il primo set e’ filato via liscio in modo molto spettacolare, lecito attendersi una risposta agonistica da parte della Ivanovic nel secondo set. Sul terzo se la sono giocata entrambe. Ho visto un carattere piu’ deciso e determinato (combattiva lo e’ sempre) anche nei colpi e nella precisione. Certo, delude un po’ il fatto che in un momento di crisi della Ivanovic e’ sceso in campo il coach a suggerire strategie e tattiche per controbattere alla Camila che invece non e’ in questo senso altrettanto fortunata o assecondata/supportata. La nostra Camila resta “sola” in campo. ahime’. Forza ! Comunque ho visto dei miglioramenti di tattica.

Sembrava un film già visto, mi riferisco all’incontro con Suarez Navarro ad Anversa l’anno scorso.
Primo set dominato da Camila, con l’avversaria intontita ed apparentemente incapace di reagire.
Entra in campo il coach, rincuora la malcapitata, Camila fa un paio di errori di troppo, l’avversaria capisce che non è tutto perduto, riprende fiducia mentre Camila si incaponisce nel cercare il vincente spettacolare che spesso genera errore.
Secondo set andato, terzo neanche pervenuto.
E invece no, stavolta nel terzo set c’è stata una reazione imprevista e veemente, e solo per un pelo la partita è sfuggita.

Questo è bene. Sarebbe anche meglio se quando Camila è così dominante nel primo set (e mi ricordo tante partite così, Venus, Timea ed altre) riuscisse ad essere più fredda alla ripresa, cecando con attenzione di non fare errori e non prendersi rischi su punti già vinti, perchè questi errori magari non sono di per sè decisivi nel punteggio, ma ridanno fiducia all’avversaria.

quello che penso è :
*impossibile tenere un livello di intensita’ come quello di cami per molto tempo,quindi il calo è inevitabile.
*gilbert chiama i primi 2 giochi del secondo set i “games del dominio” perchè sono fonfamentali per determinare che piega prendera’ il match.se il primo set è stato vinto attenzione a non farsi prendere dall’euforia ed all’avversario che dara’ il massimo.
se è stato perso fare di tutto per vincerli.
*ricordiamoci che in campo con camila c’è anche l’avversaria ed alcune volte magari non sono demeriti di cami ma anche meriti dell’altra

@rob
Camila ha già migliorato molte cose però a mia avviso ci sono palle che sbaglia quasi sistematicamente e sarebbe bene lavorarci sopra, perché ci sono costati svariati match, prima di tutti quello con la Ivanovic (vedi primo match point).
1. Palle basse e tagliate. Camila tira spesso (se non sempre) piatto senza top spin e senza alzare la palla. Risultato: palla in rete e punto perso.
2. Primo colpo dopo il servizio. Non sempre, ma troppo spesso viene sorpresa dalla risposta dell’avversaria.
3. Risposta a uscire da destra. Si sono visti miglioramenti nel match contro Ana.
4. Schiaffi al volo. Da evitare a meno che non sia già a rete. Meglio far rimbalzare la palla, guardare dov’è l’avversaria e giocare dall’altra parte, possibilmente senza sparare a tutta rischiando che la palla esca.
5. Consistenza negli scambi. Chissà perché, sono convinto da sempre che Camila, pur non essendo una pallettara, possa tenere lo scambio contro chiunque senza troppi problemi. Purtroppo si vede spesso una eccessiva fretta o foga, specialmente nei recuperi. A volte basta tenere la palla profonda, non c’è bisogno di sparare chissà cosa. La pazienza è una virtù anche nel tennis.
6. Difesa. Qui si solo visti davvero dei miglioramenti. Contro Ana ha giocato due passanti che neanche Djokovic…. Speriamo continui così.
7. Servizio. Il servizio di Cami è senz’altro ottimo (doppi falli a parte), però sperare che ti possa risolvere una carriera, direi che ce ne corre. Purtroppo bisogna rimanere concentrati su ogni palla anche nei game di servizio.
In conclusione sono fiducioso per Miami, due o tre turni sono alla nostra portata, salvo sorteggi particolarmente infausti.

