Camila, arrivederci al 2013. Partendo da Brisbane…



Camila, arrivederci al 2013. Partendo da Brisbane…

Si chiude la stagione 2012 di Camila, una stagione che ha visto come punto più alto l’exploit di Wimbledon e che chiuderà verosimilmente attorno alla posizione 76 del ranking, partendo dalla 149 a inizio anno.

I programmi invernali ce li racconta Sergio: “Per due settimane Camila non toccherà la racchetta. E’ stato un anno di cambiamenti, ora è giusto che si riposi, che esca con le amiche, che stacchi un po’. Poi riprenderemo gli allenamenti, abbiamo alcune cose su cui lavorare perché il 2013 e il 2014 devono essere anni di grande crescita, a partire dal ranking. Attorno a Natale voleremo in Australia per il torneo di Brisbane, dove penso che dovrà fare le quali. E’ un peccato che in questi ultimi due tornei Camila non sia riuscita a guadagnare la posizione 70 del ranking, che probabilmente le avrebbe dato l’accesso diretto al main draw nel primo torneo dell’anno. Però è andata così, siamo comunque soddisfatti”.

Sul torneo di Phoenix, e la partita con la Sanchez persa al terzo nonostante l’infortunio alla spalla: “Era un match che poteva vincere. E’ partita forte, poi nel secondo ha mollato dopo il primo break ma nel terzo set, per come si era messo, avrebbe potuto e forse dovuto vincere. Sono comunque contento, lei è una vera combattente, è scesa in campo con coraggio”.

Appuntamento sempre qui con le notizie riguardanti Camila dalla ripresa degli allenamenti all’avvicinamento alla stagione 2013.

About the author

Matteo è di Milano, classe 1986, giornalista pubblicista. “Sportivoro”, segue professionalmente Camila dal 2011. Primo incontro dal vivo a Cuneo: sconfitta in 2 set dalla Lucic, non il migliore degli esordi per potersi considerare un portafortuna. Ha avuto modo di rifarsi col tempo… E-mail: Twitter: @veronesem

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Prima di tutto mi unisco agli auguri e all’in bocca al lupo per la Kleybanova.

Detto ciò, io lo avevo già visto tempo fa il calendario del 2013, ma lo avevo totalmente rimosso.

Shenzhen sarà inserito nella stessa settimana di Brisbane e di Auckland, quindi da due tornei, avremo tre tornei la prima settimana della prossima stagione.

Quindi inevitabilmente la Last Acceptance di Brisbane sarà più alta rispetto agli anni passati ( c’è un torneo in più ) quindi credo che Camila riuscirà ad entrare direttamente in Tabellone. Fermo restando che se avesse fatto le qualificazioni la cosa non mi sarebbe dispiaciuta per nulla, anzi.

Certo, come sempre si vede grossa ambizione nei tornei e nella programamzione della Giorgi, visto che molto probabilmente faranno : Brisbane —> Sydney —-> Melbourne : quindi i tornei più grossi evitando gli International.

Camila migliora il proprio B.R. e giunge alla posizione n°75.Peccato, perchè bastava superare altri due turni per assicurarsi quantomeno il MD di Brisbane.

