Camila ko a Washington in 3 set con Irina Falconi



Camila ko a Washington in 3 set con Irina Falconi

Niente da fare per Camila, subito eliminata a Washington, torneo da 220.000 dollari dove era entrata con una wild card. Camila ha perso in tre set, per 2-6 6-2 4-6 con Irina Falconi, ventiduenne americana numero 104 del mondo. Le due si erano già incontrate due volte, con una vittoria a testa, e anche questa volta il match è stato equilibrato. Il primo set, in particolare, finisce jn maniera meno netta del risultato nelle mani dell’americana, che riesce a essere precisa nei punti decisivi, chiudendo bene le uniche due palle break a disposizione. Camila si riprende molto bene nel secondo set, dove pur servendo una percentuale bassissima di prime palle, è ottima in risposta, e riesce ad annullare tutte le opportunità dell’avversaria. Il terzo set invece è un continuo break e controbreak: Camila ne fa 3, la Falconi 4. Camila è spesso ingiocabile in risposta (l’americana riesce a fare solo 2 punti sulla seconda di servizio), ma poi è troppo fallosa al servizio, con tanti errori gratuiti e un doppio fallo decisivo sulla palla break del 4-4. Nell’ultimo gioco, finalmente, la Falconi riesce a tenere il servizio e a portarsi a casa il match.
Camila tornerà in campo sabato, dove sarà impegnata nelle qualificazioni del torneo dal 2.168.400 dollari di Montreal, in Canada.

Ecco il tabellino dell’incontro:

Intanto Camila è stata intervistata da Tennis Italiano. Puoi scaricare qui e qui le quattro pagine del pezzo realizzato da Alessandro Nizegorodcew.

About the author

Alberto Brumana – Nato in Piemonte nel 1979, vive da 15 anni a Milano, è giornalista pubblicista e lavora a Sky Cinema. Appassionato di tennis, ha scritto in passato di sport per quotidiani locali e ha gestito per 2 anni TennisBlog. Dopo aver visto per la prima volta Camila al Bonfiglio 2006, nel 2009 ha fondato www.CamilaGiorgi.it. E-Mail: . Twitter: @AlbertoBrumana

Related Posts

91 Comments. Leave your Comment right now:

ora rispondo ai tuoi 5 punti, uno per uno:

1)su Flavia nutrivo dubbi, legati unicamente alle sue ultime condizioni fisiche. la mia era piu’ scaramazia che altro, essendo Flavia la mia tennista preferita.
2) su Francesca, era una previsione dettata piu’ dal fatto di dare morale a lei stessa, anche se so’ bene che non avrebbe mai letto i miei post. previsione comunque basata sul fatto che a livello fisico puo’ ancora benissimo dire la sua e a priori non si puo’ escludere una sua buona prestazione futura. ma non ho comunque mai parlato di medaglie per lei…
3)non credo di aver mai dato per medagliate Vinci Errani.
tutt’ altro… poi su Sara e sulle sue possibilita’ sull’ erba, sono sempre stato univoco e lei puntualmente non è stata capace di smentirmi.
4)Karin aveva sicuramente un buon tabellone. non è certo colpa mia se è stata capace di buttarlo alle ortiche.
vuoi che mi prenda responsabilita’ per chi non porta a casa un risultato alla sua portata?
5)su Camila ho detto esattamente il contrario di quello che tu fai intendere. ho detto che forse tra 4 anni sicuramente avrebbe avuto un posto alle olimpiadi. poi per le medaglie chissa’.
cio’ che scrivo, è andando a memoria e non so se poi nei dettagli le sfumature siano piu’ o meno esatte.