non c’è un solo elemento su cui non sia d’accordo, sono le stesse ricorrenze che ho notato anch’io ogni volta che ha perso una partita giocandola davvero. Io non credo che prima vincesse perchè le forti non la conoscevano: una Sharapova o Wosniaki o Petkovic e le altre varie sono giocatrici troppo esperte per non capire, nel corso di un match, quando le cose si mettono male, come provare alternative. Anche Aga contro Roberta ha sicuramente deciso che se si metteva a difendere avrebbe fatto il gioco dell’italiana, e l’ha colpita proprio sul suo terreno. Robie non è top ten nei passanti, lo è a rete. Prima Cami scambiava e teneva eccome il palleggio, lo si è visto con Maria, con Vika e anche con Serena e varie picchiatrici di caratura inferiore alle suddette. Con avversarie meno mobili di lei (tutte, chi più o chi meno) devono essere loro ad essere prese dall’angoscia di non sapere come uscire dal ritmo forsennato di Cami, non Camila stessa. Cami con le più forti non perde per colpa delle avversarie, ha ragione in questo: è quasi sempre dipeso dalla collaborazione che lei stessa ha fornito ai mezzi di quelle. Camila non ha più da acquisire nulla tecnicamente, già quello che c’è basta e avanza, gli affinamenti dovrebbero aiutarla a stravincere, magari, non a portare a casa le partite. Deve però acquisire una maggior consapevolezza del gioco e delle sue tempistiche. Nell’ultimo anno ogni volta che ha avuto il tempo per scegliere come colpire è quasi sempre andata in confusione per indecisione. Siccome non penso che in allenamento si provino i recuperi da nastro colpito o le contromosse su palla steccata, e anche per quello si possono perdere partite tirate, è meglio che accumuli più tennis giocato nel suo bagaglio. Poi se la pensa diversamente faccia come meglio crede, basta che la sua sia una visione davvero autonoma: cosa che io non credo più essere tale..

Pensa che invece Camila è sempre più autonoma. Il fidanzato/sparring nella trasferta americana seduto nel box con Sergio: chi può averlo proposto? Sergio? Lo sponsor? O… rullo di tamburi… Cami.

Allo stesso modo, se ha (vista “dall’esterno”) il carisma per imporsi su determinate scelte con il suo allenatore (non padre, in questo caso, allenatore), figuriamoci se non le ha sui colpi da giocare quando lei e solo lei si trova in campo. O sulla programmazione. O sui ritiri da un torneo.

Spero di aver portato argomentazioni valide, o per lo meno più valide di un “io credo”.

mi mandi il contratto in cui ti nomina suo portavoce ufficiale e un documento con sua firma non apocrifa in cui afferma questo? Autonomia e clan, interessante, vedrò di ragionare su come comporre questa contraddizione. Vedi, la filosofia aiuta proprio in questo, a spiegare le antitesi che possono presentarsi alla nostra attenzione.

Te la sei presa perché ho visto una partita di Camila e ti ho fatto presente che il suo fidanzato era al suo angolo? E con questo ipotizzo che sia assolutamente in grado di fare le proprie scelte, al contrario di quanto pensi tu?

Ok, basta dirlo, così la smetto di metterti davanti agli occhi LA REALTA’ contrapposta ai tuoi voli pindarici e ti lascio vivere felice nell’Iperuranio.

Ciao, continua a pensare che Camila sia un pupazzo manovrato da altri. Potresti avere la cortesia ed il rispetto di non farlo “sul sito di Camila Giorgi”, ma non tutti hanno questa eleganza, posso capirlo.

Per i patiti dei telefoni cellulari segnalo che Miami ha la sua app, fatta anche benino, mi pare….
L’anno scorso Camila arrivò al terzo turno, sconfitta da Simona Halep con il punteggio di 6-4 7-5….

Sto guardando il primo quarto di finale di Indian Wells. La Kvitova ha tutto più della Radwanska: miglior servizio, miglior dritto, miglior rovescio, molta più potenza, ecc.
Eppure Radwanska vince il primo set 6-2 in mezz’ora… Puoi avere tutti colpi che vuoi, ma se fai troppi errori…
Adesso sostituite “Kvitova” con “Camila” e “Radwanska” con chiunque (tranne pochissime) e vedrete che nel post si parla di Camila…

