WTA Seoul, Camila out al primo turno



WTA Seoul, Camila out al primo turno

Primo set – Il match inzia con due game tenuti agevolmente da entrambe. Nel terzo arriva il break della Lepchenko, che conferma senza problemi il break, aiutata anche da qualche non forzato di troppo di Camila. Il gioco profondo dell’uzbeka naturalizzata statunitense crea più di qualche problema alla Giorgi, che comunque dimostra di non mancare di personalità e chiude il game successivo con un pregevole serve&volley. Lepchenko controlla senza problemi nel game successivo e si arriva così al settimo, il più lungo del match, nel quale Camila si salva da 15-40 con tre ottime “seconde”. Dopo aver salvato un altro paio di palle break, Camila ne concede una terza con un doppio fallo, che la Lepchenko è brava a concretizzare per il 2-5. La statunitense non si fa pregare e chiude senza patemi il primo set.

Secondo set – Il secondo set si apre subito con il break della Lepchenko, che concede pochissimo a Camila e la costringe spesso all’errore. Nel game successivo la Giorgi recupera il break (con doppio fallo decisivo della Lepchenko) e sulle ali dell’entusiasmo conquista agevolmente anche il terzo game (abbozzando nuovamente un serve&volley sul game point). Altri due game tenuti agevolmente dalle giocatrici al servizio (nonostante la bassissima percentuale di prime di Camila, che comunque chiude il game con un ace di seconda) e arriva l’occasione per Camila: la prima delle due palle break è quella buona, e la Giorgi sale 4-2 servizio. Il controbreak immediato (a 0) della Lepchenko ridà fiato alla testa di serie numero 6 del torneo, ma ci pensa Camila, con un paio di risposte di rovescio incrociato che inchiodano l’americana, a riprendersi un vantaggio e ad andare a servire per il set. Il game si apre subito con un doppio break, poi Camila ha due set point prima di essere raggiunta sul 40 pari: Lepchenko annulla un altro set point e arriva ad avere una palla del controbreak, che concretizza grazie ad un brutto errore della Giorgi. Camila si guadagna immediatamente altri tre set point (0-40) che la Lepchenko salva con tre ottime prime di servizio. La Giorgi sale poi 6-5 da una pericolosa situazione di 15-30 e seconda di servizio, Lepchenko impatta nuovamente e si va al tiebreak, che si apre subito con un doppio fallo di Camila. L’americana sale subito 4-0 e di fatto il match finisce lì: altro doppio fallo di Camila sul primo match point per il 6-2, 7-6(1) finale

Camila Giorgi lost to Varvara Lepchenko in the 1st round of the KDB Korea Open in Seoul (500.000$) 6-2, 7-6(1). Lepchenko breaks twice to take easily the first set. In the second set, Camila serve for the match but Lepchenko saves 4 set points. Camila have 3 more set points but Lepchenko holds untill the tiebreak, where Camila lost 7-1. She will be back in action in Tokio, next week.

About the author

Matteo è di Milano, classe 1986, giornalista pubblicista. “Sportivoro”, segue professionalmente Camila dal 2011. Primo incontro dal vivo a Cuneo: sconfitta in 2 set dalla Lucic, non il migliore degli esordi per potersi considerare un portafortuna. Ha avuto modo di rifarsi col tempo… E-mail: Twitter: @veronesem

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dai Tafanus…non cominciare…non è mancanza di fiducia…ma semplice pragmatismo…in questo momento delicato sarebbe d’uopo un’avversaria meno ostica…giusto per interrompere la serie negativa e ripartire di slancio.

“…Quando la Giorgi inizierà a fare i risultati, e li farà, di questo sono sicuro, spero che alcuni personaggi abbiano la decenza di non farsi più vedere…”

Quando (e se) Camila Giorgi inizierà a fare risultati, “alcuni di questi personaggi si faranno vedere, per parlar bene di Camila Giorgi, esattamente come hano fatto già non dal giugno 2012, ma dal giugno 2011 (quando tutti questi talent-scout ‘de noantri non sapevano nemmeno dell’esistenza di Camila Giorgi, visto che sono entrati quasi tutti sul tema solo a giugno 2012… O no, Madoka?)

