Si ferma contro la Radwanska la corsa di Camila a Wimbledon



Si ferma contro la Radwanska la corsa di Camila a Wimbledon

Si ferma agli ottavi il torneo – comunque fantastico – di Camila Giorgi a Wimbledon. La tennista di Macerata ha ceduto 2-6, 3-6 alla numero 3 del mondo, la polacca Agnieszka Radwanska.

La Radwanska ha fatto valere la maggiore esperienza nel circuito maggiore, costringendo spesso Camila al palleggio e all’errore. Pesano sul risultato, dunque, i 30 errori non forzati di Camila (più 10 doppi falli). Camila ha messo a segno comunque 28 vincenti (11 quelli della Radwanska), a dimostrazione di come abbia tentato di prendere in mano lo scambio in ogni game. In particolare, nel primo set ha subito il break nel primo e nel quinto game (in entrambi ha avuto almeno una palla per chiudere il gioco), mentre non ha chiuso due break point sull’1-2 e sul 2-5. Nel secondo, avanti 2-1, Camila ha subito quattro game consecutivi, per poi riemergere con un break e perdere nuovamente il servizio nel game finale.

Da lunedì Camila scalerà una cinquantina di posizioni nel ranking, entrando per la prima volta in carriera nelle top 100.Tornerà in campo il 16 luglio per il torneo di Carlsbad, a San Diego.

Ecco il tabellino del match:

About the author

Matteo è di Milano, classe 1986, giornalista pubblicista. “Sportivoro”, segue professionalmente Camila dal 2011. Primo incontro dal vivo a Cuneo: sconfitta in 2 set dalla Lucic, non il migliore degli esordi per potersi considerare un portafortuna. Ha avuto modo di rifarsi col tempo… E-mail: Twitter: @veronesem

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Esatto, da questo momento parte la vera carriera nel circuito WTA. Questo perché giocare gli ITF non ha molto senso (danno pochi punti) e la classifica permette di giocare i tornei dello slam senza passare dalle qualificazioni. Attenzione che molte giocatrici sono rimaste invischiate per anni in questo tipo di competizioni senza riuscire ad emergere, ma sono fiducioso che Camila in breve tempo saprà mettersi in mostra come uno dei più interessanti prospetti del circuito e salirà nel ranking, speriamo fino a posizioni di assoluto vertice.

comunque Camila è n° 89 della classifica mondiale… penso che da questo momento parte la scalata .. go camila

comunque, per chi afferma che Camila ha un gioco monotono e tira solo bordate da fondo campo, invito a vedere questo estratto:
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=LTTtB-rDtrg
in un solo game, è andata per due volte a rete, mettendo a segno il punto.
certamente dovrebbe farlo piu’ spesso, ma non è proprio una componente naturale del suo modo di giocare.
comunque lo fa e spero impari a farlo con maggiore frequenza, visto che il risultato il punto lo conquista spesso.
detto questo, il tennis moderno è fatto di potenza e Camila ne ha da vendere.
dire che difficilmente possa arrivare tra le topten, mi sembra del tutto prematuro, come pareva prematuro solo due settimane fa che potesse diventare top 100.
questo per molti che scrivevano di lei, non certo per me che ci ho sempre creduto…

@Stefano
io concordo pienamente con quello che hai scritto da un punto di vista tennistico su Camila… ho letto molto volentieri i tuoi post che argomentavano in maniera piu’ esauriente quello che penso e che ho in parte scritto dopo la sconfitta contro la Radwanska.
Come ho detto precedentemente, anch’io temo che Camila possa diventare “solo” una buona giocatrice Top 100… una mina vagante che puo’ battere chiunque quando e’ in giornata ma che stenta a replicare con regolarita’ l’eccezionalita’ del tennis che ha nelle braccia e nelle gambe. Se cosi’ fosse sarebbe davvero un peccato considerate le potenzialita’… il problema e’ che se punta a insistere su un tennis che prevede un continuo sparare colpi micidiali su qualsiasi palla, il margine per migliorare diventa minimo e passa solo per il cercare di tenere in campo piu’ palle possibile… e come ho gia’ detto, mi sembra un obiettivo tutt’altro che facile da raggiungere.
Ma magari ce la fa!
Del resto fin’ora, nonostante tutto, la ragazza ha fatto solo progressi salendo sempre di piu’ in classifica, quindi…

Per tutti coloro che leggo qua e che mi rendo conto se ne intendono molto più di me (anche perchè io non me ne intendo…): IL FENOMENO CE L’ABBIAMO NOI!