e piantala una volta per tutte con questa pignoleria.
io tifo per Cami esattamente come te.
se ti da fastidio che la tua Sara a me fa pena,
parliamone in altra sede, come ti ho gia’ detto altre volte…

per tafano:
si puo’ discutere su tutto e in modo corretto ed educato.
tu non sei ne l’uno ne l’altro.
e i tuoi messaggi nei miei confronti lo dimostrano.
io non ho mai usato parole offensive nei tuoi confronti e non posso dire altretanto di te.
chiudo dicendo:
io mi diverto a fare qualche previsione qualche volta,
basandomi piu’ sul cuore che sui dati oggettivi.
tu li puoi benissimo contestare, come ho fatto io con le tue previsioni, ma il tutto deve rimanere chiuso in un’ ottica di moderazione e educazione.
cosa che tu hai dimostrato ampiamente di non essere capace di fare.
sei quindi contento di essere cio’ che dimostri di essere?
io lo sono per te anche.
ma modera le parole, perchè non sono ne tuo figlio e ne tuo fratello.
anzi data la mia eta’, forse potrei essere tuo padre…

Errata corrige: “Vincerà” una medaglia olimpica”, of course…

GIEMME sul fatto di averti sgamato o meno, basta scorrere i tuoi commenti (e le risposte che ti hanno dato) sul sito livetennis.it

Sulle capacità previsionali: Eri tu o un tuo omonimno che:

-1) dava per quasi spacciata Flavia Pennetta, che io davo al terzo turno?

-2) nutriva invece maggiori speranze per Schiavone, che io davo per spacciata al secondo turno?

-3) dava con possibilità di medaglie Cinvi-Errani in doppiuo, senza neanche sapere qual’era il tabellone?

-4) dava per buon seedind (seeding, non spot) Karin Knapp, battuta al primo turno da rale Bouchard, wilw-card n° 294 al mondo?

-5) Ora quel tuo omonimo ha già deciso che fra quattro anni Camila non vincerà una medaglia olimpica. E se il tuo omonimo aspettasse, per vedere se fra quattro anni Camila avrà la classifica per entrare nel tabellone olimpico?

Sono quelli che corrono come te, che in genere contribuiscono a rovinare la corsa di giovani promesse, che per ora sono solo delle giovani promesse.

per TAFANO.
tu non hai sgamato davvero nessuno.
hai fatto una previsione del tutto errata ed insulti chi come me te lo ha fatto presente.
tu sei solo un maleducato e il tono delle tue risposte sempre piu’ offensive lo dimostrano.
quindi ti ripeto:
SCIACQUATI LA BOCCA PRIMA DI SCRIVERE.
sei solo un maleducato che si crede di capire di tennis e niente di piu’.

Giovanni, perfetto. Allora spero che dai prossimi tornei Camila inizi ad essere più pragmatica, e a badare di più ai risultati, anche a costo si sacrificare un po’ il divertimento. Perchè vedi, se a furia di divertirsi slitterà indietro, fuori dalle prime cento, smetterà anche di divertiorsi. Non è facile, e non è redditizio, il mondo dei challenges da 25.000 dollari, che non ti coprono neanche le spese dell’alberghetto.

Quindi escludo te dalle frase, e ripeto: Contenta Camila…

Però io ora sottoporrei Camila al test dei prossimi sei mesi. A tutti possono capitare delle giornate storte, ma anche delle giornate troppo dritte. Sarà necessario verificare (che ci piaccia o meno) se sono state delle giornate storte Carlsbad e Washington, o delle giornate troppo dritte quelle di Wimbledon.

Camila può decidere se aiutare la prima ipotesi o la seconda. E lo può fare solo se inizierà a privilegiare il tennis vero da quello da playstation, il lavoro sul divertimento, la disciplina tecnica sull’istinto.

Ho il dubbio tu li legga i miei post, prima di “rispondermi”.

Mi chiedi se sono sicuro che Camilla si diverta… Non ho mai detto nulla del genere!! Io le auguro di divertirsti, e di farlo tutta la vita!!

Mi dici che .. contento io … contenti tutti.. ma anche qui non capisco… Quello che sostengo io, è che ” contenta camilla , contenti tutti” .. Tanto è vero che, e lo scrivo chiaramente, SOLO LEI SE VUOLE può cambiare approccio. Faccio anche tanto di esempio( di qualcosa successo a me ) nel quale faccio capire proprio il perchè io sia la persona meno indicata a dare suggerimenti in questo senso.. Davvero, appare tu abbia capito esattamente l’opposto.