Intanto noto che, appena uscito il tabellobe delle qualificazioni, solo “qualcuno” ha detto bel sorteggio, finalmente un incontro probante, mentre tutti i fedeli seguaci dell’ultima ora della Cami stanno promettendo ex-voto a madonne varie, afgfinchè la Ronson NON sia l’avversaria della Cami. Che fiducia!…

io ci ho provato…non so che altro dire…nessun rimpianto…di fronte ai casi così disperati c’è solo da chiudersi in un rispettoso e compassionevole silenzio…”e caddi come corpo morto cade”

Vamos Camila! La Robson (che proprio adesso sta asfaltando la 彭帅 a 廣州), se vuoi, la puoi battere anche giocando con un braccio legato dietro la schiena!

che palle subito la robson…. da un punto di vista del gioco sono molto simili… mi sono rinasti in mente i 18 doppi falli a palermo in semi… basterebbe limitare gli errori e rimanere profonda(questo non sarà un problema credo)

Caro gimusi, mi scuso se ti ho riportato un brano in spagnolo senza tradurlo. Vedi, Nadal non sta dicendo che a lui uno psicologo non serve, come hai erroneamente capito, ma sta dicendo che nel tennis lo psicologo non serve proprio.
Tu giustamenti mi fai notare la distinzione fra pareri e fatti.
Ma, se permetti, io ti faccio notare la distinzione fra fatti acclarati e supposizioni.
Abbiamo due fatti acclarati. Federer si rivolge ad uno psicologo. Federer migliora il suo gioco.
Ma che esista un collegamento fra questi due fatti, è solo una tua supposizione. Smentita dallo stesso Federer.
Poi, per carità, se ritieni di sapere meglio di Federer il motivo della crescita del gioco di Federer, pazienza… alzo le mani!
E credimi, se ho riportato le parole di Nadal non è certo per “nascondermi”. Volendo potrei tranquillamente argomentare sul perché
uno psicologo per Camila è perfettamente inutile (d’altronde lo dovrebbe capire chiunque l’ha vista giocare). Ma sarebbero solo le parole a vanvera di un incompetente come me. Meglio lasciar parlare chi di tennis ne capisce più di me. Nadal dovrebbe bastare.

“A meno che a scrivere i velati insulti non sia stato scritto da un livoroso sedicente omonimo….chissà?”

Guarda che i velati insulti (e nemmeno tanto velati) sono la roba che scrivi tu, i tuoi “non capisci niente”, “scarsa arguzia”, “fai ridere”, “sei patetico”… ecc. ecc. (ma mi raccomando se fanno parte del tuo normale modo di interagire non smettere, perché a me non danno nessun fastidio)
Nel mio commento che citi, non c’è traccia di livore (perché mai dovrei provare livore nei confronti di persone che nemmeno conosco?) nè di insulti, ma solo di due miei pareri e/o fatti: scrivere decine e decine di commenti solo per aggredirsi a vicenda, è un comportamento infantile degno delle attenzioni di uno psicologo. Così come fare di una semplice sconfitta sportiva un dramma esistenziale.
Nessuno di quelli che suggeriscono come “programmare” la carriera di Camila su questo sito ha mai programmato la carriera di nessun tennista. Quindi davvero non si capisce da dove venga la loro convinzione di riuscire a farlo meglio di papà Sergio.

Concludendo ti ringrazio per il consiglio, ma credo, se non ti dà troppo fastidio, che continuerò a rendermi ridicolo. E’ così rilassante…anzi, te lo consiglio: provaci anche tu qualche volta a non prenderti troppo sul serio.

@ t.o. grazie per il tuo interessante contributo e per le precisazioni

@Madoka…dove si trova il tabellone completo?…ho guardato nel sito ufficiale ma non l’ho trovato…

…la Robson…Laura?…se è ha la vena mostrata agli US Open e se Cami è quella vista di recente…credo purtroppo di sapere già come andrà a finire…a meno di insperati miracoli dell’ultima ora…la vedo dura…durissima…certo che anche un po’ di culo negli abbinamenti però ci vorrebbe.

è nelle quali di Tokyo contro la Robson.

Intorno al post di gimusi: non ci metto la @ perchè non è rivolto solo a te.
Riscontro con piacere di aver perso il record del post più lungo della discussione.

