Camila anche a Darmstadt sconfitta dalla Gojnea



Camila anche a Darmstadt sconfitta dalla Gojnea

Come settimana scorsa ad Aschaffenburg, anche oggi, nel secondo turno del torneo da 25.000 dollari in corso sulla terra battuta di Darmstadt, Camila è uscita sconfitta per 6-4 0-6 4-6 dalla sfida con la rumena Madalina Gojnea, che domenica poi si era poi aggiudicata il torneo tedesco. Si è trattato, se possibile, di un match ancora più rocambolesco di quello di sette giorni fa. Nel primo set, Camila è andata avanti 5-2, rischiando poi di farsi rimontare e chiudendo al settimo set point. Nel secondo non c’è stata partita, con la rumena che ha chiuso comodamente per 6-0. Nel terzo Camila è tornata in gioco, e tra break e controbreak si è arrivati sul 4-4, nella stessa situazione di una settimana prima. Camila ha sprecato una palla per portarsi avanti, ma ha subìto il break per poi perdere nettamente il gioco finale. Un peccato per un’altra partita in cui Camila è apparsa troppo poco costante nel gioco, con più punti realizzati sul servizio dell’avversaria che sul proprio. Settimana prossima Camila, prima di prendersi una pausa in previsione della trasferta negli Usa, giocherà il torneo da 100.000 dollari di Petange, in Lussemburgo, dove sarà ammessa direttamente nel tabellone principale (testa di serie numero 1 sarà la tedesca Kristina Barrois, numero 73 del mondo).

21 Commenti »

Ricapitolando:
19 Luglio Petange 100.000 Lussemburgo terra rossa
02 Agosto Vancuver 75.000 Cadana Cemento

Per quanto riguarda oggi deve migliora il serivizio dalle statistiche ha fatto una media del 41% dei punti sul servizio e non puo commettersi questi cali ogni match regalare un set all’avversario non è poco….

è inutile…. se il padre non la molla è gia finita…..

ormai dovro’ riporre le mie speranza nella caregaro che almeno ha dietro gente competente.

Visto che pare che la partita la faccia sempre lei nel bene e nel male, sotto con tornei più tosti, almeno pari vittorie=più punti!

Petange e Vancouver sono tornei fondamentali per l’intera stagione di Camila,lì deve dare il massimo e si deve riscattare di tutte queste sconfitte quasi ad un passo dalla vittoria.
Dai Cami!

Come diceva un vecchio spot: “La potenza è nulla senza controllo”.
Mi ripeto ma il controllo non viene da allenamenti tipo pugile (perchè anche questo è stato fatto per la mobilità!!) in giro per il mondo o da un padre coach che grida vai CAMI ogni buon 15 dalle tribune. Ci vuole metodo e soprattutto servono professionisti. E’ la mente che le farà fare il salto di qualità solo e quando qualcuno deciderà di accettarlo. E non venitemi a dire fra qualche mese e spero non anno quando arriveranno i risultati che il padre aveva ragione perchè sono già in imbarazzante ritardo rispetto agli atteggiamenti avuti in passato e alle potenzialità della ragazza. Comunque la Pennetta è diventata una top 10 a 27 anni e la Schiavone ha vinto Parigi a 30 quindi c’è tempo….

Innanzitutto ricordiamo sempre che la terra rossa non e’ certo la sua superficie ideale.
Poi, potrei essere d’accordo sui discorsi riguardanti la testa, la tecnica, il controllo della potenza e sul fatto che servano professionisti… ma ripeto quello che ho gia’ detto in passato: nessuno sa con chi si allena Camila e che metodologie utilizza.
Se non si hanno questi dati e’ assolutamente inutile puntare il dito.

Detto questo Camila ha perso (in tre set) per due volte contro una giocatrice in palla che ha un ruolino di marcia da far paura… Camila e’ stata l’unica a strapparle un set nello scorso torneo e per due volte l’ha comunque messa in difficolta’. Questi sono segnali positivi per una che ha cominciato a giocare un mese fa, ripeto, su una superficie che non le e’ favorevole.

Preferisco concentrarmi sugli aspetti positivi (e ce ne sono). Se la ragazza ha davvero il telento che tutti ci auguriamo verra’ fuori.

Sembra come abbia “l’ordine” di spingere su tutte le palle, anche sulla seconda di servizio. Non credo che perda concentrazione è, piuttosto, evidente che gli manca tattica e saggezza tattica. E’ sperzonalizzata, non tira fuori la vera Camila, è come se fosse radiocomandata in certi momenti.
Ho l’impressione che a giocare non sia lei ma che esegua una sorta di programma preordinato. Questo danneggia l’interiorità di Cami (danneggerebbe qualsiasi campione), non consentendogli di esprimere il “SUO” modo di giocare. Sul campo ci va lei non chi la allena, l’allenatore ha solo l’obbligo di costruire e non di trasmettergli il suo imprinting. Ma chi la segue?
Sarò duro e me ne scuso, ma per me conta in assoluto il bene di Camila.

Ragazzi io sinceramente sono stufo di questi commenti che criticano sempre la preparazione e le persone che stanno intorno a Camila…
Premettendo che questo è un sito dove uno può esprimere quello che pensa ma secondo mè non è corretto criticare persone che nemmeno si conosco…
Mi riferivo al Sig. Giorgi che tutti dicono che è la rovina di Camila..
Che ci serve un coach, preparatore mentale e tutte le persone che curano uno staff…
Cari ragazzi queste persone lavorano per essere pagate e non per vivere di aria se ricordate Giorgi aveva detto che stavano in una situazione poco gradevole dal punto di vista economico infatti per far continuare a giocare la figlia ha dovuto vendere la sua auto sportiva e riuscivano (ora non so) a mantenersi giusto per le cose indispensabile con il lavoro della moglie (architetto)…
Ora Camila deve sicuramente migliorare sotto l’aspetto mentale,perchè come ho detto non si possono regalare set ogni partita e sul servizio che vedendo gli ultimi due tornei poco ha funzionato…
Con questo concludo dicendo che Camila quando giocherà su superfici a lei più congeniali farà ottimi risultati,come si dice sulla terra per fare un punto lo devi “fare tre volte” e questo non favorisce sicuramente il gioco di Camila…
Scommetto che a Vancouver farà un’ottimo risultato…

P.S LASCIATE LAVORARE CAMILA E IL SUO STAFF IN SANTA PACE E ALLA FINE DELL’ANNO NE RIPARLEREMO CON ANCHE I RISULTATI…CON OTTIMO TORNEO ALLO US OPEN STATE A VEDERE.

Chiunque giochi a tennis sa benissimo che questo sport e’ una bestia strana. Il tennis non funziona come i 100 metri piani dove spingi dall’inizio alla fine. Se spingi su ogni palla, inclusa la seconda di servizio, come fa oggi Camila, si aumenta esponenzialmente e matematicamente il rischio di errore. Ed in certi momenti critici della partita, siano essi favorevoli o sfavorevoli, spingere insistemente al massimo a prescindere e’ un suicidio. Il tennis e’ un insieme di braccio, testa e tattica. Io non conosco l’entourage di Camila e non so se sia circondata da persone valide o meno, ma so per certo che questa ragazza non ha tattica di gioco. Sparare tutte le palle con la massima forza non e’ una tattica di gioco. Vinci con le scarsisime, ma appena te ne trovi di fronte una decente, tipo Gojnea, che con tutto il rispetto comunque naviga al 400′ posto, perdi irrimediabilmente. E allora, per concludere, sarebbe bello che qualcuno suggerisse a Camila che la non-tattica di gioco da lei applicata in partita non porta da nessuna parte.

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