Ho visto mezza partita con la Radwanska. Camila ha perso ma ha avuto le sue chance. Ha fatto tanti errori ma ha un’idea di gioco e la porta avanti con coraggio. L’ho vista contro la Petrova: non è vero che ha sempre sparato a tutta su ogni palla. Certo è che ogni suo colpo ha lo scopo di farle conquistare campo. Questo è il gioco di Camila che ha incantato tutti quelli che l’hanno vista, dal pubblico inglese a chi, come me, non la conosceva. Io spero tanto che lei riesca a portare avanti questa sua idea di tennis-spettacolo, magari riuscendo, come hanno detto molti, a controllare un po’ la foga in certi frangenti della partita. Ma non ricordo altre tenniste italiane così forti a 20 anni.
E quindi, anziché criticarla, preferisco dire che in certi momenti l’ho vista giocare un tennis straordinario, entusiasmante. E il mio sincero augurio è che riesca ad avere tutto il successo che si merita.

Intendevo più sciolta di viso, più rilassata, non che con lo spagnolo si metta a parlare veloce mentre con l’italiano no (anche perchè parlare piano e lentamente mi sembra faccia parte del suo carattere … difficile, molto difficile che dia risposte al fulmicotone …).

Certo di critiche gliene ho fatte parecchie, ma la verità è che non vorrei che anche Camila diventasse come molte altre sue colleghe che per un motivo o per l’altro sono rimaste sempre delle eterne promesse incompiute, senza mai arrivare a sfondare nel circuito come il loro talento avrebbe suggerito potessero fare.
Non è scontato che Camila diventi n°1 italiana, che diventi top 10 (o magari n°1), o che vinca gli slam …
Il difficile viene adesso, dove deve “mettere insieme i pezzi” e provare a concretizzare il lavoro di una vita.
Io spero tanto ci riesca al più presto … ma non è scontato, molti atleti sono rimasti per sempre in quel limbo che divide chi ha semplicemente tanto talento dai veri campioni (che oltre ad avere talento sanno anche come usarlo).
Per questo meglio tenere i piedi per terra e ragionare step by step.

Raga, avete visto il video di Camila a Wimbledon sulla vespa di Ubaldo Scanagatta?
http://www.youtube.com/watch?v=vHIeUK0n47g
Sono molto geloso di Ubaldo.

Secondo me quello che ha impressionato tutti a Wimbledon, compresi i commentatori stranieri, è il gran tennis di Camila, cioè la capacità di giocare come una campionessa e di fare colpi eccezionali. Per me che ho ammirato giocatori come Mc Enroe, Edberg, Agassi, Federer il gioco di Camila è bello sia tecnicamente che esteticamente. Non ho mai amato il tennis di Borg, Lendl, Nadal ecc., pur riconoscendo che sono straordinari campioni. Comunque sono sicuro che Camila non cambierà l’impostazione del suo gioco e il suo sarà sempre un tennis di prim’ordine. Poi verrà la regolarità, la tenuta mentale, la capacità di giocare bene i punti importanti ecc. Ovvio che tutto questo non verrà da sé ma occorrerà molto lavoro in allenamento e molte partite contro le migliori. Ma il tennis che abbiamo ammirato a Wimbledon rimarrà fortunatamente intatto, poiché il talento non si insegna e di quello Camila è straordinariamente dotata.

Stefano, dici che e’ piu’ sciolta? Mah… secondo me parla piu’ o meno nello stesso modo. Da quel che dice con suo padre parla in spagnolo mentre col resto della famiglia parla in italiano… ad ogni modo, sentendo come parlano mediamente gli spagnoli (per noi italiani la sensazione e’ che vadano a manetta) qui mi sembra che Camila, come al solito, parli un po’ in maniera stentata.

ma non è che con tutti ‘sti consigli la Cami si rompe dei fan italiani e diventa definitivamente argentina?…no perché…e dovresti fare questo e dovresti fare quello…e il papà allenatore forse non va bene…e l’italiano non è un granché…e dovrebbe tirare piano…e la prima e la seconda…si percepisce che sono tutti consigli amorevoli…però che pizza…io credo che non abbia bisogno di tutti questi consigli…ha un grande talento e ha già ottenuto grandi risultati…e ha una grande voglia di arrivare…troverà di certo la strada per farlo…l’importante è che si diverta e che ci faccia divertire…forza Cami.