Due appunti:

Non credo assolutamente che Camila e il suo staff non leggano quello che stiamo scrivendo.
Una ragazza di 20 anni che ha un sito suo Camilagiorgi .it vuole sapere cosa dicono di lei. Camila fa un mestiere pubblico che ha bisogno dell’amore del pubblico.
Cosa diceva Federer? Anche durante il match si deconcentrava pensando a cosa il pubblico pensasse di lui.
Vi pare che Federer ancora oggi non passi metà del suo tempo libero a leggere cosa pensano di lui?
E Federer di fan club ne ha 2000 figuratevi Camila che ha solo noi…..(o forse pochi altri ma noi siamo quello ufficiale)

Lo psicologo che invochiamo servirà proprio ad allenare Camila (lo psicologo sportivo o meglio un esperto di Psicologia Motivazionale allena i cervelli degli sportivi). Dire Psicologo è come dire Medico. Non è una categoria dello spirito. Così come i medici si dividono in Chirurghi, Ortopedici, Neurologi e altre decine di specializzazioni e sottospecializzazioni, anche gli Psicologi sono specializzati in varie branchie.
Tra gli psicologi ci sono quelli specializzati in Psicologia Motivazionale. Psicologia delle dinamiche di gruppo, Psicologia decisionale ecc. ecc. Ormai sono parte integrante nei gruppi di lavoro, nelle equipe di ricerca, nelle fabbriche e nelle organizzazioni complesse.
Un tennista è il vertice di un’organizzazione complessa. Più che il vertice è il risultato di nu’organizzazione complessa. Fatta da allenatore, manager, fisioterapista, ufficio stampa, medico, massaggiatore, responsabile dei rapporti con gli sponsor ecc. ecc. Un tennista di punta rappresenta un’azienda che coinvolge anche 20 persone e muove giri d’affari milionari.
Camila è ancora una piccola aziendina. Ma se vorrà diventare una grande azienda (una top ten) uno psicologo motivazionale specializzato dovrà cominciare ad averlo……
Come avrai capito non scrivo queste cose per chi le sa già……
Non sapere come vanno le cose rischia di creare incomprensioni che poi portano a poemizzare anche quando non ci sarebbe bisogno

constato con rammarico che, nonostante l’impegno profuso, i miei precedenti tentativi non hanno sortito l’agognato effetto…Lei continua a far finta di non capire o forse (ormai ne sono quasi convinto) non capisce proprio…ciononostante giacché possiedo un’incrollabile fede nell’umana ragione, anche in quella delle menti più obnubilate, tenterò nuovamente l’ardita impresa…

“Caro gimusi, grazie per avermi rispiegato il concetto che era chiarissimo fin dall’inizio. Ma resta il fatto che è un concetto sbagliato (o, per usare il tuo linguaggio preferito, una cacchiata). E non lo dico, ma lo dice un certo Nadal. Testuali parole, in una sua intervista: “Respeto el trabajo de un psicólogo, evidentemente, pero para jugar al tenis no. Creo que hay cosas mucho más importantes para utilizarlo. Un psicólogo no me va a arreglar si quiero trabajar o quiero seguir teniendo la ilusión de darle para adelante.” Tu dici che uno psicologo aiuta, Nadal che non serve a nulla. Io, così ad occhio, tendo a fidarmi dell’opinione dell’ex numero uno del mondo. E spero che questo non ti offenda e ti faccia sembrare che io voglia sfogare le mie frustrazioni su di te.”

2) SULL’INUTILE ESEMPIO DEL “CASO NADAL” (CON TANTO DI CITAZIONE IN IDIOMA IBERICO)

Vede caro Antonelo, il fatto che Nadal ritenga inutile “el trabajo de un psicólogo… para jugar al tenis” non dimostra affatto che in generale l’intervento di uno psicologo nel tennis non possa rivelarsi fruttuoso. E’ solo l’opinione rispettabilissima e certamente autorevole di Nadal, evidentemente riferita a se stesso, ma che non rappresenta un fatto né una circostanza vera in assoluto per tutti gli altri tennisti.

Significa semplicemente che anche sul piano mentale egli è talmente solido e talentuoso che riesce a farne a meno. Meglio per lui. E peggio per lo psicologo.

Non so, gentile Antonelo, se Lei abbia afferrato fin qui il punto: il fatto che Nadal non si avvalga di uno psicologo non dimostra un fico secco; è una sua rispettabilissima scelta e direi che i risultati finora ottenuti gli danno pienamente ragione. Tanti altri tennisti e sportivi più o meno affermati la penseranno certamente come lui, tanti altri certamente no.