t.o., capisco e condivido la tua analisi “matematica” della faccenda, ma quello che io (e penso anche Giemme) stiamo dicendo è un’altra cosa.
Nessuno sta chiedendo a Cami di mettersi a servire più piano, di cercare di mettere più prime o di servire più piano la seconda per cercare di fare meno doppi falli.
Quello che io e Giemme stiamo dicendo è che c’è qualcosa di sbagliato nel movimento di preparazione al servizio della “bimba”: è troppo veloce!
Ma non il colpo in se’ (che va benissimo tirato a quella velocità), ma il movimento preparatorio, che è talmente svelto e sbrigativo che non le consente di calibrare accuratamente il colpo, di cercare l’angolo o di sorprendere l’avversaria.
Deve valutare meglio e con più calma la situazione che le si presenta di là dalla rete, e non mettersi a servire a testa ficca cercando la botta di pura potenza fisica … che così come la tira lei è spesso molto prevedibile e troppo poco angolata per dare fastidio alla sua avversaria.
Cami può servire tranquillamente a 185 km orari, ma mentre una volta questa velocità (in campo femminile) ti consentiva di fare quasi subito il punto, oggigiorno, con le racchette moderne e con le ribattitrici attuali, se non la tiri sulla striscia oppure dove l’avversaria meno se lo aspetta, rischi di vederti comunque la palla tornare indietro.
Non si chiede a Camila di servire più piano per far calare i doppi falli, ma di servire in maniera più consapevole e ragionata cercando di privilegiare di più l’angolo e facendo meno affidamento sulla potenza pura (e se riesce a mantenerla intatta pur riuscendo a variare con disinvoltura l’angolo non è certo una cosa da buttar via …).
Non importa quanto buona sia la sua percentuale di seconde palle portate a casa, se fa comunque pochi aces nonostante tutta quella velocità di palla, vuol dire che c’è qualcosa che non va e che si deve migliorare.
Serena fa quasi l’80% dei propri aces (vado a occhio, eh … non ho certo fatto una statistica a proposito) tirando delle sassate nei pressi dell’incrocio delle linee a centro campo.
Questa è una soluzione molto valida, perchè anche se a volte è prevedibile, se giocata forte e con sicurezza mette nell’impossibilità l’avversaria di rispondere forte ed angolato, obbligandola invece a giocare una sorta di rovescio in back o dritto “smorzato” quasi sempre alto e centrale mentre lei può comodamente avanzare e prepararsi per concludere il punto con lo smash o lo schiaffo al volo.
Non sono solamente gli aces ad essere importanti, ma anche come ci si prepara il colpo successivo.
Camila deve imparare a farlo, perchè altrimenti diventa troppo svantaggiata quando gioca contro le più forti.
Saltare così in alto, potrà anche consentirle di buttarla di là ad una maggiore velocità, ma se questo le fa poi perdere il controllo e la precisione sul colpo … rischia di essere più controproducente che altro.
Il tennis non è un esercizio fisico da ginnasta: di fronte hai un’avversaria, e devi pensare anche a come fregarla (facendola giocare male), e non soltanto a come devi fare per giocare bene tu …

è uscito il calendario della stagione 2013:

Qualche spostamento e qualche nuovo torneo, come Shenzhen a inizio anno in Cina.

Apprezzo molto le analisi tecniche di Stefano e di Giemme ma vorrei inserire una variabile. Stiamo attenti a non confondere la causa con l’effetto. 10, 20 , o 30 centimetri di elevazione in battuta non sono la causa dell’errore, sono l’effetto della scelta di servire ad una certa velocità. Se c’è errore c’è in questa fase. Nella scelta di come servire. Se scegliere di servire troppo forte porta un’aumento dei DF, la scelta di servire troppo piano porta ad un crollo dei punti vinti sulla seconda di servizio. Qual’è il male minore?
Abbiamo spesso detto che quando fa tanti DF vince e quando ne fa pochi perde. Dov’è il punto di equilibrio?
Affidiamoci ai numeri e alle famose tabelle di Madoka.
Quelle tabelle non dicono la percentuale di prima ma è facile dedurlo.
Camila fa 12 DF ogni 100 servizi. Visto che la percentuale di DF sulla seconda è 25% se ne deduce che le 2° palle siano 48. Perciò le 1° palle entrate sono 52.
La 1° di Camila perciò ha una percentuale di rischio del 48% . Su queste 52 che entrano però Camila ha una percentuale di punti vinti del 64%
Perciò su 100 servizi abbiamo 48 servizi rimandati alla 2° palla (perciò ancora ne vinto ne perso) .
33 punti vinti e 19 punti persi
Sulle 48 2° palle abbiamo 12 DF e ……pausa di riflessione. la tabella dice che la percentuale di punti sulla 2° è 44%, ma questo dato non sconta i doppi falli. Al netto dei DF Camila ha una percentuale di punti sulla 2° del 58% (terza al mondo a pari merito con Maria e Serena 60% Viki e NaLi 59% e Cami e Kvitova 58%)

Perciò il 58% dei 36 2°servizi al netto dei 12 DF. 21 punti fatti sulla 2°palla 15 persi e 12 DF.