sacrosanto. Però perchè fanno tutti questi errori? Nel caso di Petra è insufficienza atletica, nel caso di Camila è perchè in determinati momenti non sceglie l’opzione migliore per quella determinata situazione. Se sei in ritardo e scavalcata dalla palla è improbabile che un passante in top passi o rimanga dentro, se è meglio fare la voleè dello schiaffo quella devi fare, se non è obbligatorio tirare sulla linea non ci devi tirare, o fallo perchè sei già con due break di vantaggio, idem per il servizio dove devi con consapevolezza decidere se è meglio usare la clava o il giroscopio. Queste cose in allenamento si affinano, giocando si applicano, è una conseguenza dell’esperienza. Ma per avere esperienza devi giocare, e qui ha ragione Madoka, non solo per questioni di denaro o di ranking, ma proprio di gioco. Un torneo al mese sarebbe pure sufficiente, certo, a patto che puntualmente arrivassi nei quarti. Sono scelte sue (lo spero) e se così sente è giusto che lo faccia, però è anche vero che se due anni fa aveva iniziato l’anno attorno alla centesima posizione ed era salita di oltre sessanta gradini, poi è venuta la stasi/semi-regressione. E non illudiamoci, anche se non arriviamo a capirli, nella vita molto poco è casuale, soprattutto in ciò che naturale non è, alias lo sport: un motivo o più motivi ci devono essere.
Ps. Ridiamo ai filosofi il posto centrale che meritano, il tifo da stadio rimanga appunto confinato dove è opportuno…nei recinti dello stadio!

Ciao a tutti sono un grande fan di camila e volevo chiedervi se avevate foto inedite di lei?

Benvenuto! Camila ha veramente tanti tifosi!

Non vi è nessuna prova che con un allenatore diverso Camila potrebbe migliorare. Probabilmente anzi farebbe peggio, perché cambiare gioco a 24 anni è difficile…
Il problema è cercare di giocare meglio in alcuni punti o momenti cruciali del match.
Purtroppo gli errori gratuiti rimettono sempre in partita qualsiasi avversaria, che finisce per “crederci”… Come diceva giustamente Riccardo, Camila pratica un gioco” difficile” e dispendioso, dove basta un minimo rilassamento o calo di concentrazione per passare da una situazione di vantaggio a un gioco pieno di gratuiti.
Come analisi tecnica aggiuntiva direi che a volte mi sembra poco pronta nel primo colpo dopo il servizio, sembra quasi che la risposta dell’avversaria la colga di sorpresa…

il fatto che a volte sia poco pronta sulla prima risposta avversaria, deriva probabilmente da qualche insicurezza al servizio, così che è concentrata nel vedere come ha servito, e perde una frazione di secondo per concentrarsi sulla risposta. Sulla prova del diverso allenatore, non c’è neppure una prova contraria ma di questo si è già scritto. Non penserei mai comunque che debba cambiare gioco, perchè il suo è un gioco meraviglioso e di talento, la cosa che mi preoccupa è la tenuta mentale per l’intera partita, ed il braccino in alcuni punti decisivi. E’vero che altri giocatori mentalmente non fortissimi hanno ottenuto grandi risultati (vedi Panatta, Safin, e tanti altri), ma nel caso di Camila accade troppo spesso che il match cambi improvvisamente e inspiegabilmente a suo svantaggio. Ed in questo senso, e sia be chiaro con formula dubitativa, che mi chiedo se sarebbe utile qualcun altro anche da affiancare a Sergio

A me dà più l’impressione che si attenda di fare il punto direttamente con il servizio e, come dire, non metta proprio in preventivo la possibilità che l’avversaria possa rispondere ad uno dei suoi servizi.

Io credo che le capiti quando atterra male dal salto.

per me invece molto dipende dal fatto che alcune volte entra talmente dentro il campo che si trova nella terra di nessuno, e in diversi casi le arriva una palla un po’ a sinistra poco oltre la riga del servizio che però l’ha già scavalcata, palle che in sè sarebbero innocue se stesse in posizione meno esageratamente avanzata. A quel punto tanto vale fare serve and volley.