Concordo con Entropia, che anche e profano ( a sua detta ) del tennis, ha sicuramente compreso lo spirito che Noi ( Forget, Leconte, McEnroe, Becker, Panatta – come riporta Entropia – Agassi , Roddick Noah, già riportati nei miei post precedenti con anedotti chiari … per non dire di un certo Borg, che dichiarò di voler smettere a 26 anni perchè non si divertiva più, cosa che oggi ritroviamo in Casey Stoner per saltare di palo in frasca … ) tutti condividiamo , sosteniamo e viviamo , mentre per te solo ( assicuri tu . ) è una pazzesca idiozia.

chi avrà ragione ?

posteribus arduam sententiam

@gimusi
Ci fosse stato lo streaming sarei stato volentieri alzato tutta la notte per vederla però il live score non fa per me è quindi sono andato a dormire. Speriamo di poterla vedere presto e gioire e soffrire con lei. Il live score non è divertente e soprattutto non è carino come Camila

Entropia, divertirsi giocando è bellissimo, ma quando diventi professionista – tanto per dirne una – hai anche degli sponsor, che ti pagano non pet farti divertire, ma per fare risultati, salire in classifica, essere nei tornei importanti, essere il più spesso possibile appetibile per le dirette televisive, essere un testimonial credibile per gli sponsors tecnici. Tu pensi che questo si ottenga rivendicando il diritto a divertirsi e basta? Che si diventi numero uno o numero dieci rivendicando il diritto al tennis inteso non come disciplina ma come divertimento? Auguri a Camila, e a te.

Perchè, scusate la domanda di un profano, ma Forget, Leconte, McEnroe, Becker, Panatta (e ce ne sarebbero altri) non si divertivano giocando?
Credeo che abbiano smesso quando hanno finito di divertirsi…
ma ripeto, profano sono.

Giovanni, sarei contento di dire: contento, tu…

Ma sei sicuro che sia contenta anche Camila? Forse si. E allora la domanda finale: sei sicuro che nel tennis professionistico di possa giocasre come piace e non come serve?

Vedi, un po’ di tennis agoinistico l’ho fatto, in gioventù, e ti assicuro che la maggior idiozia che possa commettere un tennista è quella di giocare sempre “a prescindere”: a prescindere dall’avversario, dal momento, dal punteggio, dallo stato fisico, dallo stato di forma.

Il tennis è diverso dal flipper.

Si, pero’, parliamoci chiaramente, il tennis e’ uno sport che NON consente la precisione assoluta applicata al massimo sforzo. Tradotto: anche se sei il numero uno mondiale, se la spari sempre e comunque, sei destinato all’errore. La questione quindi si sposta sulla casistica, sui giorni buoni o meno buoni, sostanzialmente sulla casualita’. Ergo, il gioco di Camila e’ destinato a produrre questi continui up & down, a seconda del momento o del periodo piu’ o meno favorevole. Io stesso, modesto 4.3, qualche volta mi sono divertito a giocare alla Camila, cioe’ rischiandole tutte, e i risultati sono stati sorprendenti, mi e’ capitato di vincere con i 3.2 e perdere con gli NC (veri).
Considerazione finale: siccome ogni giocatore, se e’ in giornata di grazia e le spara tutte, puo’ ottenere episodicamente risultati al di sopra del proprio reale valore, Camila ha davvero in se le potenzialita’ della futura top ten? Io credo di si, ma con riserva, avro’ la piena consapevolezza di questo nel momento in cui, una volta nella vita, la vedro’ giocare con autentica strategia e tenuta di testa, cosa mai avvenuta finora (la sto seguendo da quando stava per compiere i 17 anni).