Secondariamente, considero davvero patetico e triste il tentativo di nascondersi dietro le affermazioni di altri senza saper produrre argomentazioni proprie. Ma tant’è e ne prendo atto.

3) UN SIGNIFICATIVO CONTRO-ESEMPIO: IL “CASO FEDERER”. LA DIFFERENZA TRA “PARERI” E “FATTI”

Temendo che Lei continui a nutrire incertezze sulla distinzione tra pareri personali e fatti, per stare a livello di top players, mi pare estremamente significativo e didattico il caso del buon Federer.
Anche Roger in occasione di alcune interviste relativamente recenti ha espresso giudizi negativi sull’efficacia di un supporto psicologico sportivo:

“[Dopo Wimbledon 2008] La cosa che più mi ha annoiato, dopo Wimbledon, è stata la gente che mi proponeva un supporto psicologico. Ne ho avuto uno da junior e ho capito che alla fine devi aiutarti da solo” (fonte: it.wikiquote.org/wiki/Roger_Federer)

Sta di fatto che da junior il buon Federer si sia avvalso di un supporto psicologico:

“[da un’intervista del 2003] Diventavo impaziente, pretendevo troppo, non ero più capace di fare un punto normale, mi nutrivo dell’ applauso. Ho avuto bisogno di fermarmi perché stava andando tutto troppo veloce: da campione del mondo juniores, col titolo di categoria a Wimbledon, alle due finali Atp del 2000, e poi sempre più su, più su. Parlando con uno psicologo ho confessato a me stesso che spesso in partita non mi sentivo a mio agio, che mi sentivo stupido e avevo paura del giudizio della gente. Perciò ai cambi campo avevo preso il vezzo di nascondermi il viso sotto un asciugamani. Allora mi sono imposto reazioni più controllate, ho messo a dormire il mio io. Ma poi non mi riconoscevo più, e comunque per esprimere il mio tennis avevo bisogno di quel fuoco” (fonte: it.wikiquote.org/wiki/Roger_Federer)

“A 17 anni, Federer decide da andare da uno psicologo sportivo. Che lo aiuta a evolvere dall’estremo dell’esplosivo McEnroe al contegno della leggenda svedese Björn Borg” (fonte: swissinfo.ch/ita/Speciali/Roger_Federer/Approfondimenti/Dalla_rabbia_delladolescenza_al_sublime_successo.html)
Ritegno significativo questo esempio perché penso che Le consenta di poter arrivare ad apprezzare la sostanziale, decisiva differenza tra:

PARERI: Federer ritiene attualmente inutile avvalersi di uno psicologo

FATTI: Federer da junior, in un momento delicato di crescita sportiva, si è avvalso, pare con ottimi risultati, di un supporto psicologico sportivo

4) TORNANDO FINALMENTE A CAMILA: REPETITA JUVANT

Orbene non mi stupisco affatto che tennisti affermati del livello di Federer o Nadal abbiano raggiunto un livello di maturità e di solidità mentale tale da poter anche far a meno un supporto psicologico, piuttosto sarei molto stupito del contrario. Di certo Federer ne ha fatto riscorso agli esordi, affacciandosi al tennis che conta; Nadal dichiara che non ne ha mai avuto bisogno (e non è detto che sia del tutto vero ma se lo dice lui possiamo anche credergli).

Pertanto quando affermo che a mio avviso Cami necessita di un supporto psicologico sportivo mi riferisco, con le dovute proporzioni e distinzioni, al “caso Federer”. La bimba è in un momento delicato, decisivo per la sua crescita, dopo un grande Wimbledon ha dato numerosi e preoccupanti segni di regressione di gioco e di testa, perdendo male anche con giocatrici “scarse” e sprecando in diverse circostanze le occasioni che con il suo bel gioco si era venuta a creare.

Vista la parca arguzia del destinatario, devo precisare che quando scrivo che Cami “deve”, “dovrebbe” o “necessita” sto ovviamente esprimendo un parere riferito non ad una mia personale smania di successo riversata sulla tennista “maceratese”, né tantomeno a cifre investite sul suo futuro ranking in loschi siti clandestini di scommesse ma solamente agli ambiziosi obbiettivi che Cami ed il suo staff si sono giustamente posti. Se il suo obbiettivo diventasse arrancare attorno alla 100-150esima posizione sarebbe già sulla buona strada e non abbisognerebbe di alcun consiglio.