Tra 1° e 2° palla 33+21=54 W e 46 L oltre 8 punti di scarto (con i decimali che ho arrotondato)

La conferma è che Camila vince il 59% dei suoi turni di servizio.

Proviamo a calcolare un’altra tattica di servizio.
Camila serve le 1° palle come fossero le seconde.
Visto che la percentuale di errore sulla seconda è 25% Camila servirà (se serve la 1° come la 2° ) 75 palle IN. Su queste 75 se mantenesse la stessa percentuale che ha ora sulle 2° palle farebbe 58% su 75 IN = 43
punti vinti e 32 punti persi. Sulle 25 palle che andranno alla 2°palla lasciando la stessa percentuale di errore del 25% avremo 6DF 11 punti fatti (19 x 58%) e 8 punti persi.
Totale 54 punti W e 46 punti L +8% dei punti a disposizione
Avremo avuto la soddisfazione di veder calare i DF ma il totale dei punti rimarrebbe tale. Se calcoliamo i decimali forse esce anche mezzo punto in meno….ma comunque poca roba.

Basandosi sui numeri la combinazione migliore sembrerebbe Tirare un 1° palla al 90/95% della sua attuale potenza, tanto da scendere dal 48 a circa il 32% degli errori. Perciò un servizio più pesante dell’attuale 2° che paga “solo” un 25% di errori. Se anche la percentuale di punti sulla 1° scendesse a 62% (dall’attuale 64%) e se le conseguenti 2°palle mantenessero il 25% di errore confermando il 58% di W al netto dei DF avremo.
68 x 62% = 42 punti sulla 1° e 32- 25%DF 8 = 24 24 x 58% = 14

56 punti vinti contro 44 persi = +12 dentro le prime 40 del Ranking.

E’ un po quello che fa Viktoria….la prima palla è solo un po’ più tirata della 2°palla.

Limare uno o due punti sulle percentuali di errore (molti sono falli di piede) esempio 30% sulla prima e 22% sulla seconda porterebbe i punti vinti su servizio a quel 60% che avvicinerebbe Camila all’eccellenza.

@ Giemme:
Ero sempre davanti allo stesso monitor …
Soltanto che, per esperienza, il modo migliore per non “bruciarsi” (o meglio stancarsi) quando si scrive su di un blog o un forum è quello di non accanirsi troppo ossessivamente per lunghi periodi: la dedizione è una cosa che ti costa tempo e fatica, ti sfianca, e poi è una cosa che si paga …
La chiave per durare più a lungo è quella di staccare ogni tanto, e di riaffacciarsi poi quando sopraggiungono nuovi ed interessanti stimoli.

Su Camila … immagini vecchie di due mesi o due giorni non fa molta differenza.
Se guardiamo come batteva già a 16 anni, io, personalmente, non la trovo molto cambiata: batteva già così, con tanta fretta e con una spinta di gambe “alla Blanka Vlašić” …
Speriamo soltanto che nel 2013 ritrovi ancora la stessa trans agonistica di quelle due settimane di Londra (e speriamo di non dover aspettare ancora l’erba . ).