Stefano io credo che una ragazza che conosce 4 lingue tra cui anche l’italiano…. anche se magari poco… beh posso dirti che per la nostra nazione non puo’ essere che un valore aggiunto…. imparera’ bene anche quello dalle tempo…. piu’ che altro se la FIT vorra’ interessarsi a lei lo faccia con criterio e non come portaimo avanti le cose noi al’italiana…. per il resto a me interessa sostanzialmente che sia un ottimo talento e la stoffa c’e’…. Occhio anche a Quinzi in campo maschile che ci dara’ tante soddisfazioni.

In questa intervista Camila sembra molto più sciolta:

Vuoi vedere che è l’italiano a frenarla un po’?

Ho visto al partita contro la Radwańska adesso. Beh si avra’ anche perso ma questa ragazza con un po’ di pazienza tennistica che arrivera’ anche con l’ esperienza secondo me avra’ un grande futuro. Ha un velocità nell’ esecuzione dei colpi impressionante. E’ cmq un gran talento a lei la scelta di mantenere piedi ben saldi a terra e lavorare sodo.

@ Giulio
Concordo su tutto quello che hai scritto.
Sì, la Bollettieri è forse la miglior scuola possibile per formare giocatori professionisti … ma con le donne ha sfornato prevalentemente robot pallettari, e non giocatrici di tennis
—-[ad eccezione forse della sola Kournikova, che nonostante sia diventata famosa per la bellezza e per non aver mai vinto niente, giocava un bel tennis d’attacco che oggi nemmeno gli uomini sanno più cosa vuol dire … poi, vabbè, ha preso la strada che ha preso, però secondo me aveva molto ma molto più talento di molte altre russe che l’hanno seguita]—-
ecco perchè ho scritto che non mi auguro che Camila finisca con l’imparare QUEL tennis.
Riguardo alla FIT mi auguro che tu abbia ragione, anche se non sarei affatto sorpreso se invece la federazione gestisse male la cosa (dal mio punto di vista meglio che Camila si organizzi da sola per “diventare grande”, se poi la federazione le darà una bella mano … meglio per lei, ma se io fossi il padre non farei soltanto affidamento su questo, conoscendo come “opera” la dirigenza e quali sono state le sue priorità in questi ultimi anni).

Ho appena fatto in tempo a vedere Serena-Vika: la differenza l’ha fatta (come con la Kvitova) il servizio.
Serena mi pare che abbia fatto qualcosa come 24 ace, che distribuiti su due set pesano un’enormità (in pratica è come partire dal 3-0 in entrambi i set).
Vika ha tenuto molto bene da fondo campo (soprattutto nel secondo set), ma al tiebreak non ha avuto chances: al primo errore, Serena ha chiuso il discorso con l’ace finale al centro … conclusione più ovvia penso non fosse possibile, dato che quando lei va in difficoltà oppure deve chiudere il game o il set gioca sempre una prima stampata sull’incrocio delle strisce al centro del campo, che nel 90% dei casi diventa anche un ace.
Camila se vuole primeggiare deve imparare a tirare fuori di più dal suo servizio, perchè con le ribattitrici che ci sono in giro oggi pensare di chiudere subito il punto senza farle giocare è forse più di ogni altro la cosa che può fare la differenza (e non a caso è così anche per gli uomini).
La forza non le manca di certo, ma deve imparare a sfruttare meglio la sua prima (visto quanta concentrazione e quanto tempo si prende Serena quando deve tirare la “bomba”?).
Di cose da migliorare ce ne sono parecchie direi, ma è consolante sapere che nonostante abbia così tante cose da migliorare sia già comunque così forte.
Secondo me se cominciasse a giocare anche il doppio con qualche sua collega più esperta potrebbe diventare un po’ più smaliziata … ed anche il singolare potrebbe trarne giovamento.
A pensarci bene, più che la FIT spero che sia qualche altra sua collega italiana a prenderla per mano e ad insegnarle qualcosa …

La Radwanska e` in finale. Giusti i meriti menzionati per Camila! Per quanto riguarda l’ultimo commento di Stefano, sono d’accordo con lui. Parlando dell’accademia Bollettieri vorrei fare solo un po’ di nominativi di alcuni alunni passati: Borg, Agassi, Sampras, Gilbert, Courier, Haas, Boris Becker, Enquvist, Mathieu, Rios tra gli uomini e Hingis, Hantuchova, Pierce, Zvonareva, Lisicki, Jankovic, Venus Williams, Serena Williams, Seles, Sharapova tra le donne. E se non erro la ns. Sara Errani fu alunna anche lei quando aveva 12 anni. Quindi un pedigree non da poco! Aggiungere il nome di Camila Giorgi a quasto elenco non puo` che non essere un onore per lei e per tutti noi. Non credo esista un’altra fonte di allenamento nel tennis che abbia generato tanti campioni di cui alcuni sono gia` nella International Hall of Fame, ed altri che stanno ancora giocando ne entreranno a far parte senza dubbio. Pero` a parte la storia, il mio razionale era lo “svezzamento” da papa` Sergio. Allo stesso tempo si e` vero, i Bollettierani sono un po’ “pallonari” dal fondo con poche idee a rete. Io non propongo che lo stile “Ballottieri” (notare l’errore grammaticale di proposito) sia la soluzione finale per Camila. Spero solo che dei cambiamenti arrivino presto per lei. Stefano parla di interazione con le altre prime giocatrici italiane, ecc. Fino a pochi giorni fa ne` le giocatrici italiane, ne la F.I.T. e ne i Brazzutti della situazione sapevano chi Camila fosse. Ora si e` fatta un nome ed un’immagine. Penso proprio che per interessi finanziari e di prestigio, la F.I.T. avra` piu` contatti con Camila da adesso in avanti e si presenteranno occasioni per poter prepararsi insieme e sfruttare l’esperienza accumulata presso cosi tante fortune e obiettivi raggiunti in Fed Cup. Una cosa che negativamente influenzera` la vita di Camila sara` lo sballottamento (scusate l’ironia) di spostamenti internazionali. Dopo essere stata sradicata dall’Italia, poi Francia, Spagna, ed ora USA…ritornare in Italia per allenarsi sarebbe un handicap, ma gestibile. L’unica cosa che mi preoccuperebbe e` il fatto che in Italia la terra battuta e` regina. Mentre per Camila e` la superfice peggiore. Forse potrebbe insegnarle qualcosa di nuovo, ma credo che la forza di Camila sia quella di progredire su superfici veloci dove si trova a suo agio, e attraverso insegnamento curato, darle quella sicurezza mentale e quella capacita` di adattamento a situazioni diverse, che oggi non esistono nel gioco di Camila. Quando arrivano quei momenti di molteplici doppi falli o di risposte al servizio fuori di 6 metri, e` chiaro che bisogna intervenire sulle capacita` mentali e contollare le emozioni. Da quel poco che ho visto di persona, in quei momenti di panico (peraltro ben coperti da una faccia ed uno sguardo quasi impenetrabili) si vede Camila cercare quasi disperatamente un po’ per paura e un po’ per senso di colpa il contatto a quattr’occhi con il padre, che le sussurra costantemente “tranquila…mas calma” si perche` tra loro non si parlano in Italiano, ma in Spagnolo, in caso non ne foste al corrente. Infatti l’Italiano di Camila e` molto elementare, ed anche qui, in un ambito di miglioramento come tennista, un po’ di dizione d’Italiano e nozioni di public relations diventano ora quasi un obbligo. Quindi, a parte la progressione del tennis stesso, la continuazione della preparazione atletica, per Camila si presentano ora dei passi da gigante da afftrontare a livello sociale e personale: Nuovi allenatori, nuovi luoghi di lunga permanenza, contatti con stampa, ecc. Nuove lezioni di vita che ti distaccano dal tuo piccolo e confortevole nido familiare. Spero che Camila voglia sfidare tali ostacoli. Ripeto, le basi ed il potenziale ci sono. Aver distrutto la Pennetta e la Petrova (con gioco d’azzardo o no) sono biglietti da visita da non buttar via!

Se oggi l’Azarenka perde da Serena e sabato Serena perde dalla Radwanska, Agnieszka diventa la nuova n°1 al mondo.
Ma, per me, questo non rivaluta la prestazione di Camila: in realtà non fa altro che far crescere il rammarico di una bella occasione persa (anche se, con il tennis di oggi, certamente se ne presenteranno molte altre nel prossimo futuro).

P.S.
Io fino a poche ore fa pensavo che il match lo vincesse la Kerber (anche se l’altro giorno con Sabine aveva già dato ampia prova di quanto la sua tenuta mentale fosse pessima nei momenti importanti), poi quando ho letto che Scanagatta la dava per favorita …
allora ho pensato: vince la polacca.
Ed infatti così è stato.
Se ora dovesse vincere pure Vika (anche se abbastanza improbabile direi), diventerebbe uno dei tornei di Wimbledon più assurdi di tutti i tempi.

Radwanska in finale: battuta la Kerber 6-3 6-4. La tedesca, fenomenale quest’anno, ha vinto solo 2 giochi più di Camila. Ciò aumenta ancora di più i meriti di Camila che ha giocato un torneo fantastico a Wimbledon.

Molto interessante quanto scritto da Giulio.
Condivido in pieno l’analisi del gioco di Camila e la necessità di cambiare qualcosa, ma DISSENTO completamente circa l’idea Bollettieri.
Nick Bollettieri è, secondo me sia ben chiaro, il responsabile principale di quello schifo di tennis che è diventato il circuito femminile.
Ha cominciato con la Seles, poi con la Sharapova e con tutte quelle giovani dell’est che hanno iniziato da lui … tutte pallettare da fondo campo che non sanno nemmeno il significato della parola volée.
Indubbiamente il tennis della sua scuola ha innalzato il livello generale del tennis giocato creando delle atlete capaci di spingere su tutte le palle per due ore di fila (cosa che Evert, Navratilova e Graf non sarebbero mai state capaci di fare).
Ma a livello tecnico è stata quasi la morte del tennis.
Nessuna variazione, nessun “piano B” (qualcuno di voi ricorda l’intervista in cui Masha ha detto di non aver un piano B come la nostra Schiavone?), quasi totale assenza di palle corte o di volée …
Insomma: degli automi con racchetta.
Camila, per fortuna e per grazia del cielo, non è così: spinge sì molto forte da fondo campo, ma l’idea è sempre quella di avanzare, di venire avanti, di portarsi in una buona posizione per chiudere con uno schiaffo al volo (alla Agassi) o con una volée (che invece Andrè non ha mai saputo fare o non ha mai voluto imparare … non a caso ha “studiato” pure lui da Bollettieri).
La Giorgi non è noiosa come molte altre sue colleghe pallettare: è vero, di pallonetti o smorzate ne gioca uno ogni 20-30 match, ma non è né ripetitiva né schematica nella sequenza di colpi che utilizza (forse perchè gioca di puro istinto e non con un piano ben preciso come fanno le altre? Forse perchè può tirare il vincente sia di dritto che di rovescio perciò non si cura di spostarsi da un lato preciso del campo per dare libero sfogo al suo colpo migliore?).
Fatto sta che se devo scegliere tra una Cami che continua a giocare così follemente, oppure vederla “bollettierizzata” da n°1 al mondo …
beh, preferisco vedere la prima.
Secondo me dovrebbe cominciare ad allenarsi con le più forti, dovrebbe iniziare a frequentare gente come Flavia, Francesca, Saretta, Roby Vinci … magari allenandosi anche con la Kvitova, l’Azarenka, la Lisicki …
Magari così capirebbe che giocare spingendo a tutta non sempre è la cosa giusta da fare, perchè ci sono anche altre giocatrici oltre a lei che si trovano meravigliosamente quando possono appoggiarsi a palle veloci ed angolate spingendo a loro volta ancora di più.
Camila ha il grosso vantaggio (rispetto alle sue colleghe dai 180 cm in su) di essere molto più agile e veloce: dovrebbe sfruttare meglio questa dote per migliorare ancora in difesa e fare giocate più imprevedibili … vista la fisicità penso ne sarebbe portata, anche a fare diversi di quegli scontri sotto rete (“alla baionetta” come li chiamo io) che a me piacciono tanto.
Io non dico che dovrebbe allontanarsi dal padre … dico soltanto che è giunto il momento di trovare un mentore diverso che possa ispirarla ed indirizzarla verso un tennis diverso, meno rischioso e folle di quanto non l’abbia indirizzata il padre, ma più vario e ragionato.
In questo momento, l’unico errore che Camila non deve fare è pensare che ha perso con la Radwanska soltanto perchè era in giornata no ed ha fatto troppi errori.
Se pensa che il motivo sia solamente questo, allora è meglio che cambi sport …
oppure che “esoneri” il padre.