A mio avviso se Cami trovasse ora, in questa fase della sua carriera, il coraggio di rivedere le sue strategie di allenamento tecnico, tattico e mentale potrebbe guadagnare molto tempo, riprendere rapidamente il cammino di crescita e giungere in tempi relativamente brevi alle posizioni che i sui colpi migliori già meriterebbero. In caso contrario non dico che la bimba non abbia le possibilità di “arrivare in alto”, ma nel caso migliore credo che sia destinata ad una maturazione molto lenta con il rischio gravissimo di “arrivare in basso” o peggio ancora di perdersi per strada.

5) ALTRI DISCORSI A VANVERA: IL FIOR FIORE DI ANTONELO

““Quindi prima di parlare a vanvera cerca di informarti meglio ed impara a misurare l’uso delle parole”

E perché mai, scusa? Forse non te ne sei accorto, ma qui tutti quelli danno consigli a Camila parlano a vanvera, compreso te, perché è fin troppo ovvio che nessuno sportivo professionista si affiderebbe mai ai consigli inviati da sconosciuti nei commenti di un sito web. Quindi perché mai dovrei essere io l’unico che non può parlare a vanvera?”

Cortese Antonelo non ho mai scritto una sola parola nel blog pensando che Camila o qualcuno del suo staff la venissero a leggere, credo che abbiano molto meglio da fare. I consigli che si danno, così come gli incitamenti, rappresentano nella mia intenzione, oltre che ideali interlocuzioni con la bimba, un’occasione di scambio di idee e di opinione con gli altri avventori. Certo che per scambiare opinioni sensate si deve essere almeno in due.

Caro Antonelo se lo lasci dire lei qui non rischia affatto di essere “l’unico che non può parlare a vanvera” ma bensì di diventare il primo della classe nel farlo. Devo dire che è già sull’ottima strada…ecco, per chi se li fosse persi, alcuni significativi esempi di sue recenti esilaranti prodezze regalateci nel presente thread:

“Camila … è stata sfortunata nei momenti decisivi del secondo set e solo per questo la Lepchenko è riuscito senza alcun merito a vincere. Questa è una delle regole dello sport: non sempre vince il migliore.”

“Oggi ha disputato un grande incontro ed è arrivata ad un passo dalla vittoria, che le è sfuggita solo per sfortuna (voglio proprio vedere quante altre volte alla Lepchenko entrano 3 prime vincenti su 3 break point consecutivi).”

“Non sono deluso dalla sconfitta perché non sono schiavo della logica del risultato, a differenza di molti altri presunti sportivi.”

“Quel che conta è che Camila continui a scendere in campo con piena convinzione dei suoi mezzi, deliziandoci col suo tennis di livello sopraffino.”

“ “Mi sa che le frustazioni ce le hai solo tu e se sei venuto qui per scaricarle su di noi hai sbagliato davvero posto.” No, sono venuto qui ad incoraggiare e supportare Camila, sia quando vince sia soprattutto quando perde, in quanto ammiratore del suo modo di giocare, così sublimamente aggressivo.”

Sarà anche che Lei è venuto qui per incoraggiare e supportare Camila, ma non mi spiego i toni offensivi che ha utilizzato verso altri frequentatori del blog nel post del “ giorno 19/09/12 ore 09:12” che qui richiamo…

““La sfortuna non esiste”. In effetti è proprio quello che deve aver pensato chi negli anni scorsi veniva abbinato a Rafael Nadal nel sorteggio del primo turno del Roland Garros. “A Camila serve uno psicologo”. E ad alcuni dei frequentatori del suo sito no? Lei perde una partita e la frustrazione dalla sconfitta assale loro, per un misteriso transfert (volendo inoltre stendere un velo pietoso sugli utenti che si scambiano insulti per dozzine di commenti). “Camila deve giocare questo torneo, poi quello e poi quell’altro”. E’ davvero un peccato che ci siano tanti bravi manager sportivi disoccupati, che non avendo giocatori da seguire da portare fra i top ten mondiali con un’attenta programmazione, debbano limitarsi a scrivere come si fa sul sito di Camila. Vamos Camila che hai così tanto talento che il futuro è tuo anche se non hai la fortuna di essere seguita da uno di questi grandi manager!”

A meno che a scrivere i velati insulti non sia stato scritto da un livoroso sedicente omonimo….chissà?

7) CONGEDO
Per concludere si lasci dare un consiglio amichevole Antonelo, persegua d’ora in poi il suo meritorio proposito di stare qui limitandosi “ad incoraggiare e supportare Camila” ed eviti di intavolare improbabili confronti su argomenti che non conosce affatto e che non è in grado di padroneggiare, mascherando la propria incapacità dialettica dietro le citazioni di altri, finendo inevitabilmente per rendersi ridicolo e costringendo il sottoscritto ad investire tanto prezioso tempo per risponderle a tono, con il solo scopo di tentare un disperato estremo recupero verso la via della ragione:

“fatti non foste a viver come bruti…ma per seguir virtute e canoscenza…infin che ’l mar fu sovra noi richiuso”.

Prima si parlava di sfortuna e di fortuna. Esiste, non esiste. Più che la fortuna esiste il caso. Quando ti capita una volta una cosa e bisogna che ti vada bene (essere interrogato dal professore o dall’assistente, comprare un biglietto della lotteria e pescare proprio quello etc.) la chiami fortuna. Non si forza il caso con Cornetti o scongiuri. Ma quando la casualità e chiamata in causa più volte e sempre per eseguire la stessa funzione (la pallina nella ruota della roulette, il gioco dei dadi, l’estrazione dei numeri del lotto etc.) il caso comincia a stabilizzarsi attraverso quella che viene chiamata la “legge dei grandi numeri”. Tante più sono le combinazioni possibili tanti più tentativi bisogna fare affinchè il caso si stabilizzi. Per i numeri di un solo dado possono bastare già 120 tiri per stabilizzare il numro degli 1-2 -3 -4 -5 o 6 usciti. Con due dadi il numero può stabilizzarsi a 500. Vi porto un esempio completo reale e verificabile. I numeri del superenalotto. Noi sappiamo che possono uscire 7 sequenze possibili: 6 numeri pari, 5 pari 1 dispari, 4 pari e 2 dispari 3 pari e 3 dispari, 2 pari e 4 dispari, 1 pari e 5 dispari, 6 numeri dispari. Nelle quasi 2000 estrazioni che si sono tenute da quando c’è il superenalotto le sequenze sono state.
27-169-440-625-445-193-30. Se traducete questi numeri in un grafico vi apparirà una piramide quasi perfetta. I sei pari sono usciti tante volte quante sono usciti i sei dispari (27 a 30) il 2P4D lo stesso numero dei 4P2D (440 a 445) molto simile anche il 1-5 5-1 (ancora un migliaio di estrazioni e si avvicineranno anche quelli. Nel corso della vita di un giocatore di tennis le estrazioni a tabellone possono essere al massimo 200, troppo poche per stabilizzare il caso e se ti becchi 4 volte Serena al 1° turno qualche imprecazione ci può stare, ma se diminuisci le variabili ( le prime dieci, le seconde dieci, le terze dieci) su duecento volte potrai raggiungere agevolmente un 30% 36% 34% (in ordine casuale). Sulle circa 70 volte che ti accoppiano ad un gruppo ti può capitare lo stesso numero da un minimo di 4 ad un massimo di 10 (la media sarebbe 7). Su quelle 4 o 10 volte che ti capita lo stesso numero ( esempio il n° 1) la possibilità che ti capiti in uno slam (4 tornei sui 20 l’anno dei 10 anni della tua carriera che fanno i 200 di partenza) è da 0 a 2 volte se ti capita 4 e da 1 a 5 volte se ti capita 10.
Tutto ciò che accade più spesso come “nastro e rete nastro e punto “linea fuori linea dentro” avendo poche variabili (2) e capitando più volte in un match, normalmente all’interno della stessa partita o al massimo dello stesso torneo si pareggiano fino addirittura all’uguaglianza. Purtroppo poi noi ci ricordiano solo quelle andate male…….ma questo è l’uomo