questo volevo dire

Un saluto a tutti gli utenti ed un saluto particolare al mio amico r.b.
Non ho postato in questo periodo, non avevo niente da dire, o forse a volte è meglio tenersi per se i propri pensieri ma questa riflessione di Madoka merita due righe ed una risposta.
ovviamente posso sbagliare i ma per quel poco di conoscenza che ho del tennis ti dico per quale motivo camila non gioca troppi tornei international ed invece punta a tornei importanti.
Il gioco di camila, mi pare assai evidente, è molto particolare non soltanto perchè lei tira forte ma perchè anticipa praticamente tutti i colpi , giocando costantemente dentro il campo.
fare questo tipo di gioco è molto dispendioso sia dal punto di vista fisico , sia dal punto di vista nervoso e se non sei a posto, perdi, come purtroppo è successo tante volte.
Camila per tipologia di gioco, per il fisico che ha , non potrà mai essere una da 30 tornei all’anno perchè se dovesse giocare in giro per il mondo gli international, finirebbe per arrivare spompata nei tornei che contano.
Voglio dire che a differenza di serena che nei periodi d’oro era in grado di vincere tornei in serie perchè il suo fisico le ha consentito di farlo, per Camila , io credo che sarà difficile essere performante in molti tornei.
Questo è il suo gioco, questo è quello che vuole fare e giocare in quella maniera non le sarà possibile per tante settimane di seguito.
Quante volte abbiamo visto che non essendo in forma perfetta ha finito per perdere partite che magari poteva vincere.
Quindi Camila in giro per il mondo a fare international io non la vedo.
Non dico che sia giusto o sbagliato, sono fatti suoi, dico semplicemente che è il suo gioco che non le può consentire di fare troppi tornei.
La Svitolina ha un tipo di gioco completamente diverso, aspetta di colpire la palla, è una pallettara come si usa dire, una ottima pallettara ma il suo dispendio nervoso e fisico è diverso da quello che Camila deve mettere in campo per vincere.
Ieri poi con una Vinci che sta giocando quel tennis meraviglioso , non so quante ci avrebbero capito qualcosa.
Credo che provare a giocare i tornei importanti , che danno quattrini e punti non sia una scelta errata. Semmai , se esci al primo turno in un torneo importante e magari hai in programmazione di giocare tra un mese e nelle more c’è un torneo da qualche altra parte che puoi giocare , questo è un discorso diverso, tuttavia in linea di principio non credo che l’idea di andare a giocare i tornei più importanti sia sbagliato e non credo che questa sia una scelta di presunzione ma proprio ponderata e basata sul gioco di Camila.
Buona serata a tutti.

Finalmente! Analisi perfetta che condivido in pieno. A me la programmazione di Camila piace, secondo me Sergio è il migliore allenatore del mondo dopo Francesco Cinà, e comunque il migliore per Camila e non lo cambierei mai.
Camila sta giocando benissimo anche se ogni tanto fa gli schiaffi al volo da centrocampo, che per fortuna che stiamo tutti bene dì cuore altrimenti il forum sarebbe praticamente azzerato…

Beh.. qualcuno non posta da tanto tempo….. magari non ha retto…
Scherzo ovviamente !

Permettimi di dissentire..spero che il futuro mi smentisca ma finora si può sostenere che sergio sia stato il migliore per camila fino al 2013 al massimo fino al 2014. Poi qualcosa si è fermato rispetto ad aspettative e potenzialita ..non dico sia colpa sua ma è legittimo pensare che per la definitiva consacrazione ci voleva altro…e questo certo non sminuirebbe i meriti di sergio per avere portato camila a certi livelli. Che so nel calcio puoi avere un allenatore perfetto per portare una squadral dalla c alla serie a e salvarti…poi se vuoi arrivare nelle prime 5 magari non va bene …

Permettimi di dissentire: Sergio è stato il migliore per Camila dal momento in cui ha preso in mano la racchetta e lo sarà fino al momento in cui Camila smetterà. Perché è l’unico che Camila vuole come allenatore. Dovesse essere allenata da Federer, o dalla Navratilova o da chiunque altro, magari smetterebbe. Non lo sappiamo con certezza, ma lei ha sempre detto che vuole solo Sergio. E allora perché fare finta di non capirlo, o ignorare volutamente il parere di Camila? Magari uno non ci arriva a capirlo, e allora è perdonato. Ma siccome tutti qui mi pare che capiamo l’italiano e un concetto semplice come Camila-vuole-solo-Sergio, credo che tutti siamo in grado di recepirlo… perché non accettarlo?

che camila voglia solo sergio è un dato assodato, che questa sia la scelta migliore è un dato opinabile, con tutto il rispetto per quello che il padre ha fatto finora per lei. Non si tratta quindi di ignorare volutamente il parere della giocatrice, ma di un garbato dissenso.

A me urta che dopo la domenica pomeriggio venga il lunedì mattina e si debba tornare al lavoro. Però il fatto che io esprima o meno il mio dissenso per questa cosa, cambia qualcosa?

nessuna delle opinioni espresse qui cambiano qualcosa, così come la maggior parte delle opinioni che uno esprime nella vita. Questo però non significa smettere di manifestare i propri pensieri, altrimenti anche qui, che senso ha scrivere?

Esatto: che senso ha scrivere di cose vacue, inutili, irreali? Si può scrivere della partita, del prossimo torneo, del punto che ci ha fatti emozionare, chiedere una Q&A come è stato fatto anni fa… ce ne sarebbero di cose da dirsi, invece di voler fare a tutti i costi gli allenatori da tastiera. Una volta, quando eravamo pochi ma buoni, succedeva. Per curiosità, voi che siete nuovi: andate nell’archivio e cercate qualche articolo del 2011 o del 2012 e guardate come si commentava. Per cortesia, fatelo per curiosità. Anche lo staff interagiva. Poi chissà perché hanno iniziato a non farlo più e a chiudere i commenti…

scrivo poco, ma definirmi nuovo mi sembra eccessivo, sono nella lista dei trombettieri stilata mi sembra da r.b. da molto tempo….per il resto abbiamo opinioni diverse, sempre con il massimo rispetto

Mi sembra di ascoltare Mossier Pangloss assicurare Candido che “questo è il migliore dei possibili e che tutto non potrà andare che per il meglio”, Sergio è il migliore degli allenatori possibili e sicuramente un futuro vincente e pieno di soddisfazioni tennistiche sta aspettando Camila.
Tesi che si può facilmente sostenere, almeno per quanto riguarda Sergio, perchè con ogni probabilità non ci sarà mai la controprova. Nel quattrocento la terra era piatta ed era il centro dell’Universo, ed era da pazzi pensare che potesse essere il contrario, si sarebbe caduti nel vuoto altrimenti.

…..”il migliore dei MONDI possibili” ovviamente

Benvenuto ad un altro filosofo. Allora facciamo così:

con Cinà allenatore, Camila vincerebbe gli US Open;
con me allenatore, Camila vincerebbe Kuala Lumpur
con Federer allenatore, farebbe il Grande Slam
con la Navratilova allenatrice, farebbe tre Grandi Slam consecutivi

Ammettiamo che sia vero. È INSIGNIFICANTE, dal momento che Camila non vuole altri allenatori al di fuori di Sergio. Perderà tutte le partite da qui finché campa, con Sergio allenatore. È INSIGNIFICANTE, perché il suo volere è quello.

E, ribadisco, il fatto che qui, “nel sito di Camila Giorgi”, si venga a contestare il volere di Camila Giorgi, lo trovo clamorosamente irrispettoso.

Si discuta dei doppi falli, del diritto, del rovescio. Ma non dell’allenatore, della programmazione o di qualsiasi altra cosa arrivi direttamente da una decisione di Camila. Se no, sceglietevi una che gioca solo International o che è allenata (magari per 3 mesi, poi chi s’è visto s’è visto) da una ex grandissima giocatrice. Ne è pieno il circuito: Ivanovic, Halep, Radwanska… gente che fa 6 mesi con un grosso nome e poi lo lancia dalla finestra. Ma nessuno a chiedersi come mai…