Anch’io ho letto la biografia del grande Andre Agassi e sono d’accordo con l’affermazione di Brad Gilbert, comunque poi hanno cominciato a lavorare insieme e solo il lavoro paga. A me è sembrato che Camila abbia molta voglia di lavorare e di migliorare sempre, perciò penso che ci farà divertire molto presto. Anzi adesso che ci penso credo che possa entro breve vincere il suo primo titolo WTA, ovviamente non penso a un premier ma a qualche international. Giocatrici più giovani di lei come la Babos ci sono già riuscite per cui forza Camila!

Condivido in pieno con Cataflic!

Ho rivisto il match contro la Radwanska è devo dire che non è vero che Camila ha sempre sparato i colpi alla prima occasione. Ci sono stati anche scambi prolungati di 18-20 colpi. Mi è sembrato piuttosto un match tra due ottime giocatrici, una più esperta e solida, l’altra più potente e talentuosa. Non si vedeva affatto la differenza di oltre cento posizioni in classifica. Ora come ora è più forte la Radwanska, che ha innalzato il suo livello di gioco nei momenti chiave del match, ma questo è comprensibile dato il divario di esperienza tra le due giocatrici. Sulla necessità di un allenatore non mi pronuncio, non sapendo che tipo di lavoro sta facendo Camila, ma a Wimbledon mi è sembrata una giocatrice vera. Non vedo perché non debba continuare così anche nei prossimi tornei. Poi la giornata storta ci può stare sempre, anche la Sharapova una volta ha perso 6-0 6-0 in una semifinale e in finale agli Australian Open ha perso 6-3 6-0, ma non vuol dire che il suo tennis non sia buono. Io penso che il tennis di Camila sia valido ed efficace anche se un po’ rischioso, ma lo preferisco mille volte a quello delle regolariste e pallettare da fondo, italiane e non.

Le ci vorrebbe un Brad Gilbert che le dicesse, come disse ad Agassi la prima volta che si videro: non devi essere perfetto quando giochi, devi essere solo un po’ meglio di quello che c’è dall’altra parte.

Credo che Camila abbia tutte le potenzialità per riuscire a scalare ancora la classifica e raggiungere le posizioni di vertice, deve solo migliorare la sua tattica in campo, porre in essere delle strategie di gioco più efficaci. Penso necessiti di una guida tecnica che l’aiuti a modificare quello che ancora non va nel suo gioco. Il tennis non è solo istinto, è una complicata vicenda sportiva dove occorre studiare e trovare le mosse giuste per contrastare l’avversario di turno, non si può certo giocare allo stesso modo contro tutti. Mi verrebbe da pensare, come esempio, alla nostra giocatrice Francesca Schiavone che unisce mirabilmente classe e tattica per ottenere i suoi eccezionali risultati. Camila è, comunque, entusiasmante, seguire un suo incontro è fonte di continue emozioni, sarà anche una “testona” cha fa sempre quello che vuole lei, però: c’è un’aura di bellezza e classe in lei che non può non affascinare. Auguri Camila!