Caro gimusi, grazie per avermi rispiegato il concetto che era chiarissimo fin dall’inizio. Ma resta il fatto che è un concetto sbagliato (o, per usare il tuo linguaggio preferito, una cacchiata). E non lo dico, ma lo dice un certo Nadal.
Testuali parole, in una sua intervista: “Respeto el trabajo de un psicólogo, evidentemente, pero para jugar al tenis no. Creo que hay cosas mucho más importantes para utilizarlo. Un psicólogo no me va a arreglar si quiero trabajar o quiero seguir teniendo la ilusión de darle para adelante.”
Tu dici che uno psicologo aiuta, Nadal che non serve a nulla. Io, così ad occhio, tendo a fidarmi dell’opinione dell’ex numero uno del mondo. E spero che questo non ti offenda e ti faccia sembrare che io voglia sfogare le mie frustrazioni su di te.
“Quindi prima di parlare a vanvera cerca di informarti meglio ed impara a misurare l’uso delle parole”
E perché mai, scusa? Forse non te ne sei accorto, ma qui tutti quelli danno consigli a Camila parlano a vanvera, compreso te, perché è fin troppo ovvio che nessuno sportivo professionista si affiderebbe mai ai consigli inviati da sconosciuti nei commenti di un sito web. Quindi perché mai dovrei essere io l’unico che non può parlare a vanvera?
“Mi sa che le frustazioni ce le hai solo tu e se sei venuto qui per scaricarle su di noi hai sbagliato davvero posto.”
No, sono venuto qui ad incoraggiare e supportare Camila, sia quando vince sia soprattutto quando perde, in quanto ammiratore del suo modo di giocare, così sublimamente aggressivo.

Caro Hector, sono d’accordo che nel lungo periodo fortuna e sfortuna si compensano, ma nella singola partita o nel singolo torneo possono incidere e anche molto. Ed io di una singola partita stavo parlando.

Quando la Giorgi inizierà a fare i risultati, e li farà, di questo sono sicuro, spero che alcuni personaggi abbiano la decenza di non farsi più vedere.

@pignolo, scrivo a te perche sei una persona seria. E anche perchè sono venuti a prendere frasi da un post indirizzato a te per continuare a fare polemiche stupide.
Purtroppo ho fatto un errore che non dovevo fare. Pagherò il fio della mia fretta. Non mi attacco a cavilli che potrei usare ma che non vale la pena neanche di approfondire. Sai quanto considero io le classifiche e il metodo di calcolare il Ranking. Il ranking serve perchè non c’è di meglio per dare priorità e teste di serie. Per il resto è una foto un po’ sbiadita del passato.
Tra la 92° )solo per escludere Camila e la 116° ci sono (oggi) 100 punti (forse 104). Quando si è parlato di 21 giocatrici battute nel top 100 ho fatto un po’ di conti. Io non vivo attaccato a computer e schermi che dalla mattina alla sera mi aggiornano data base sul tennis (e sinceramente non saprei neanche dove trovare) questi siti superspecialistici. Mi stò facendo, è vero un mio programma di calcolo ma quello lo sto creando su parametri miei. Non certo per calcolare il Ranking. Uso tennis explorer perchè ci trovo un po tutto ed il resto lo fo con carta e penna. Perciò alla domanda quante giocatrici del top 100 ha battuto la Lep ho preso il suo anno e ho contato 1.2.3.4. etc me ne venivano 12. Lo so che andrebbero contate sul giorno preciso dell’incontro ( non sono d’accordo ma mi adeguo) ma quando vedi yakimova 258° non ti metti a cercare se due mesi prima poteva stare nei top 100. Così come la Mayr 158° o la Pous Tiu 153°
E invece ci stavano. Per carità 98° o 96° ma ci stavano. E poi non ti metti a contare due volte la Schiavone,
Si era detto quante giocatrici, non quante partite con giocatrici top 100. Questi sono i cavilli a cui mi potrei attaccare; ma con chi confonde Break point con Match Point al punto di farci sopra un “elzeviro”…

-e) I match point li ha chiusi tutti. Di grazia, come si fa a perdere un game, o un tie-break, chiudendo TUTTI i match points. Questo stravolge tutte le teorie sul gioco del tennis e sull’aritmetica elementare.

la frase commentata era: “Mi hanno detto che i break point li abbia chiusi tutti. E’ vero?”