Non vi è certezza alcuna che con un altro allenatore Camila potrebbe essere più vincente, come non ve ne è alcuna che Sergio sia il migliore allenatore possibile per Camila, il fatto che lei non voglia cambiare non vuole dire che Sergio sia il migliore in assoluto e mi sembra una verità talmente lapalissiana e palese da non richiedere alcuna discussione.
Pare evidente che Camila abbia un tipo di gioco molto carente sotto diversi aspetti, “la forza senza controllo” non porta molto lontano, e guardandola giocare si ha sempre l’impressione che possa sbagliare ogni colpo che gioca, compresi e soprattutto quelli “facili” in cui il punto è fatto e l’avversaria è in “tribuna”, quando basterebbe appoggiare la palla nell’altro campo senza magari rischiare uno schiaffo al volo al massimo della velocità con la palla che lambisce la linea di fondo (che poi entri od esca la probabilità è la stessa).
E’ qui non si tratta di piano B o di cambiare gioco, si tratta solo di non sprecare punti già fatti.
Quindi la domanda è: Camila che non è in grado semplicemente di “appoggiare” una palla, quando sarebbe sufficiente per portare a casa il punto, perchè nessuno gli e l’ha mai insegnato o perchè proprio non ci riesce lei?
Secondo è assultamente tabù mettere in discussione l’allenatore perchè in questo caso è anche il padre o lo sarebbe a prescindere?
I tifosi della Errani non hanno mai messo in discussione Lozano, anche quando i risultati non arrivavano o arrivano, percè lei lo considera uno di famiglia e non ha nessuna intenzione di sostituirlo?
La versione che vuoi far passare è che chi sostiene uno sportivo deve fare professione di fede cieca e assoluta, ho prendere il pacchetto in toto o lasciare. Permettimi un “tifo” acritico di questo tipo mi sembra assolutamente improponibile, sarebbe “nocivo” per lo stesso sportivo avere tutti e solo fan di questo tipo.

… “o prendere” .. ovviamente

“il fatto che lei non voglia cambiare non vuole dire che Sergio sia il migliore in assoluto”

No, esatto. Ma vuol dire che sia il migliore PER LEI. E visto che in campo ci va LEI e nessuno può obbligarla a farlo con un allenatore diverso… non mi sembra così difficile da capire, no?

“I tifosi della Errani non hanno mai messo in discussione Lozano, anche quando i risultati non arrivavano o arrivano, percè lei lo considera uno di famiglia e non ha nessuna intenzione di sostituirlo?”

Ma certo che l’hanno messo in discussione. Risultato? Ora Sara è allenata da… ops…

“Quindi la domanda è: Camila che non è in grado semplicemente di “appoggiare” una palla, quando sarebbe sufficiente per portare a casa il punto, perchè nessuno gli e l’ha mai insegnato o perchè proprio non ci riesce lei?”

Lei ha un suo temperamento e si porta dentro delle cose che esprime anche cercando di “distruggere” la pallina. La persona più pacifica del mondo in tribuna non farebbe in modo che Camila appoggiasse di là, fidati.

“La versione che vuoi far passare è che chi sostiene uno sportivo deve fare professione di fede cieca e assoluta, ho prendere il pacchetto in toto o lasciare. Permettimi un “tifo” acritico di questo tipo mi sembra assolutamente improponibile, sarebbe “nocivo” per lo stesso sportivo avere tutti e solo fan di questo tipo”

Solito, ripetitivo, noioso e inconcludente discorso sul fatto che io sarei un cieco e fedele pretoriano del giorgismo. A me non viene in tasca niente, non sono un azionista, uno sponsor, uno dello staff. Io non “tifo” neanche Camila, se proprio vogliamo. Io sono appassionato al suo gioco. Ed è tautologico: se mi ha appassionato questo tipo di gioco, perché dovrei criticarlo o volerlo cambiare? A me piace così. Punto. Ma tu e altri criticate pure, ci mancherebbe. Criticate tutti, anzi. Criticate tutto. Criticate la programmazione, l’allenatore, il gioco, i vestiti, le dichiarazioni, la non-comunicazione, lo schiaffo al volo. Liberissimi di farlo, chiaramente nel nome della libertà di parola.

Chiedo solo: ma invece di “criticare”, non varrebbe la pena a questo punto scegliersi una che non vi faccia “criticare” la programmazione, l’allenatore, il gioco, i vestiti, le dichiarazioni, la non-comunicazione, lo schiaffo al volo? Solo per godersi un po’ di più il gioco che è il tennis senza dover per forza “criticare”.

Oppure, meglio: criticate. Tutto. Per il bene di Camila, s’intende. E criticatela sempre, quando vince e quando perde. Vedrete che porterà sicuramente i risultati che sperate: back in difesa, ex giocatore allenatore, non più schiaffi al volo, piano B, ma anche C, D, E.