Intanto devo dire che ultimamente sono stato piacevolmente sorpreso dalle due partite che ha fatto la Safarova in Fed Cup: non l’avevo mai vista giocare così, in pratica ha giocato da top 5 … poteva secondo me giocarsela pure con Vika e Masha in quella condizione.
Poi, certo, batterle è un altro discorso …
Ma se Lucie è riuscita a tornare a questi livelli dopo il periodaccio che ha appena passato, perchè non essere ottimisti anche su Camila, visto il potenziale atletico che ancora non ha avuto modo di sfruttare appieno?
Speriamo che una convocazione in Fed Cup possa farle fare quel salto (di testa, responsabilità, maturità …) che ancora deve compiere (e che tutti noi stiamo da tempo aspettando).

ciao a tutti.
ma Stefano… dov’ eri finito.

comunque va detto che la mia analisi è realizzata su video risalenti a Tokio.
quindi di quasi due mesi fa.
nel frattempo papa’ Sergio ha gia’ comunicato che stavano lavorando sul servizio.
quindi possiamo sperare che un auspicabile cambiamento in fase di battuta sia gia’ in atto…

purtroppo come sappiamo la situazione fisica di Camila ha influito negativamente sugli ultimi due Itf disputati e l’ assenza di immagini di questi due tornei non puo’ dare conferme sul lavoro in corso d’ opera.
pero’ i primi due turni di New Braunfels, hanno fatto vedere nel punteggio finale, una Camila molto tonica e facilmente vincente contro due avversarie di retrovia.
chissà… forse gia’ li qualcosa di nuovo bolliva gia’ in pentola…
ormai non resta che attendere la nuova stagione per vedere se nel frattempo ci saranno miglioramenti.

buonanotte a tutti.

Giuste considerazioni, GIEMME.
Personalmente ho l’impressione che Camila sia molto acerba (per questioni personali, di esperienza sul circuito o per qualsiasi altro motivo poco importa).
La cosa da un lato può risultare preoccupante ma dall’altro, con un lavoro mentale e tecnico ben fatto, penso ci siano buonissime probabilità di grandi miglioramenti in tempi neanche troppo lunghi.
Rimango tutt’ora convinto possa entrare nelle top ten. Qunado non lo so ma ci entrerà.
Ci volgio più variazioni nel suo gioco: battuta più “lavorata”, cambiamenti di ritmo, smorzate…
Sappiamo bene tutti che per ottenere certi risultati non è solo sufficiente saper giocare bene a tennis.

Intanto,la trasmissione di rai tre “Elisir” ha proposto una bellissima intervista ad Alisa Kleybanova, che ormai vive stabilmente in Italia e parla un italiano veramente corretto, dove racconta il calvario vissuto a causa del linfoma di Hodgkin e la sua voglia di ritornare sui campi da tennis più forte di prima.
Vorrei, dunque, fare anche ad Alisa un grande in bocca al lupo per un rientro fasto e ricco di soddisfazioni.

@ Giemme:
Trovo questa tua analisi sulla battuta di Cami molto accurata e perfettamente condivisibile.
La “bimba” sembra sempre andare troppo di fretta quando gioca a tennis …
Pensiamo al maschile: se escludiamo Roger (che probabilmente sa servire anche da bendato), gli altri 3 “fab four” ci mettono un’eternità quando devono battere, e, soprattutto nei momenti importanti, non buttano di là mai una palla facile e comoda al loro avversario, cercando sempre di prediligere il posizionamento alla forza bruta quando sono costretti a giocare una seconda in sicurezza.
Camila, invece, osa (senza pensare) su tutte le palle allo stesso modo, e non cerca quasi mai gli angoli.
Troppo pochi gli aces in relazione ai doppi falli … e con le ribattitrici che ci sono oggi in circolazione questo non puoi permettertelo.
Se il suo tennis non fosse così “scellerato” ma un attimino più ragionato, penso che non perderebbe nulla della sua bellezza (anzi!), ma incrementerebbe enormemente le sue chances di vincere la partita.
Però ci vuole qualcuno che glielo faccia capire …

buonasera a tutti… ma c’è qualcuno oggi o siete tutti al mare!?
comunque, ho dato una occhiata ai video postati su youtube.

quelli di Osaka non hanno attendibilità, perchè si riferiscono a fasi di allenamento.
trovo che il contesto sia completamente diverso da quello di un match, per poter dire qualcosa in merito…

ne ho guardati un paio di Tokio.
e qui devo dire che ci sarebbe qualcosa da rivedere.
la fase di battuta mi sembra buona.
almeno per quello che puo’ essere il mio giudizio che non è certo di un tecnico…
due sono pero’ le situazioni critiche che comunque rilevo:
– la tempistica di battuta è troppo breve.
Camila non prende il giusto timing.
battendo con eccessiva fretta, non puo’ trovare la concentrazione ottimale.
battere con una racchetta, non è come sparare con una carabina o tirare con l’ arco.
nel tennis la battuta va fatta, fissando prima la rete e l’ arco verticale visibile oltre, disponibile al passaggio della palla, senza spedirla oltre riga.
va calcolato l’ angolo di tiro, posizionando il corpo nella giusta direzione…
e gia’ queste due fasi, necessitano di alcuni secondi di apprendimento e memorizzazione.
infine si procede con il lancio della palla ed il movimento della battuta.
Camila a mio avviso per effettuare questa serie di operazioni, impiega troppo poco tempo.
– altro elemento negativo che noto e che mi è già chiaro da un po’ di tempo, è il salto che effettua in fase di battuta.
io lo trovo eccessivo.
nei video di Tokio si nota bene che lo stacco dei piedi raggiunge circa 20 cm. troppi!
questo stacco eccessivo, se da una parte la agevola nel cercare il punto di battuta piu’ in alto possibile rispetto al suolo, dall’ altro fin troppo evidente, la scompone.
questo scomporsi, sommato al tempo troppo breve di prebattuta,
la porta spesso a sbagliare o a non far impattare la palla nel punto cui si sarebbe prefissa.
risultato?
pochissimi ace.
palla impattata fuori area.
oppure palla sparata centrale e facile da intercettare per l’ avversaria…
aggiungerei anche che una fase di battuta prolungata, tende ad innervosire l’ avversaria che deve rimanere in posizione per un lasso di tempo non prevedibile.
quindi anche questo sarebbe un vantaggio che camila non sfrutta.

ripeto: non sono un tecnico ma solo un appassionato di tennis.
ma posso dire con certezza che il suo servizio è un elemento per ora negativo che deve essere corretto al piu’ presto.

@t.o.:
volevo dire “premier”, ma ho cliccato il tasto errato ed è venuto fuori
“International”… è un errore di battitura… non me la passi?…
no dai… lo sai che ogni tanto mi scappa qualche cazzata…
comunque detto in modo un po’ egoistico, se si fara’ le qualifiche, per noi è meglio… la rivediamo prima!

@Big:
anche a me, uno degli aspetti che piu’ affascina di Camila è la sua riservatezza in campo…
pero’ una chiamata del falco/verifica arbitro ogni tanto non guasterebbe.
i giudici di linea sbagliano spesso ed anche quelli possono essere punti regalati.
certo che, seppur talentuosa avesse avuto in campo atteggiamenti alla Fognini…
a quest’ora non ero di sicuro qui a scrivere queste quattro righe….

buona domenica a tutti.

