Parla Sergio: l’infortunio, la FIT, la nazionalità, i programmi, le aspettative



Parla Sergio: l’infortunio, la FIT, la nazionalità, i programmi, le aspettative

Aggiornamento del 30/5 – Aggiornamenti da Sergio e Camila: ieri giornata “libera”, oggi ancora al lavoro con il fisioterapista e visita di controllo alla spalla dal medico parigino. Domani fisioterapia, palestra, allenamento fisico e poi in campo sull’erba sintetica per iniziare il passaggio dalla terra all’erba. Partenza per l’Inghilterra prevista martedì o mercoledì. A Birmingham entrerà nel tabellone principale, considerando che a Eastbourne dovrà partire dalle quali, molto dipenderà da come andrà il primo torneo: dovesse passare un paio di turni, giocoforza, potrebbe saltare Eastbourne.

Poi c’è Wimbledon. Comunque vada, a seguire ci sarà il cemento americano che l’anno scorso non ha regalato purtroppo grandi soddisfazioni (e quindi, lato positivo, pochi punti da difendere). Camila è dispiaciuta di aver di fatto perso 6/7 tornei per l’infortunio: al meglio della forma certi risultati sarebbero potuti con buona probabilità essere diversi e oggi la classifica e il morale sarebbero diversi. E’ andata così, ci sono partite da vincere per rientrare in forma e in fiducia. Un abbraccio e un saluto ai tifosi, i commenti fanno piacere, le critiche sono costruttive e aiutano a crescere.

Alessandro Nizegorodcew di spaziotennis.com ha seguito il match perso da Camila al Roland Garros contro Shuai Peng, condividendo con noi le sue impressioni, e ha intervistato Sergio alla vigilia del match. Ecco alcuni passaggi salienti dell’intervista, che potete trovare in versione completa a questo indirizzo.

“Camila ha iniziato ad avere problemi alla spalla, si tratta precisamente di borsite, nel mese di novembre (…) Ma camila semplicemente, pur di giocare gli Australian Open, ha finto di non avere dolore ed è andata come è andata”

“Non vuole farsi conoscere dai giornalisti. Camila vorrebbe che nessuno sapesse nulla di lei”

“Giocare o non giocare la Fed Cup non c’entra nulla con la nazionalità di una giocatrice (…) Camila non gioca la Fed Cup perché ci sono interessi politici che non voglio seguire (…) Non ho nulla contro la FIT ma non condivido le loro scelte e soprattutto le loro proposte nei nostri confronti (…) Ho ricevuto offerte da altre federazioni ma ho sempre rifiutato”

“Credo che tra un anno esatto potremmo vedere Camila nelle top-30”

“Andremo sicuramente via dagli Stati Uniti (…) Magari in Italia, magari a Roma, perché no? Dobbiamo trovare una soluzione europea che possa andar bene sia per il calcio di Amadeus che per il tennis di Camila. Ci piacerebbe molto tornare in Italia…”
L’INTERVISTA COMPLETA

About the author

Matteo è di Milano, classe 1986, giornalista pubblicista. “Sportivoro”, segue professionalmente Camila dal 2011. Primo incontro dal vivo a Cuneo: sconfitta in 2 set dalla Lucic, non il migliore degli esordi per potersi considerare un portafortuna. Ci sarà tempo e modo di rifarsi… E-mail: Twitter: @veronesem

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248 Comments. Leave your Comment right now:

cercasi nuovo allenatore che segua camilla giorgi più staff all’altezza altrimenti lasciare il gioco del tennis e dedicarsi alle passerelle….e sarebbe proprio un peccato

t.o. una buona disamina che concordo solo in parte.
Tommaso e TEUS avete la memoria un po’ troppo selettiva e, Tommaso, non mi aspettavo arrivassi a travisare così… ma vabbè.

Oggi c’è almeno stata una partita di tennis, Tommaso. Altro fatto da non trascurare.

Insomma… con buona pace di quelli che “perdere 6/0 6/1 o perdere 6/2 6/3 è uguale” (a questo punto, aggiungerei, anche perdere 7/6 6/7 7/6 è uguale, alla fine hai perso…) io oggi se fossi un tifoso di maria sarei orgoglioso di come ha combattuto ad esempio sui primi game dei set e di alcuni splendidi colpi giocati. Poi, di là, c’era l’imbattibile e amen!

@entropia . sono contento che i miei ragionamenti siano considerati utili. Tra l’altro, tu non saprai mai quanto mi è familiare il “nome” che tu hai scelto come Alias……
Rispetto a tutto il discorso che da più giorni sta tenendo banco.
Le mie considerazioni. Un conto è Sara Errani che oggi è al numero 5. Un conto è la 5° posizione del Ranking.
Ai tempi di Arantxa Sanchez Sara sarebbe stata una N°5. Nella scala dei valori di quel periodo il “sistema” Sara/suo tipo di gioco si sarebbe posto ai vertici della scala dei valori mondiale. Il tipo di gioco era dominante e Sara ne era uno dei migliori interpreti.
Oggi il gioco dominante è un’altro. Il gioco di Sara si contrappone a questo tipo di gioco. Quando il tipo di gioco dominante non si esprime ai sui massimi livelli il tipo di gioco di Sara può contrastarlo agevolmente. Quando il tipo di gioco dominante si esprime a livelli buoni/ottimi/eccezionali il tipo di gioco di Sara “Soccombe” in modo direttamente proporzionale alla qualità del gioco dominante.
Conseguentemente dire: il gioco di Sara è un gioco vincente perciò se Camila prendesse esempio da lei scalerebbe le classifiche è (dal mio punto di vista) una castroneria.
Dire: il gioco di Sara è un gioco vincente perciò Sara potrà sperare di scalare ancora la Classifica non è una Castroneria ma è un evento oggettivamente poco realistico. Il gioco di Sara, ma interpretato da Rad grande può scalare ancora le classifiche: questo è un po più realistico ma ugualmente improbabile. Il Binomio Sara/Gioco di Sara è talmente dipendente da ciò che accade di la della rete da poter essere considerato un “effetto collaterale”.
E’ un po come la favola della tartaruga e della lepre. Se la lepre non mantiene una media alta arriva dopo la tartaruga che andrà più piano ma non si ferma mai. Ma è sempre la lepre che decide l’esito dell’incontro.
Perciò nessuno ce l’ha con Sara. Qualcuno reagisce al fatto che alcuni dicono che la via “Sara” è il modello da seguire. La quinta posizione è frutto di una serie di coincidenze difficilmente replicabili. Tecnica, Braccio, Colpi, Testa, Concentrazione, Sensibilità, Grinta, Determinazione. Tutte queste doti si concentrano più facilmente in chi ha dovuto costruire la sua carriera, colpo su colpo, dettaglio su dettaglio. Pensate che una Capriati, o una Giorgi (per paragonare due tipi simili ma con storie e risultati ad ora diversi) abbiano mai sentito il bisogno di analizzare un colpo? Gli viene talmente d’istinto che non sanno nemmeno cosa stanno facendo. Abbiano sentito il bisogno di mettere a punto colpi di difesa? Sanno che se mettono dentro i loro colpi di attacco non hanno bisogno di colpi di difesa. Se una come Sara dice: Non voglio modificare il mio servizio per evitare il rischio di perdere tocco sulla palla. Cosa vorrà dire. Ad un certo livello (e qui siamo ai massimi livelli mondiali) ogni variazione porta necessariamente a degli effetti collaterali. Servire più piano la seconda (o servirla più in sicurezza) eliminerebbe un po di DF. Ma siamo sicuri che l’effetto collaterale di subire risposte più aggressive non vanifichi il beneficio dei diminuiti DF? Maria dice: preferisco un DF ad una risposta vincente della mia avversaria. Ma pensate davvero che lo saff di Maria non abbia calcolato Rendita/Perdita di ogni anche minimo cambio di approccio (su un colpo, su una tecnica, su una strategia…..)?. Io Credo che lo valutino continuamente. Vikka a vinto il secondo perchè ha alzato di 10mph tutti i suoi servizi (1° o 2° che fossero). Maria ha chiuso con servizi a 180/185 kmh (112/115 mph). Aveva cominciato 10 mph più piano. Loro (Serena, Maria, Vikka) sanno quali sono i loro limiti (in sicurezza) e quali sono i loro limiti massimi. Nell’approccio alla partita decidono che media/pressione/velocità impostare. Se basta a vincere agevolmente la mantengono. Serena non va a cercare la palla delle 120mph se non serve. Perchè servire a quelle velocità costa fatica. Non si può fare per una partita intera. Contro Camila Serena è stata costretta in corsa (il 4°game del 1° set) ad aumentare la velocità di crociera perchè quella impostata inizialmente non era sufficiente a garantire un match tranquillo (7 palle break subite nei primi 5 giochi le sono sembrati troppi). A volte il cambio di ritmo in corsa non riesce. Serena preferisce mollare un set se il set si mette troppo male. Non rischia di sprecare energie per andare a perdere magari 7-6 al T.Break. Molla il set anche 6-2 e poi ti schianta nel set successivo. Indurain non rintuzzava tutti gli scatti di Pantani. Non sprecava energie inutili nel “terreno” dell’avversario. Non faceva scatti. Aumentava la sua media di 3/5/7 kmh e lo riprendeva in pochi chilometri. Andava quasi sempre così.
A volte quell’aumento di media/velocità non bastava. o la variazione arrivava troppo tardi. E allora Pantani firmava le Imprese. Con Sara Serena non ha voluto rischiare. Sara ha dimostrato che se non la affronti al massimo rischi di non rientrare più in partita. Neanche se ti chiami Serena Williams. E Serena è partita al 95% . Il risultato si è visto.
Il divario a quei livelli è abissale. Non credo che questo sia un insulto a Sara o al suo gioco. Quando Serena nel doppio di AO si è vista fare da Camila Ace di seconda palla ha capito che lei con i piedi 2 metri dentro al campo non ci poteva stare. Neanche Serena sa (come Camila) se la prossima 2° farà o no DF. Perciò le aspetta tutte 2 metri fuori la riga di fondo. In questo senso anche i DF (per quanto non auspicati) hanno il loro collaterale positivo. Sapendo che Sara anche volendo non tira neanche la prima sopra le 80mph le aspetta tutte 2 metri dentro. I risultati si sono visti. Sara non fa DF. Nonostante questo ha fatto in tutto 3 punti………

cristian, Errani merita la posizione che ha (la costanza di rendimento nel tennis è una grande qualità) e, proprio perché è una top 5, si fanno considerazioni su di lei da top 5. Non so se rendo l’idea… Rimane in ogni caso una top 5 che non ha mai vinto un torneo importante. Questo non è un dato da trascurare e non è affatto positivo.
Detto ciò chiudo la parentesi Errani anche perché sta tornando a giocare Camila (che è tutta un’altra cosa ).

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