E’fatta così, take it or leave it. . . Non ama palleggiare, e accorcia gli scambi cercando sempre soluzioni di forza, a cominciare dal servizio. Aumentando i rischi, palesemente aumentano gli unforced errors .. so what ? Se si diverte così, è ” cosa buona e giusta” che prosegua.
Personalmente l’ho vista consapevole, dopo il secondo set con la Radwanska, di aver perso un match che, se non vincere, poteva allungare.
Sta solo a Lei voler elaborare quella consapevolezza e mettersi a “remare” un po’ di più. Il mio, quasi, coscritto Davide Sanguinetti che battevo fino a una certa ( giovane ! ) età , mi diceva :” Gio, tu comincia a metterla di là di più, magari non torna indietro ” . . .
Io son finito in un ufficio, Lui ha chiuso la carriera battendo Roger Federer a Milano. Come vedi, non son la persona giusta per consigliare nulla a Camilla.

Camila ha già perso due match di fila…secondo me il prossimo è quello buono….!

Giovanni, solo “a bad day”?

Il troppo amore acceca, e non aiuta per niente l’oggetto dell’amore a crescere. Qualche giornata storta?, No, più di una. Solo in quest’anno solare (che è stato il suo anno migliore), Camila ha avuto più di “qualche” giornata storta. In particolare ha perso contro Pegula (291), Konta (309), Brengle (188), Oudin (370), Davis (187), El Takakh (186), Vandeweghe (187), ancora Brengle (170), Lertcheewakarn (170), Irina Falconi… Dimentico qualcosa?

… io non riesco ad essere così ottimista: troppe le meteore che in questi ultimi anni hanno illuso di poter vincere Slam e che poi sono sparite ancor più velocemente di come sono arrivate.
Secondo me Camila non forza la seconda perchè vuole accorciare il più possibile lo scambio …
la forza perchè le piace farlo, le piace … dannatamente picchiare: fuori sembra tranquilla, ma dentro il suo sangue italo-argentino non aspetta altro che far vedere di cosa è capace.
Ma se non facesse così, probabilmente, piacerebbe meno anche a noi … però forse vincerebbe qualche match in più …

A bad day at the office ! that’s it . . . capita a tutti. Camilla è fantastica, è come lo ” sparatutto ” della play-station !

ci sta una giornata in cui non si va a bersaglio.

She blasts , she rocks ! … difficile ” imbrigliare ” l’energia … prima o poi troverà la quadra, allora non smetterò di sorridere !

neanche io ho visto l incontro, pero’ credo sia accaduta la stessa cosa quando ha incontrato la Radwanska; tanti doppi falli!
Comunque, che dire… a mio modesto avviso il fatto di tirare sempre bordate e cosi forte, non dipende da un timore di non reggere scambi lunghi, ma bensi puo derivare dalla voglia di aggredire sempre e comunque l avversaria per metterla in soggezione e imporre il proprio gioco.
Nel calcio, se ci pensi bene, spesso avviene la stessa cosa; guarda la Spagna…. ci ha massacrati 4-0 in finale degli Europei e negli anni addietro mai avevamo perso cosi male… sempre 2-1 o pareggi o partite tiratissime. Loro attaccano dal 1 al 90 minuto, ti pressano di continuo..
dalla loro, preparazione fisica e voglia di primeggiare.
Il campo da tennis è solo molto piu piccolo e tenere una pallina in campo, quando spari a mille, è difficilissimo; ci si arriva con il tempo… (e mica Steffi Graf, Monica Seles, le Williams ci hanno messo un anno!!)

Aspettiamo Camila, siamo pazienti; ha solo 21 anni, ma trasmette una voglia di vincere incredibile.

Beh certo uno può avere mille motivi per tifare Camila però, anche se è la legge dello sport, vederla perdere non è proprio divertentissimo. Ciò non vuol dire che in caso di sconfitta ci si debba abbattere e smettere di tifare, verranno tempi migliori. Certo che mi chiedo, non è che Camila forzi tanto il servizio perchè sa che se lo scambio si prolunga ha poche chances e tenta di vincere il punto subito? Non ho visto il match quindi non so spiegarmi i 14 doppi falli.