Va in archivio la stagione 2012 e le giocatrici e i relativi staff analizzano i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi che si erano posti in chiave sportiva ed economica.
Non sappiamo quale erano gli obiettivi del clan Giorgi, sappiamo che è passata da un ranking 149 a 75 e da un prize money di 45/50.000 dollari a circa 220.000 dollari.
Questi dati, insieme agli accordi con una importante agenzia di marketing sportivo siglati sempre nel corso dell’anno, sono importantissimi in quanto danno a Camila la consapevolezza (tutt’altro che scontata ad inizio 2012), di poter vivere decorosamente giocando a tennis, di essere diventata a tutti gli effetti una giocatrice di tennis professionista.
Pensiamo che l’anno prossimo, soltanto in seguito alla iscrizione nei tabelloni principali degli slam, ad un paio di wild card scontate (Roma per esempio), ipotizziamo una convocazione in fed cup se la federazione vorrà essere ragionevolmente lungimirante, partirà con una base garantita importante.
Sono aspetti spesso sottovalutati ma fondamentali in primis a livello psicologico. Senza voler fare i conti in tasca a nessuno, sappiamo che la famiglia Giorgi ha dovuto investire parecchio in questi anni, grandi aiuti esterni non ce ne sono stati e si è scommesso molto sulle qualità della Camila. Non deve essere stato facile per una ragazza di vent’anni riuscire a giocare senza pensare a tutto questo. Per lei il tennis è un gioco, ma, magari inconsciamente, il dubbio che qualcosa possa andare storto ti viene: un infortunio, una involuzione, una serie negativa, una sconfitta avrebbero potuto avere una valenza non solo sportiva.
Tutto questo dovrebbe essere superato, ci sarà anche l’orgoglio di non gravare sulla famiglia, qualsiasi scelta verrà fatta sarà autofinanziata dai risultati della bimba.
A mio parere non è poco e potrebbe addirittura tradursi in migliori prestazioni sportive.
Stimo molto Sergio Giorgi. Considero eccellente il lavoro che ha fatto finora. Se mai ci dovesse leggere gli faccio i miei complimenti.
Ritengo abbia molti meriti per il modo in cui Camila sta in campo (mai una protesta, rispetto assoluto per le decisioni dei giudici, mai un urlo, una racchetta gettata o rotta, nessuna di quelle stucchevoli manfrine dell’asciugamano che personalmente mi disturbano molto e potrei andare avanti). L’estrema correttezza è uno dei motivi per cui ho iniziato ad appassionarmi alle gesta della Giorgi.
Come egli stesso ha avuto modo di dichiarare in una delle rare interviste che ha concesso a Wimbledon e che ho potuto ascoltare, Mr. Giorgi non è un tecnico di tennis, ne’ un maestro federale o un ex-giocatore; mi sembra di aver capito che il suo ruolo sia quello di motivatore, preparatore atletico, responsabile della programmazione e, trattandosi del padre, ovviamente supporto morale.
Sono sicuro che si sarà chiesto mille volte in questi anni e si interrogherà continuamente su quale potrebbe essere il modo migliore per migliorare le prestazioni di Camila e, conoscendola come nessun altro, farà le scelte migliori.
Noi, su questo sito, anche ne parleremo e se ci volete tenere informati su qualche sviluppo interessante, grazie in anticipo.
Sarà un modo per esservi vicini e per far passare i due mesetti che ci separano da Brisbane.

Se non ci entrerà nel main draw, si farà le qualificazioni senza problemi! sono fiducioso..

@Giemme: grazie per la citazione, bel post! ti ho sicuramente rivalutato da un bel po! se prima mi dava fastidio solo leggere il tuo nome, ora è un piacere leggere quello che scrivi!

Dopo l’ultimo match dell’anno,un po’ di riposo meritato e dopo subito sotto con gli allenamenti per affinare quegli aspetti tecnico-tattici che sono ancora da migliorare.Poi, io sono del parere che le servirebbe un mental coach, come ormai usano fare molti pro, per migliorare l’approccio psicologico alla partita ed evitare qualche ” suicidio sportivo” di cui è stata protagonista quest’anno.

Certo, sarebbe una vera beffa non poter entrare nel MD di Brisbane per pochi posti, considerando anche che le qualificazioni saranno certamente ostiche, quindi speriamo che alla fine riesca ad entrare per il rotto della cuffia.

Infine, anche io rinnovo un grande in bocca al lupo a Sergio e Camila, sperando in un 2013 ricco di successi.
Good luck.