Se per migliore PER LEI intendi che Lei lo ritenga il migliore per se stessa posso concedertelo, io penso che si tratti anche di una forma di pigrizia sua. Vista dall’esterno, ovviamente, Camila mi sembra una persona molto chiusa, che fa fatica a correlarsi con nuove persone, e quindi un nuovo coach potrebbe essere molto destabilizzante per lei, questo non significa in assoluto che sia impossibile trovare una persona con cui riesca ad instaurare un buon legame e magari possa insegnarle o meglio farle capire l’utilità di aspetti del gioco diversi rispetto a quelli che è abituata a mettere in pratica.
Tutti i tennisti vogliono vincere e soprattutto le tenniste, che sono probabilmente molto più competitive dei loro colleghi maschi, quindi aggiungere qualcosa al proprio gioco che si rivelasse utile in tal senso magari farebbe ricredere anche lei, ovvio che costerebbe fatica e non sarebbe ne facile ne veloce da realizzare.
Tralasciando i punti successivi, per i quali mi sembra inutile tornare a discutere, ognuno probabilmente rimarrà della propria opinione, ti spiego perchè non scegliere un altro tennista da seguire come suggerisci.
In primo luogo non ci sono tennisti o sportivi in assoluto che non abbiano nessun punto migliorabile (fortunatamente), neanche Federer, altrimenti di fronte un automa perfetto ci sarebbe poco di cui discutere e poco interesse nel seguirlo. Djokovic, che credo sia tra i tennisti quello che più si avvicini alla perfezione, in realtà non mi sembra riscuota interesse o seguito in maniera proporzionata alla sua bravura.
Quindi perchè seguire Camila? E perchè fa tanto discutere? Perchè secondo me in lei si intravedono ( o forse meglio s’intravedevano) enormi potenzialità e margini di miglioramento. Parlo ovviamente per me, se dovvessi convincermi che Camila abbia già raggiunto il suo massimo dal punto di vista tennistico probabilmente smetterei di seguirla, o la vedrei solo saltuariamente. Certo che l’ultimo periodo può far intravedere questa possibilità.
Ora ti lascio, potrò vedere una tua eventuale risposta solo in tarda serata.

Discutevo ieri con alcuni di voi sulla programmazione su un gruppo privato. Questa persona sostiene che : il ranking conti in maniera relativa per una tennista, che tutti ricordano la Schiavone/Bartoli/Pennetta per aver vinto lo slam di turno e non quante settimane sono state nelle top 20 o top 10. Che il tennisti non prendono soldi in base alla posizione che raggiungono, ma in base alle partite vinte, sottintendendo che le giocatrici hanno come obiettivo vincere i tornei e non un determinato numerino nel ranking. Alludendo al fato che Camila punta al colpaccio e non alla stabilità.

Io però dopo aver visto ieri sera la Svitolina, numero 14 ( QUATTORDICI ) del mondo, giocare non posso che sostenere ancora una volta la mia tesi. L’ucraina è una giocatrice mediocre, modesta, senza nessun’arma, che gioca in maniera sistematica degli international in Asia/Sud America, Baku, Kuala Lumpur, Marrakesh…rastrellando ovunque può punti pesanti…che sicuramente non la faranno rimanere nella storia del tennis, ma che le permettono di avere un’ottima classifica, di esser sempre testa di serie, di poter vincere spesso e volentieri 2-3 partite a torneo, di avere continuità.

Io capisco che Camila punti al grosso colpo, ma i treni continuano a passare in continuazione….e prima o poi bisognerà salirne su qualcuno…sono 2 anni esatti che non va un risultato che conta in uno Slam/Mandatory. La Svitolina ha 21 anni…e nella sua mediocrità ha già un quarto di finale a livello slam.

Secondo me può essere un pelino più facile fare dei risultati se si ha una tds. E stiamo vedendo che mai come in quest’ultimo periodo, appena la classifica delle avversarie inizia ad alzarsi…Camila vince spesso e volentieri.

Non capisco che danno possa farle giocare e magari vincere qualche International sperduto in giro al mondo.

Sono più che d’accordo con te. La classifica e’ importante per essere tds nei tornei che contano e per giocare con meno tensione……..le vittorie portano sicurezza ……
A mio avviso se poi arriva in finale in un torneo può comunque saltare il successivo , magari riesce a giocare più partite.

Secondo me non è una questione di cercare il grosso colpo ma di amministrarsi come atleta i