In sostanza contando le giocatrici e non le partite siamo a 19
contando quelle che oggi sono 258° 158° 153° 114° 109° e 101° siamo a 13
Una sola di queste è in crescita dall’84° di quando ha perso con la Lep a circa il 40° oggi 4 tra il 13° e il 40° sono pressochè stabili tutto le altre sono in calo e in qualche caso in crollo verticale……

La Tatishvili se non altro dal 77° di quando l’ha battuta Camila ora è 52° e la Glatch è salita di 30 posizioni……. vedremo cosa dirà quando chiarirà gli altri numeri che ha dato……perchè lo farà vero?
altrimenti ricordglielo tu perchè io non ci vado molto d’accordo……ti lascio quest’appunto per lui…ciao t.o.

“Al terzo turno trova la Glatch (154), che nel corso dell’anno ha già perso non solo contro la Giorgi quando questa era 154, ma anche contro la 202, 240, 160, 188, 765, 378, 312. Insomma, sempre per usare un eufemismo, non sembra neanche questo un impegno proibitivo…
Poi batte la Tatishvili (73), che però nel corso dell’anno aveva rimediato due magre contro la 669 e la 337. Comunque bella vittoria. Altra bella vittoria con la Petrova, che aveva già battuto.”

Ciao e complimenti per il sito! In bocca al lupo per i prossimi tornei.. Forza Camila! Ti aspettiamo a Roma

Tafanus, volevo tornare sul bel tennis. Sulla Vinci d’accordissimo, quando vince per me è la realizzazione del sogno di Davide che batte Golia. La ammiro incondizionatamente, pur non essendo un esperto fenomenale di tecnica tennistica colgo in lei i segni della classe più pura.
Però mi sono affezionato molto a Camila, forse perché è la prima italiana che gioca con questa potenza, forse perché la sua è una sfida contro i mulini a vento, forse perché la sua semplicità la trovo meravigliosa. Insomma come tutte le scelte di tifo ci sono molte componenti soggettive ed irrazionali.
Di certo e razionale è il fatto che amo, nella loro diversità e per la loro diversità, tutte le tenniste italiane che fanno onore con le loro vittorie e con il prestigio che danno al malandato tennis italiano.

io non ho avuto modo di vedere il match dal vivo, perchè a quell ‘ora stavo gia’ lavorando.
l’ ho seguito con un live score e poi al mio rientro, mi sono andato a vedere le fasi salienti del secondo set.
quindi da questo punto di vista, alle tue domande dovrei rispondere, solo andandomi ad analizzare con attenzione tutto il match.
ma nella vita mi occupo di molto altro e non sono la persona piu’ indicata per poterti fornire in questo caso, le risposte che chiedi…
per quello che ho potuto valutare, la mia analisi l’ ho gia’ fatta e ci sono anche tornato sopra piu’ volte.
puoi andare a rileggerla se vuoi, perchè tanto non la cambierei di una sola virgola…

cio’ che posso approfondire ora, è quella cosa che tu definisci “anomalia”… che per me non lo è affatto.

perchè questo?
perchè sicuramente io e te, attribuiamo un diverso valore alle due ragazze che si sono incontrate ieri.
forse la ragione sta tutta qui… anzi, togliamo pure il forse!!

MIA OPINIONE:
la Lep VALE la top 20.
Cami (teniamoci pure larghi), puo’ valere la top70… allo stato attuale della sua tecnica/talento/esperienza…

adesso, andiamo a vedere i punti in cui Camila è venuta meno, tenendo a mente il valore che io attribuisco ad entrambe:

– 6 set point mancati:
di questi 6, 3 sono stati recuperati dalla Lep, attraverso dei VINCENTI ( viene considerato vincente… non mi dilungo).
i restanti 3, Camila non li ha sfruttati, non per anomalie, ma perchè è assolutamente normale per una top70, non sfruttare 2/3 set point, contro una top20.
è una cosa questa, che capita molto piu’ spesso di quello che si possa immaginare, tra tenniste di cosi’ diverso valore.

– il parziale di 11-1 in favore della Lep, non è a mio avviso tanto straordinario.
nel 12° game, serviva lei.
per una top 20, al servizio contro una top 70, non è tanto inusuale vincere un game a zero…
a quel punto parte il TB…
dei 7 punti ceduti da Camila, due sono doppi falli.
se questi due doppi falli invece fossero stati punti a suo favore, come è normale che sia, avendo lei il turno di battuta,

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