@GIEMME Brisbane è un premier. Auckland che si gioca in contemporanea è un International. E da qui già si capisce l’approccio alla stagione e alla classifica. Vai per la direttissima. Ad auckland avrebbe avuto sicuramente il tabellone. a Brisbane rischia le qualifiche…….ma quanto è calcolato questo rischio?
Se non entra nel tabellone va TdS in qualifica (forse 1°TdS) . A Camila le qualifiche non fanno male….Anzi.
Considera pure che abbiamo anche 10 ore di fuso verso ovest (le più toste da smaltire) e la stagione che si ribalta. Li a dicembre è estate e anche se Camila viene da Miami un po si sente. Le qualifiche per togliere un po di ruggine dalle braccia adattarsi ad orario e clima, perchè no 20 punti di più per la classifica e 4/5mila dollari per le spese di famiglia. E se non si qualifica?. E se non si qualifica che avrebbe fatto nel Main draw? E ad auckland sarebbe andata lontana? E allora….Fiducia nei propri mezzi, 50 giorni per ricaricare le pile e somatizzare questo 2012 che così male non è andato e via verso gli australian open…Vaiiiiiiiii Camilaaaaaa!!
Shob….non avrò mai la classe di Antonelooooooooooooooooooooooooooooooooo ophs…mi è scappata la a

E’ entrata nel ranking a soli 14 anni, con il n. 944, e da allora e’ sempre cresciuta, con costanza, di anno in anno. Chiudera’ questa ottima annata 2012 con la posizione n. 75 e due grandi obiettivi conseguiti: ingresso in top 100 e ottavi a Wimbledon partendo dalle quali. Il 2013 sara’ l’anno della consacrazione. Lei e’ una predestinata e puo’ solo crescere e migliorare ulteriormente. E’ nel suo carattere e nel suo destino. Grande Cami.

tornando a parlare di tennis:

Brisbanne è un International di tutto rispetto.
gia’ iscritte vedo Serena, Maria e Sam.

nel 2011 la prima esclusa dal MD è stata la GOVORTSOVA, 75Wta.
nel 2012 la prima esclusa dal MD è stata la KING, 75 Wta.

Camila con la sua posizione 75/76, è in bilico.
potrebbe anche farcela a saltare le qualifiche.
ma in ogni caso, prendiamo quello che verra’ con un grande IN BOCCA AL LUPO!!

La Sanchez ha vinto la semifinale 6-2 6-2.
Un vero peccato anche perché la posizione numero 70 era davvero fattibile.
Ormai è andata così, amen. In bocca al lupo per l’anno prossimo!

un anno è trascorso, seguendo Camila…
leggendovi sempre volentieri.
tanti argomenti. tanti match dibattuti…
tante provocazioni anche.
a volte in passato mi hanno visto protagonista.
poi sono cambiato.
penso che cambiare sia un atto di coraggio,
oltre che di maturità e perchè no, anche di intelligenza.
di tante polemiche, non ne sono mai entrato a far parte e piu’ volte ho cercato di smorzare le tensioni, tuttavia senza mai riuscirvi…

mi piace Antonelo, con quel suo modo di fare positivo (non quello di oggi).
mi piace T.O, per le sue analisi, anche se a volte non condivise.
mi piace Gimusi per i suoi grafici.
mi piace Tafanus per il suo realismo.
mi piace Tommaso per la sua semplicita’.
mi piace Cristian per le sue toccate e fuga, mai inutili.
mi piace Madoka per le sue anticipazioni spesso molto utili.
mi piace Big per la sua competenza.
mi piacciono tutti gli altri che non nomino…

se anche solo uno di voi smettera’ di scrivere su questo blog,
MI MANCHERA’.
dobbiamo e possiamo continuare a scrivere tutti,
consapevoli della nostra diversita’.
facendolo in senso civico, educato e secondo le regole che i gestori stabiliscono per noi ospiti.
si puo’ fare!!

a Camila auguro un mare di bene e continuero’ a seguirla comunque vada la nuova stagione.
piano piano è entrata nel mio cuore, in silenzio e con molta discrezione.
forse l’ assenza di Flavia dalla scena, ha sicuramente contribuito.
nella mia passione sportiva piu’ bella, possono convivere entrambe.
Flavia finchè vorra’ continuare a giocare.
Camila molto piu’ a lungo (spero)…

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