Ho scoperto da poco l esistenza di questo sito; e lo sapete perchè Grazie a Camila.
Infatti mi sono messo alla ricerca di informazioni e notizie su di Lei dopo averla vista per la prima volta a Wimbledon; non importa che abbia perso dalla N^ 3 del mondo, ma finalmente dopo anni ed anni mi ha fatto di nuovo emozionare ed arrivare l adrenalina a mille!
Con tutto rispetto per le altre giocatrici italiane, ero stufo di vedere quel tennis smorto,difensivista e senza pothos della Penneta,Schiavone,Errani e peggio delle altre.
Solo Francesca al Roland Garros, mi ha emozionato (solo quell incontro)..
Invece vedere Camila è uno spettacolo!! anche se fa tanti doppi falli e deve crescere certo, pero vederla attaccare e dare pressione alle avversarie cosi, è semplicemente adrenalina pura !
Se perde non importa; anche altre (le sorelle Williams sparano a mille sempre) e dopo anni le tengono tutte dentro, ce la fara anche Camila con il tempo.

Al bando il gioco noioso delle altre italiane; tanto nessuna di loro ha l estro, la potenza e la voglia di sfondare di Camila.
Lei tra qualche anno (2 forse), se riesce a trovare la misura dei colpi, sarà tra le prime 10 del mondo, sicuro.

@pippo
Mi riferivo al tuo ” chissà se Camilla si è divertita “… Il vincere o perdere non fa differenza quando si è sicuri di aver fatto il proprio dovere ed aver trascorso il momentum con il massimo dell’impegno e divertendosi. Così, Roddick dopo aver perso 16-14 al quinto in finale a Wimbledon ( non immagino sconfitta più bruciante ! ) , dichiarò di essersi divertito quel giorno e di aver semplicemente incontrato a better player….

( ” Roger was simply too good today ” – he stated-

sure thing , he was smiling whilst saying it. One of those of days hey ! My money were worth the ticket I assure. But this is a whole other story ! )

Per quanto riguarda il tifoso, è ovvio che uno sia contento quando vede il proprio beniamino vincere, tuttavia l’emozione dell’incontro e del tifo durante il match è la ragione per cui stiamo vicini a Camilla ( alcuni anche tutta notte, vedo con simpatia ) e lo facciamo … sia che vinca , sia che perda. Oppure, no ?

Ho visto Camilla alle qualificazioni 2011 a Wimbledon, non mi sono messo a seguirla perchè credo possa entrare in top 10 o vincere titoli dello slam ( ormai è anche avanti con l’età ) , nonostante io glielo auguri con tutto il cuore e tifi i massimi perchè questo un giorno accada, ma mi sono messo a tifarla per l’emozione e l’energia travolgente che ha. Una stamina e adrenalina che mi hanno trasportato. . . I’ll be following her steps , play by play , inch by inch , like there’s no tomorrow , beacuse this is the way she chose to be.

keep up the good work kid !

@ pippo:
Bel dilemma!
Ma sì, dai, divertiamoci anche quando perde di brutto …
—[Ora dico una cosa molto maligna: che sia per questo che Camila si è iscritta a così tanti tornei uno di seguito all’altro in questo periodo? Perchè sapeva già di fare solo il primo turno e via? ….]—

Ritornando seri: perchè Camila gioca sempre e solo il primo turno e non coglie la possibilità (visto che di tempo ne ha parecchio quando esce subito) di fare come le altre provando ad iscriversi anche nel doppio?
Forse avere di fianco altre colleghe che ti rimproverano e ti tirano le orecchie quando servi da “kamikaze” (come fa spesso ultimamente Camila) potrebbe esserle d’aiuto, non trovate?
Secondo me Cami ha bisogno di confrontarsi anche con altre “teste”, non soltanto con il padre che a fine match le dice che è la più forte, che diventerà numero 1 al mondo e che se impara a non sbagliare (cioè a metterle tutte dentro) può battere chiunque …
Ascoltare sempre queste cose potrà forse farla stare tranquilla di testa (nel senso di farle dormire sonni tranquilli), ma così facendo non si sveglierà … MAI.