Ho notato commenti molto interessanti su Camila, sia di elogio che di critica. Io vivo in Florida ed ho avuto l’occasione di vedere Camila giocare ed allenarsi di persona. Sia papa` Sergio che Camila sono convinti che la preparazione piu` valida sia il gioco a mitragliatrice. Devo ammettere che da questo punto di vista il fisico della giovane atleta e` fenomenale e la costituzione muscolare le permettono di sparare fucilate che molti tennisti (sia uomini che donne) anche a livelli alti non se lo possono permettere. Quindi un po’ per motivi genetici ed un po’ per via degli allenamenti stessi, la Camila ha sviluppato delle qualita` atletiche abbastanza uniche. Ora, la domanda da porsi e` la seguente: Basta sparare a mitragila per poter vincre ad alti livelli? La ovvia risposta e` no! Ed anche in tornei meno importanti e su superfici piu` lente come la terra, l’attuale strategia di Camila non funziona. Ho letto piu` di un commento circa la necessita` di abbandonare il padre a livello di coach ed affidarsi ad un allenatore piu` duro, esperto e neutrale. Condivido. Comunque da quello che ho visto, Camila ha gia` ricevuto istruzioni da altri importanti allenatori a parte il papa`. Secondo me Camila e` come un computer che deve essere riprogrammato circa la strategia di gioco e la gestione della pressione psicologica. Con le qualita` atletiche che ha, ne varrebbe la pena. Dato che Camila non ha ancora 21 anni e che vive in zona Miami, perche` non si affida alle cure del buon Nick Bollettieri? La sua accademia e` solo a 2 ore e mezzo di macchina da Miami. Anche se l’accademia sarebbe piu` adatta a tennisti(e) di piu` giovane eta`, credo che la filosofia Bollettieri sia una medicina buona per la Camila, ed un passo verso lo svezzamento dal padre. Forse qualcuno che conosce Camila meglio di me, o che e` al corrente della sua situazione familiare potrebbe commentare su questa mia idea. E se l’accademia di Bollettieri non fosse una soluzione fattibile, non credo che una tennista con promesse come Camila a 20 anni puo` permettersi di richiedere solo il padre come coach perche` si fida solo di lui. Wimbledon 2012 ha dimostrato le potenzialita` di una bella e giovane ragazza. Ora se Camila non cambia la mentalita` di allenamento e l’approccio tattico agli incontri, non ci saranno mai miglioramenti. Chi scrive che le cose miglioreranno automaticamente con la maturita`….sono balle. Se non c’e` l’insegnamento, nel tennis la maturita` non arriva. Deve essere inclulcata da gente che l’esperienza l’ha fatta prima di lei, e che e` in grado di mettersi nei panni di Camila e guidarla a progredire. Mi auguro che riesca nel suo obiettivo di miglioramento “sensato”. Altrimenti fa venir rabbia vedere una giocatrice di tale talento che spara a mitraglia e che si suicida come ha fatto con la Radwanska l’altro giorno, ma come ha fatto identicamente e metodicamente con molte altre giocatrici molto piu` scarse di lei nei tornei locali qui in Florida ed in USA in generale.

Fiero di tifare Camila… da tempo!

@ Andrea
Andrea, so perfettamente cosa ha detto Camila a proposito della sua nazionalità.
Ma il punto non è questo, ma il fatto che sarebbe stato molto bello (ed era questo il senso del mio discorso se rileggi bene) se lei l’avesse scritto direttamente da qualche parte (social network, forum, qui sul sito …) invece che sentirlo perchè qualche giornalista glielo ha chiesto.
Se anche Cami facesse (ma questo è più un desiderio che altro) come altre giocatrici del circuito che quando hanno qualcosa da comunicare ai fans o comunque a tutti quelli interessati lo scrivono da qualche parte sul web senza aspettare che qualche giornalista glielo venga a chiedere (anche per evitare fraintendimenti … che con i giornalisti di oggi sono quasi sicuri direi).
Sulle offese “sparate” da qualcuno in tempi passati a Camila la penso come te: criticare è una cosa, insultare lei e la sua famiglia è un’altra.
Ed è infatti per questo che anche alla luce di ciò che era successo il gesto è stato doppiamente stupido.

@Stefano
Camila ha rilasciato diverse interviste in cui ha esplicitamente dichiarato di sentirsi italiana e di voler giocare per l’Italia.
Il padre ha anch’egli affermato piu’ volte la stessa cosa quindi direi che questo e’ un argomento ormai archiviabile.

Vorrei anche puntualizzare una cosa riguardo al lutto e le critiche: e’ vero che nessuno di noi conosceva il dramma che ha impedito a Camila di giocare con regolarita’ pero’ qui e non solo sono volate critiche che sfociavano in insulti nei confronti di Camila e della sua famiglia assolutamente inaccettabili. Io ho sempre detto: finche’ non si conoscono con precisione le situazioni, in mancanza di dati certi sarebbe bene sospendere il giudizio e non avventurarsi in sproloqui che partono dal presupposto che Camila e la sua famiglia sono degli stupidi e che la ricetta per il successo di Camila ce l’abbiamo noi che stiamo dietro un monitor. Io questo non l’ho mai accettato… e’ un atteggiamento davvero insopportabile e poco importa che sapessimo o meno dei loro problemi famigliari… ci vuole rispetto e anche un po’ di fiducia nel prossimo.

Camila è la prima alternates per le qualificazioni,quindi certamente riuscirà ad entrare.

Ciao Dago, per cortesia potresti indicarmi dove vedi l’entry list di stanford?
Grazie!

Per chi voglia vedere l’intero match con la Radwanska vada qui:
http://www.youtube.com/watch?v=Qn2O76djkXE&feature=youtu.be

Quel primo set è stato un vero peccato:molte chances ed un po’ di sfortuna.

Cami risulta iscritta alle qualificazioni di Stanford, che iniziano sabato 9 luglio.Strano, perchè ha dichiarato di ritornare a Miami per ritornare sui campi poi a San Diego.Vedremo se le giocherà,oppure,come penso, si ritiri all’ultimo momento.

Dunque, per entrare nelle top 50 ci vogliono più di 1200 punti, adesso Camila ne ha 729, quindi per avere quella classifica dovrebbe guadagnare circa 500 punti da qui a fine anno. Non è proprio facile ma certamente Camila può farcela. Ma comunque finire l’anno entro la 60-70 posizione non sarebbe affatto male, per poi programmare nel 2013 la scalata ai vertici del ranking WTA.

comunque ragazzi, fa piacere che continuate ad analizzare il match ( che io non ho potuto seguire causa orario di lavoro), con una punta di rimpianto…
pero’ non dimentichiamo, che se torniamo indietro di una settimana, pochi avrebbero scommesso che sarebbe riuscita ad attivare agli ottavi…
forse solo qualche pazzo…
personalmente, visto il derby iniziale, nonostante seguo camila da almeno due anni, che spero sempre in una sua esplosione stellare…
non avrei detto che si sarebbe sbarazzata di Flavia con una certa facilita’…
a quel punto, il secondo turno era alla sua portata, ma il terzo contro una Nadia ritrovata, sarebbe stato gia’ difficile da pronosticare in suo favore…
aggiungiamoci che contro la Radwanska, spesso ci lasciano la pelle di brutto anche tenniste molto quotate, come la Errani che racimola a Madrid un solo game e anche sulla sua superficie preferita….
insomma: Camila per noi non deve lasciare alcun rimpianto in questo slam. è andata ben oltre l’ umana immaginazione.
a questo punto, da qui a fine anno, i punti da difendere non sono poi tanti ed ho la certezza matematica di vederla top 50, prima della fine del 2012.
che dire: era una speranza… ora è realta’.

cmq Camila durante wimbledon si è iscritta a twitter

a Stanford non è iscritta, vero?

@ Pippo
Meglio ancora del ritrovo sarebbe sapere che Camila ci legge e che tiene in considerazione le nostre critiche (anche non accettandole se le reputa ingiuste).
Io non amo i social network …
ma se “la nostra beniamina” ogni tanto ci deliziasse di una riga (tipo: io sono, mi sento e rimarrò sempre italiana, e non mi vedrete mai giocare con una scritta diversa da ITA) ne sarei più che felice.
Se avessimo saputo prima del suo lutto familiare, ad esempio, quante critiche ingiuste ci saremmo risparmiati in quel periodo?
Lei lo sapeva, ma noi no …
Ecco, questo tipo di interventi secondo me sarebbe più utile di tutte quelle migliaia di cavolate che si trovano comunemente scritte su Twitter o Facebook (tanto per fare un esempio di tipica idiozzia da social network …
http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/03/738523-mamma_murray_poco_portata_lingue.shtml ).
Dopo aver appena visto la FOLLIA dell’incontro Lisicki-Kerber (e pensare che ieri avevano giocato entrambe benissimo con Maria e Kim), penso che la nostra Cami sia stata proprio sfortunata a beccare la polacca.
Kvitov

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