Ora vado un po’ OT, ma soltanto per spiegare meglio una cosa.
Leggevo proprio ieri la biografia di Mike Tyson, e non ho potuto fare a meno di notare una cosa.
Il primo Tyson (quello imbattuto che metteva tutti KO alla prima ripresa o max alla seconda, per intenderci) era allenato dal suo mentore (scopritore di talenti nonchè tutore … ed in pratica secondo padre) Cus D’Amato, uno che sapeva alla perfezione come gestire il “mostro” che c’era in Tyson, assecondandolo quando era necessario farlo e disciplinandolo quando occorreva.
Dopo la sua morte, subentrò Don King, che come prima mossa licenziò Kevin Rooney (che fino ad allora era stato l’allenatore di Mike nonchè il preparatore di ogni suo match) e affiancò a Tyson (cito testualmente) “… non i migliori sul piano tecnico-professionale, ma persone con cui Mike andava d’accordo, amici, tutto qui …”.
Il seguito lo sanno tutti: prima la sconfitta con Douglas, e poi il carcere per stupro, e di lì in poi una parabola discendente senza fine.
Questo per dire che una delle cause del declino pugilistico (e, probabilmente non solo) di Tyson fu il circondarlo da persone sue amiche di cui si fidava, e di togliergli invece tutte quelle persone di cui aveva veramente bisogno: non suoi amici, ma persone competenti che sapevano come gestirlo e farlo rendere al meglio sia dentro che fuori il quadrato di gioco.
Spesso, gli insegnati migliori (e qui parlo di scuola) sono anche i più severi ed odiati, mentre a volte quelli con cui si va più d’accordo sono in realtà i più “scarsi”, cioè quelli che poi in seguito si riveleranno quelli che meno ti hanno preparato per il tuo percorso di crescita.
Chiaramente esistono sempre le eccezioni … tuttavia penso che un discorso analogo lo si possa fare anche per Camila.
Camila dice che con suo padre c’è perfetta sintonia, che lui sa come gestirla, sa quando farla lavorare e quando è stanca e deve riposare …
Ma, secondo me, non è così che si fa il suo bene.
A volte il troppo amore ti frega.
A volte è più utile avere al proprio fianco un ottimo professionista che ti fa sgobbare anche quando ne faresti volentieri a meno.
Prendiamo la Sharapova ad esempio: avete visto che progressi ha fatto?
Qualcuno dice che gioca come quando aveva 17 anni, che tecnicamente non è migliorata in niente …
Forse è anche vero sul piano del repertorio tecnico, ma non lo è assolutamente se consideriamo anche tutti gli altri fattori.
Ha una continuità di rendimento pazzesca, gioca bene su qualunque superficie, non perde mai gli incontri “facili” ma sempre e soltanto da delle top, tatticamente sa sempre cosa fare …
Insomma, da quando ha “pensionato” definitivamente il padre e si è trovata un buon allenatore è diventata quasi un’altra giocatrice (e forse anche la Wozniacki dovrebbe fare la stessa cosa: o tiene il padre, o prende un vero coach, ma tenere entrambi è un suicidio da un punto di vista tennistico … ormai è grande, che la lasci crescere da sola).
Va benissimo che quando si è piccoli/e si venga seguiti da un genitore.
Forse, per qualcuno/a, anche essere seguiti per qualche anno nel professionismo può essere utile …
Ma prima o poi ci si deve lasciare.
Un genitore non può fare da coach al proprio figlio/a per un tempo indeterminato: se si va troppo oltre, quello che prima era forse un beneficio poi diventa un handicap.
Non è possibile maturare veramente se le condizioni rimangono sempre le stesse … e anche in natura (nel mondo degli animali) succede ciò.
É ora che Cami acquisisca la consapevolezza (e la forza) per cambiare qualcosa nella sua vita, perchè il tempo passa, e se non “esplode” nel giro dei prossimi 2-3 anni finirà con l’avere una carriera immensamente meno “gloriosa” di quanto la sua classe cristallina potrebbe farla ambire …

almeno stavolta non dovremo aspettare troppo per rivedere la bimba all’opera…chissà che trattandosi di un torneo più importante non riesca a ritrovare il brio di wimbledon…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *